27 mar 2009

Festival di Pasqua

Il 5 aprile, l'Assessorato alle Politiche Culturali del Comune, il Sindaco Gianni Alemanno, il Ministero dei Beni Culturali e la Fondazione Sorella Natura, sosterranno l'apertura del 12° Festival di Pasqua, dedicato alla musica sacra nelle grandi basiliche di Roma, con la regìa di Enrico Castiglione, che ne è stato ideatore e fondatore. «Perché non eseguire – egli pensò all'inizio – nelle stupende chiese di Roma la tanta musica sacra che la Chiesa possiede? Il Vaticano mi ha appoggiato e tuttora il Festival gode dell'Alto Patronato della Pontificia Commissione Beni Culturali della Chiesa. Ma sono stato copiato: ormai non c'è luogo sacro che non ospiti orchestre».

Per i dieci anni del Festival, Castiglione ha raccolto più di 50 concerti nella collana spagnola di dvd «Lo Mejor de la Musica Sacra» della Planeta-De Agostini. «Per il Festival di Pasqua hanno cantato la Gasdìa, Bruson, la Caballé, Carreras, con le orchestre Symphonica Toscanini e la celebre BBC, con direttori come Metha e Maazel. Gli artisti fanno a gara per partecipare: Francesco Siciliani mi ha insegnato che occorre appassionarli con eleganza, altrimenti non vengono». L'inaugurazione in S. Croce in Gerusalemme avverrà con un voci corali di 15 religioni, diretto da Fabio Nossal, come messaggio di pace.

L'indomani in S. Sabina avremo il mottetto «Canticum Canticorum» di Palestrina della Schola Romana Ensemble, mentre una chicca ci aspetta nella Basilica dei S.S. Apostoli il 7 aprile: in omaggio ad Händel per il 250° della morte, l'Ensemble RomaBarocca diretto da Lorenzo Tozzi eseguirà il «Il Trionfo del Tempo e del Disinganno», rarità del 1707 oggi interpretata dal soprano Alla Gof, dal sopranista Manzotti, da Mario Bassani e Massimo Crispi. L'8 in S. Maria sopra Minerva, l'Orchestra Luigi Cherubini eseguirà poi il Requiem tedesco di Brahms diretto da Paolo Ponziano Ciardi. «L'anno scorso nel Festival presentammo le IX Sinfonie di Beethoven dirette da Lorin Maazel, perché anche nella musica profana esiste il sacro: ed oggi chiuderemo il 12 aprile all'Ara Coeli con musica d'oggi. "The Birth of Christ" dell'americano Andrew Miller, con voci provenienti da Broadway, andrà in Mondovisione con la mia regìa».
http://iltempo.ilsole24ore.com/

22 mar 2009

Pasqua 2009: uovo di cioccolato Lav


La Lav, la Lega AntiVivisezione italiana, anche per quest’anno ci propone il suo uovo di cioccolata.
Per la Pasqua 2009 regalate un uovo dell’associazione.
La sopresa non sara’ il solito oggetto inutile che non sappiamo dove mettere: acquistando l’uovo di cioccolato della Lav si potra’ aiutare l’associazione nella lotta alla tratta dei cuccioli che arrivano dall’Est Europeo.

La Lav chiede una “legge per l’introduzione del reato di traffico di animali da compagnia e moratoria delle vendite dei quattro zampe per prevenire la piaga dell’abbandono delle cucciolate e del randagismo“. Questo weekend e anche quello del 28 e del 29 marzo 2009, in 300 piazze del nostro paese, i volontari dell’associazione saranno a disposizione dei cittadini per fornire loro informazioni e per vendere il tradizionale uovo di Pasqua della Lav, realizzato con il commercio equo solidale, con cioccolato fondente.

La Lav ci tiene molto a questa sua campagna per proteggere i cuccioli che arrivano in Italia in condizioni disastrose: sul “sito dedicato nonlosapevo.it” tutte le informazioni.

http://www.haisentito.it/

Il 21,22,28 e 29 marzo scendi in piazza a firmare
contro il traffico dei cuccioli dall'Est Europa

Te lo abbiamo già chiesto. Ti abbiamo promesso grandi risultati. Alcuni li abbiamo già ottenuti. Ma vogliamo fare di più! Ecco perchè torniamo in piazza.

Saremo presenti con centinaia di tavoli dove


potrai


◦firmare la petizione
◦trovare il materiale informativo
◦ricevere il tradizionale uovo di cioccolato extrafondente equo e solidale della LAV con una piccola donazione
AIUTACI A FERMARE IL TRAFFICO DI CUCCIOLI: SCENDI IN PIAZZA CON NOI! INSIEME POSSIAMO OTTENERE ALTRI IMPORTANTI RISULTATI!

Scopri la piazza più vicina a te!

CAMPAGNA ADMO, 'UNA COLOMBA PER LA VITA'

La campagna ADMO ‘una colomba per la vita’ in questo 2009 ha un ruolo ancora più determinante:
si propone infatti a tutti gli italiani nell’anno che festeggia i vent’anni di attività e ricerca del Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo (IBMDR), istituito nel luglio del 1989.
Fu allora che gli Ospedali Galliera di Genova deliberarono l’istituzione di un Registro dietro specifica richiesta del primario del servizio trasfusionale, il professor Giorgio Reali. All’epoca, il dottor Mario Barbanti - che dirigeva il laboratorio di istocompatibilità annesso al trasfusionale - aveva studiato e messo a punto un programma al computer per raccogliere le caratteristiche genetiche di soggetti tipizzati a favore di consanguinei.

Proprio a Genova, infatti, presso la divisione di ematologia del Policlinico San Martino, diretta dal professor Alberto Marmont, intorno alla fine degli anni ’70 erano stati eseguiti - per la prima volta in Italia! - trapianti di midollo osseo tra fratelli e il laboratorio di istocompatibilità del Galliera conduceva, sui pazienti e sui loro familiari, le tipizzazioni. Presso quel laboratorio, quindi, vi era un discreto numero di tipizzazioni di persone sane (i consanguinei dei pazienti, praticamente), che erano state ‘registrate’ in un archivio informatico Nel 1988, però, il gruppo del professor Marmont - alla guida del dottor Bacigalupo - eseguì il primo trapianto in Italia da donatore non consanguineo su una ragazzina di 14 anni affetta da leucemia, utilizzando le cellule midollari di una donatrice inglese iscritta presso il Registro Nolan di Londra, che all’epoca rappresentava l’unico Registro di donatori del mondo. Per cui, spinti dal senso di frustrazione di non poter eseguire il trapianto nella maggior parte dei pazienti che, pur avendone l’estrema necessità, non potevano contare sul familiare compatibile, gli ematologi italiani sollecitarono il dottor Barbanti a richiedere a quei soggetti ‘registrati’ nel suo archivio dati, il consenso a essere disponibili per qualsiasi malato in attesa di trapianto, anche non familiare.

Le 2.321 persone che nel 1989 risposero positivamente, costituirono il primo embrione dell’IBMDR. In quello stesso periodo nasceva anche ADMO (ufficialmente costituita nel 1990), allo scopo di informare e sensibilizzare la popolazione italiana sulla donazione di midollo osseo, iniziando a formare quella cultura della donazione che, oggi, può contare su oltre 370.000 soggetti iscritti in Italia (dei quali 330.000 circa idonei alla donazione) e oltre 12 milioni nel mondo (ascrivibili a oltre 60 Registri con i quali l’IBMDR italiano è collegato). Eppure questi numeri non sono sufficienti, perché tali numeri riescono a soddisfare soltanto il 50-60% dei pazienti in attesa di trapianto. Pazienti (sono bambini, giovani, uomini, donne…) che desiderano fortemente non avere più niente a che fare con leucemie, linfomi, mieloma, talassemia… e sperano di trovare quel donatore-gemello capace di far riagguantare la vita a ciascuno di loro. La compatibilità fra non consanguinei, infatti, ha un rapporto di 1 a 100.000!

I volontari ADMO, dunque, oggi saranno con i loro gazebo nelle piazze italiane per parlare di vita. Vita che può continuare grazie a un gesto solidale, a un puro atto d’amore.

Per conoscere le piazze della vita http://www.admo.it/ - telefono 02 39000855

http://www.ansa.it/

20 mar 2009

Un uovo di Pasqua artistico per aiutare la ricerca

L'uovo, una forma perfetta che per un’occasione speciale incontra l'arte e diventa progetto di beneficenza.
L’Arte nell’uovo di Pasqua è un’iniziativa di beneficenza nata nel 2002 da un’idea di Sergio Valente, coiffeur tra i più celebri d'Italia, professionista di fiducia dei più grandi stilisti, consulente di tantissimi attori e personaggi dello spettacolo sul loro look. Lo scopo, raccogliere fondi per sostenere Associazioni umanitarie e di ricerca scientifica. In tutti questi anni sono stati coinvolti grandi artisti che, attraverso le loro opere, hanno sostenuto fattivamente importanti progetti grazie alla generosità di chi le ha poi acquistate.

Il prossimo 1 aprile, presso lo spazio Open Colonna del Palazzo delle Esposizioni a Roma, inaugura la VIII edizione dell'iniziativa, interamente dedicata alla ricerca scientifica condotta dall’Associazione Atena (Associazione per le Terapie Neurochirurgiche Avanzate) Onlus fondata dal Prof. Giulio Maira e presieduta dal Prof. Angelo Vescovi. L'associazione ha l’obiettivo di migliorare la cura di alcune malattie neurochirurgiche per le quali le terapie sono ancora limitate. A tal fine, avvia nuovi progetti di ricerca, costituisce laboratori, finanzia ricercatori, favorisce lo scambio e la divulgazione dei risultati.

Testimonial dell'evento saranno Edwige Fenech, da tempo sostenitrice della manifestazione e Carlo Rossella. Le opere, ancora una volta ispirate alla forma e al concetto di uovo, saranno divise in gruppi di sei o sette artisti denominati “Isole” e ognuna di queste avrà un tutor, cioè una madrina o un padrino d’eccezione, che avrà il compito di mettere in risalto, promuovere e sostenere la propria “isola", oltre a intrattenere e interagire con gli ospiti. Tra i tutor che hanno già confermato la loro partecipazione Tosca D’Aquino, Gigi Marzullo, Sandra Carraro, Anna Fendi, Stefano Dominella, Cinzia Malvini, Marco Simeon, Mita Medici, Candida Morvillo, Arianna Marchetti e gli stilisti Grimaldi e Giardina.

Questi gli artisti che hanno voluto realizzare creazioni inedite ed esclusive per l'occasione: Giampaolo Atzeni, Betty Bee, Franco Bevilacqua, Patrizio Bitelli, Francesco Bruscia, Matteo Cainer, Anna Cammisa, Massimo Catalani, Mario Ceroli, Giuseppe Di Lelio, Lello Esposito, Massimiliano Fuksas, Piero Figura, Gian Paolo Giannotti, Alfredo Gioventù, Fabio Grassi, Carlo Guarienti, Nicola Guerraz, Oki Izumi, L'Aura e Alessandro Trentin, Laura 64 donato da Paola Cipriani, Emilia Lancia, Nino Lettieri, Cosimo Mirco Magliocca, Serafino Maiorano, Mamadesign Lab, Marta Marzotto, Samuele Mazza, Enrico Miglio, Igor Mitoraj, Ettore Mocchetti, Patrizia Molinari, Mauro Mori, Marzia Mosconi, Claudio Napoli, Giancarlo Neri, Emanuele Pantanella, Daniele Papuli, Federico Paris, Laura Pieralisi, Iodice Michele per Alberta Saladino, Antonino Sciortino, Valerio Tambone, Stefano Tonelli, Francesco Toraldo, Irene Veschi, Netta Vespignani per Renzo Vespignani, Elena Voltolina per Antica Murrina.

Le opere saranno esposte al pubblico nel giorni successivi al primo aprile, fino ad esaurimento, nel prestigioso spazio “Open Colonna” del Palazzo delle Esposizioni messo a disposizione dallo chef di fama internazionale Antonello Colonna. Scultori, pittori e interior designer hanno saputo dare libero sfogo alla propria creatività senza limitazione alcuna ad eccezione del soggetto ispiratore – cioè l’uovo – in modo da seguire ed esaltare il più possibile la tradizione del dono pasquale.

L'usanza di offrire uova decorate con elementi preziosi affonda le sue radici nella storia del tempo. Da sempre considerato “principio primo” di vita, la simbologia dell’uovo è antichissima. Strettamente legata al concetto di Resurrezione per i Cristiani e dunque alla primavera in quanto rinascita della vita sulla Terra, l’usanza di mangiare uova benedette a Pasqua risale al Medioevo, mentre è nel XIII secolo in cui risulta segnata nei libri contabili di Edoardo I di Inghilterra una spesa per 450 uova decorate e rivestite d'oro da donare come regalo di Pasqua. Ma le uova più famose furono indubbiamente quelle di un maestro orafo, Peter Carl Fabergé, che nel 1883 ricevette dallo zar Alessandro la commissione di realizzare un regalo speciale per la zarina Maria.
http://www.teknemedia.net/

18 mar 2009

Come si calcola il giorno della Pasqua?



Un anno arriva alta, un anno arriva bassa.
La Pasqua, la festa più importante del calendario cristiano, lascia spesso spiazzati i fedeli perché non ha una data ben precisa come altre ricorrenze: di sicuro si sa solamente che cade di domenica tra la fine di marzo e il 25 aprile.

Il calcolo della Pasqua è sempre stato nel corso della storia una fonte di discussione. Le battaglie iniziarono già nel mondo tardo-antico: si formarono diverse correnti di pensiero che solo nel 325 con il concilio di Nicea vennero tacitate, essendo stato stabilito un modo per calcolare la data della Pasqua che valesse per tutto il mondo cristiano.

Le decisioni del concilio di Nicea esprimono il desiderio di unità. Scopo del concilio fu di stabilire dei principi, fondati sui dati scritturistici concernenti l'associazione della morte e risurrezione di Cristo con la Pasqua ebraica, che avrebbero incoraggiato un'unica osservanza annuale della Pasqua da parte di tutte le Chiese. Alimentando l'unità in questo modo, il concilio dimostrò anche il suo impegno a favore della missione della Chiesa nel mondo.

Le norme nicene affermano l'intima connessione tra la Pasqua biblica e la celebrazione cristiana del «Cristo, nostra Pasqua». Sebbene il concilio di Nicea abbia rigettato il principio della dipendenza dal computo ebraico contemporaneo, esso compi tale scelta in base al fatto che questo era cambiato ed era divenuto inesatto, e non perché esso considerasse questa connessione come irrilevante.

Ancora oggi valgono quelle disposizioni.

La Pasqua cristiana cade la prima domenica successiva al plenilunio che segue l'equinozio di primavera. Un plenilunio si verifica circa una volta al mese, è ovvio perciò che a seconda della distanza di tale evento astronomico rispetto all'equinozio, la Pasqua può essere più o meno "alta".

Una volta stabilita la data della Pasqua si procede a ritroso per determinare la durata della Quaresima e la collocazione sul calendario del Carnevale e del Mercoledì delle Ceneri.


Pasqua negli Stati Uniti


Negli Stati Uniti molti bambini fanno un “Easter Egg hunt”.

Di solito le famiglie si riuniscono e decorano uova vere (sode) il giorno prima per poi nasconderle intorno ai loro giardini; uniranno a queste anche qualche uovo di cioccolato.
La mattina di Pasqua i bambini faranno una specie di caccia al tesoro per vedere chi ne trova di più! Il bambini che trova più uova riceverà un cestino premio con dentro di solito un coniglietto di cioccolato. Ai bambini si fa credere che un “Easter Bunny” (Coniglio di Pasqua) “nasconde” le uova.
I bambini devono cercare le uova.

Pasqua in Danimarca


In Danimarca durante la Pasqua è tradizione addobbare la casa e la tavola con fiori e decorazioni di colore giallo.
Per questo i danesi chiamano i narcisi "Fiori di Pasqua".

Altra usanza molto particolare è quella si scrivere un gækkebrev a un familiare o ad un amico. I gækkebreve sono poemetti o testi in rima senza, però la firma dell'autore che deve essere indovinato da chi riceve il poemetto. Se il destinatario non riesce a smacherare l'autore, gli deve regalare un Uovo di Pasqua.


Buona Pasqua in Danimarca si dice God Påske

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Pasqua in Svezia

Una festa tutta gialla.
Il giallo è il colore della Pasqua e si ricollega al ruolo che uova e pulcini hanno ricoperto tradizionalmente in quell'occasione. Le uova pasquali si preparano in un modo tradizionale, faccendole bollire dopo avervi applicato bucce di cipolla, spighe e foglie di betulla, che dopo la cottura lasciano il segno colorato.

Un'antica credenza popolare voleva che nel periodo immediatamente precedente la Pasqua le streghe volassero a trovare il diavolo sulla montagna di "Blåkulla"; fino al XVll secolo chi era accusato di una cosa del genere rischiava di finire sul rogo.

Ma senza saperlo gli svedesi conservano vecchie usanze legate a credenze di stregoneria, come si può vedere anche oggi, specie nella Svezia occidentale, dove le notte pasquali sono illuminate da grandi falò e dallo scoppio di petardi, che com'è noto sono vecchi metodi garantiti per tenere lontane le streghe. Per fortuna i resti di quella vecchia superstizione non fanno più vittime sul rogo; solo qualche incendio d'erba secca e qualche dito sbruciacchiato.

Pasqua in Russia

A Pasqua tutti gli occhi sono puntati sulla cittadina di Sagorsk, dove risiede il Patriarca di Mosca e di tutta la Russia.
Il rito pasquale incomincia a mezzanotte di sabato con una processione attorno alla cattedrale.

La mattina del giorno di Pasqua la famiglia Russa si reca sulla tomba di un parente e lì consuma un picnic. Alla sera si fa un banchetto con diversi tipi di carne, pesce e funghi, dove non manca il "Pabcha", un piatto sostanzioso a base di quark e il panettone pasquale chiamato "Kulitch" accompagnato dalla ricotta dolce.

In Russia le uova sode vengono colorate di rosso, simbolo di nuova vita ottenuta mediante il sacrificio di Cristo.

Buona Pasqua in Russia si dice Schastilvoi Paschi

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Pasqua in Olanda

Durante la Pasqua i genitori nascondono in giardino le uova per il divertimento dei bambini che devono cercarle.
La maggior parte della gente appende una corona decorata alla porta di casa. Si pitturano le uova che poi vengono appese ad un albero nel giardino.

Una delle specilità culinarie di questo periodo è il "Paasbrod", un buonissimo pane dolce pieno di uvetta.

Buona Pasqua in Olanda si dice Zalig Paasfeest

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Pasqua in Grecia

In Grecia nella notte di Pasqua vengono suonate le campane.
I fedeli si recano in chiesa, che è tenuta al buio, ed accendono la candela che recano con sè e che poi porteranno a casa, per celebrare la il Dio Risorto che porta la luce.

Dopo giorni di rigoroso digiuno, si pranza con la "soupa mayeritsa" accompagnata da riso alla greca, con le uova colorate di rosso, con il pane pasquale e la tipica "Maghiritsa", una zuppa fatta con le interiore dell'agnello.


Buona Pasqua in Grecia si dice Kalo Paska

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Pasqua in Portogallo

In Portogallo la Pasqua è vissuta con intensità, rinnovando rituali il cui vero significato è l’unione. Della famiglia, degli amici, della comunità.Venite a Braga in questo periodo e vivete con noi il momento di festa della Semana Santa. Assistete alla Procissão do Ecce Homo, il giovedì santo, guidata dai Farricocos (uomini scalzi, con tuniche e cappucci), personaggi tra i più curiosi della tradizione religiosa portoghese.

Se vi trovaste nella zona di Castelo de Vide, più a sud, vedrete una pasqua diversa, dalle radici ebraiche. Sabato mattina, i pastori della regione invadono il centro della città con le loro greggi, per farle benedire. La notte della vigilia di Pasqua, le persone si accostano e chiedono perdono in segreto, in una reminescenza della festa ebraica del Kippur. A fine messa, tutti i presenti prendono campanacci e campanelli e li suonano, accompagnando il Cortejo da Aleluia attraverso la città, in uno spettacolo impressionante.

Alla fine del digiuno di Quaresima, la tavola si riempie di manicaretti. Proprio per questo, non perdete l’opportunità di provare le specialità come il capretto arrosto, lo stufato di agnello, le polpette, le “Arrufadas”, le uova di cioccolato e le mandorle di vari colori...giusto dei consigli per mettere appetito.

Buona Pasqua in Portogallo si dice Boa Pascoa

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Pasqua in Spagna

La tradizione pasquale a Barcellona è sentita soprattutto durante la domenica delle Palme.
Una volta i rami di palma venivano tagliati, le foglie intrecciate e conservate lontano dalla luce, quindi veniva mantenuto il loro originale colore bianco con lo zolfo, l'oscurità e l'umidità. Oggi le palme vengono decorate con un rosario di zucchero e dolci. E', poi, usanza appendere alle porte e alle finestre palme e "palmons" per proteggere la casa da streghe e spiriti maligni.


In Catalogna, è tradizione mangiare una torta pasquale, chiamata Mona, decorata con uova di cioccolato, piume e una piccola figura di cioccolato che rappresenti o un personaggio noto ai bambini o uno proveniente dal mondo delle fiabe. Questo dolce viene tradizionalmente dato al proprio figlioccio dal padrino.

Buona Pasqua in Spagna si dice Feliz Pascua

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Pasqua in Germania

La domenica di Pasqua è il giorno in cui i bambini vanno alla ricerca delle uova, precedentemente nascoste dai genitori in giardino o in casa.
Per i bambini il simbolo della Pasqua è rappresentato da un coniglietto chiamato "Osterhase" .

Altra tradizione tipicamente tedesca sono i fuochi di Pasqua, la cui usanza vive ancora specialmente nella Germania settentrionale. I fuochi devono essere accesi con mezzi naturali, cioè con la silice o strofinando due pezzi di legno, o con una grossa lente. Qualche volta i lumi delle chiese vengono spenti e poi riaccesi con la fiamma di questo "fuoco sacro".

Anche alle ceneri vengono attribuite proprietà soprannaturali: esse vengono sparse dai contadini per i campi per propiziare il buon raccolto e simboleggiano la fine dell'inverno e la venuta della primavera. Il pranzo pasquale è quasi sempre a base di agnello e anche il dolce tradizionale ha la forma di un agnello.

Buona Pasqua in Germania si dice Frohe Ostern

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Pasqua in Francia

Le campane della chiesa restano silenziose dal venerdì fino a Pasqua, un segno di dolore per il Cristo crocifisso.
Ai bambini francesi, per giustificare il silenzio, si dice che le campane sono volate via a Roma per essere benedette dal Papa.

La domenica, alla fine della messa di Pasqua, iniziano a suonare di nuovo. Questo dice ai bambini che le campane, di nuovo nelle chiese, hanno sorvolato giardini, campi, parchi, facendo cadere uova di cioccolato. Queste sono le campane che portano il cioccolato ai bambini in Francia!
Intanto che i piccoli sono occupati a guardare il cielo per scoprire se riescono a vedere le campane, i genitori nascondono le uova di cioccolato, affinché i bambini le trovino più tardi.


Buona Pasqua in Francia si dice Joyeuses Paques

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Pasqua in Gran Bretagna

Nel Regno Unito, una delle cerimonie più vive è quella del Giovedì Santo, giorno dedicato all'attività caritativa e si svolge secondo un rituale tradizionale.
A Londra, l'uso del Royal Maundy Gifts, è ricordato nell'abazia di Westminster dove vengono donate ai poveri borse di denaro. Le borse, vengono distribuite dal sovrano su di un vassoio d'argento, dopo la cerimonia religiosa.

Il Venerdì Santo vive ancora l'usanza degli hot-cross buns dolci, di antichissima tradizione, che un tempo si usavano mangiare come protezione contro il fuoco. Nel pub di Londra chiamato "Il Figlio della Vedova" si conservano quasi duecento esemplari di questi dolci, secondo quanto descritto da una leggenda: "una vedova che attendeva il figlio marinaio disperso in mare non volle mai disperare e continuò ogni anno a cuocergli gli hot-cross buns. Questi dolcetti sono delle brioches fatte con la cannella e uvetta sulla cui superficie vi è una croce di glassa, a ricordare la passione di Cristo.


Un'usanza curiosa è quella di far rotolare le uova colorate su di un prato o lungo una strada, fino a quando tutti i gusci non siano stati spezzati; questo avviene a Preston, dove le uova rotolano su un pendio erboso. Un'altra tradizione divertente è quella di contendersi le uova e le torte con battaglie, combattute principalmente da ragazzi.

Buona Pasqua in Inghilterra si dice Happy Easter

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Il coniglio pasquale


Il coniglio è un simbolo pasquale molto diffuso negli Stati Uniti e nei paesi dell'Europa settentrionale.

In occasione della Pasqua, in Germania e in Gran Bretagna le vetrine delle pasticcerie si riempiono letteralmente di coniglietti di cioccolata di tutte le dimensioni!
Il coniglietto pasquale o "easter bunny", come si dice in inglese, trae origine dai riti pagani pre-cristiani sulla fertilità. Poichè per tradizione il coniglio e la lepre sono gli animali più fertili in assoluto, essi divennero fin dall'antichità il simbolo del rinnovamento della vita e della primavera.


Il coniglio come simbolo della Pasqua sembra avere origine in Germania nel XV secolo, come testimoniano le cronache dell'epoca. I primi dolci e biscotti a forma di coniglio sembra si siano diffusi sempre in Germania ai primi dell'800.
Furono gli immigrati tedeschi e olandesi che portarono in America la tradizione, secondo la quale il coniglietto pasquale porta un cesto di uova colorate ai bambini che si sono comportati bene. Ma dato che è un po' dispettoso, le nasconde tra l'erba e i cespugli del giardino.
A scuola può essere divertente nascondere degli ovetti di cioccolato nel giardino e scatenare la caccia al tesoro, soprattutto con i bambini più piccoli.

Uova decorative di polistirolo.



Tecnica del patchwork ad intaglio.
Materiale occorrente:
Uova in polistirolo di diversa misura,
Stoffa damascata o tipo tappezzeria,
Cutter,
Limetta per unghie in metallo,
Spilli lunghi e corti,
Forbicine a punta ricurva

Esecuzione:La tecnica del patchwork ad intaglio consiste nel dividere inizialmente l'uovo in 4 spicchi seguendone le forme.
Con il cutter occorre incidere la sagoma per la profondità di circa 1 cm seguendo le linee tracciate in precedenza.
Si procede poi con l'inserimento della stoffa, in sbieco, nelle incisioni aiutandosi con la limetta da unghie.
Con le forbicine ricurve si taglia poi la stoffa in eccesso, inserendo nel solco quel minimo lembo di stoffa rimanente.
Alla fine i solchi si possono ricoprire con nastri, cordoncini, passamanerie e quanto altro suggerisce la fantasia.

http://www.lapasqua.com/

Cesto di Pasqua

Realizzare un cestino pasquale è molto semplice.
Sono sufficienti un cartoncino piuttosto spesso.
Alcuni fogli di carta da lettere colorati.
Colla.
Forbici e un compasso.

Sul cartoncino, con il compasso, disegnate due cerchi concentrici in modo che il primo abbia un diametro non inferiore ai 10 cm e il secondo almeno il doppio. Il cerchio più interno vi servirà come base del cestino e l’altro per le pareti.
A questo punto, disegnate, partendo dalla circonferenza più esterna verso quella interna, dei raggi dello spessore di circa 1 cm e tagliate lo spazio tra un raggio a l’altro. Alla fine, il cartoncino avrà l’aspetto di un piccolo sole con i raggi spessi un centimetro.

Sempre utilizzando il cartoncino, realizzate delle striscioline alte un centimetro e poco più lunghe rispetto alla circonferenza della base del cestino.
Piegate i raggi precedentemente disegnati in modo che risultino in verticale rispetto alla base del cestino e fate passare tra l’uno e l’altro le striscioline appena tagliate partendo dal basso e fino ad arrivare all’estremità del cesto. Per fissarle, usate della colla.

Per il bordo superiore, usate una striscia un po’ più spessa che incollerete sulle altre. Per completare il vostro cestino, usando il cartoncino realizzate il manico.
A questo punto, col la carta colorata realizzate dei fiori tema pasquale sovrapponendo un foglio sull’altro e completando il tutto con delle foglie.
Incollate i fiori lungo le pareti del cestino, lasciate asciugare la colla, il vostro cestino è pronto per essere riempito con tante uova colorate.
http://www.lapasqua.com/

7 mar 2009

Cos'è la Pasqua


La Pasqua è una festività del calendario liturgico cristiano.

Essa celebra la resurrezione di Gesù, che, secondo le Scritture, sarebbe avvenuta il terzo giorno successivo alla sua morte in croce.

La Pasqua deriva, e per certi aspetti dipende, dalla Pasqua ebraica.

La Pasqua cristiana è in stretta relazione con quella ebraica, chiamata Pesach e celebra essenzialmente la liberazione degli Ebrei dall'Egitto grazie a Mosè. La parola ebraica Pesach significa passare oltre, tralasciare, e deriva dal racconto della Decima Piaga, in cui l'Angelo sterminatore, o angelo della Morte, vide il sangue dell'agnello del Pesach sulle porte delle case di Israele e "passò oltre", uccidendo il primogenito maschio ad eccezione di quello del faraone. La Pasqua con il Cristianesimo ha perduto il suo significato originario, venendo semplicemente a connotare un passaggio, ovvero:

passaggio da morte a vita per Gesù Cristo;
passaggio a vita nuova per i cristiani (in particolare per quelli che, nella Veglia Pasquale, ricevono il battesimo).
Perciò, la Pasqua cristiana è detta Pasqua di risurrezione, mentre quella ebraica è Pasqua di liberazione, dalla schiavitù d'Egitto.

La festa della Pasqua cristiana è mobile, viene fissata di anno in anno nella domenica successiva al primo plenilunio successivo all'Equinozio di Primavera (il 21 marzo). Questo sistema venne fissato definitivamente nel IV secolo. Nei secoli precedenti potevano esistere diversi usi locali sulla data da seguire, tutti comunque legati al calcolo della Pasqua ebraica. In particolare alcune chiese dell'Asia seguivano la tradizione di celebrare la pasqua nello stesso giorno degli ebrei, senza tenere conto della domenica, e furono pertanto detti quartodecimani. Ciò diede luogo ad una disputa, detta controversia quartodecimana, fra la chiesa di Roma e le chiese asiatiche.

Dunque, nella Chiesa cattolica, la data della Pasqua è compresa tra il 22 marzo ed il 25 aprile. Infatti, se proprio il 21 marzo è di luna piena, e questo giorno è sabato, sarà Pasqua il giorno dopo (22 marzo); se invece è domenica, il giorno di Pasqua sarà la domenica successiva (28 marzo). D'altro canto, se il plenilunio succede il 20 marzo, quello successivo si verificherà il 18 aprile, e se questo giorno fosse per caso una domenica occorrerebbe aspettare la domenica successiva, cioè il 25 aprile.

La chiesa ortodossa segue il calendario giuliano e quindi la data della Pasqua può variare dal 4 aprile all'8 maggio.
La liturgiaLa Pasqua è preceduta da un periodo preparatorio di astinenza e digiuno della durata di quaranta giorni, chiamato Quaresima, che ha inizio il Mercoledì delle Ceneri. L'ultima settimana del tempo di quaresima è detta Settimana Santa, periodo ricco di celebrazioni e dedicato al silenzio ed alla contemplazione. Comincia con la Domenica delle Palme, che ricorda l'ingresso di Gesù in Gerusalemme, dove fu accolto trionfalmente dalla folla che agitava in segno di saluto delle foglie di palma. Per questo motivo nelle chiese cattoliche, durante questa domenica, vengono distribuiti ai fedeli dei rametti di olivo benedetto (segno della passione di Cristo).

Gli ultimi giorni della Settimana Santa segnano la fine del tempo di Quaresima e l'inizio del Triduo Pasquale. Durante il Giovedì Santo, di mattina si svolge la Messa del Crisma, durante la quale il Vescovo consacra gli Olii Santi (Crisma, Olio dei Catecumeni ed Olio degli Infermi), i quali serviranno durante tutto il corso dell'anno rispettivamente per celebrare le Cresime e i Battesimi, ordinare i sacerdoti e celebrare il sacramento dell'Unzione degli Infermi; l'Ora Nona del Giovedì Santo conclude il tempo di Quaresima, e da inizio al Triduo Pasquale, con la Messa in Coena Domini: questa è il memoriale dell'Ultima Cena consumata da Gesù nella sua vita terrena, nella quale furono istituiti l'Eucarestia e il ministero sacerdotale, e fu consegnato ai discepoli il Comandamento dell'Amore (Gv 13,34). Durante questa Santa Messa si svolge la tradizionale lavanda dei piedi e vengono 'legate' le campane (le campane non possono suonare dal Gloria della messa del giovedì sera al Gloria della Veglia di Pasqua). In questo giorno è inoltre tradizione, non certificata dalla dottrina, compiere il cosiddetto giro "delle sette chiese" o "sepolcri", andando ad adorare i sepolcri allestiti in sette chiese vicine.
Il Venerdì Santo non si celebra l'Eucarestia: la liturgia è incentrata sull'Adorazione della Croce e la Via Crucis.

Il Sabato Santo, unico giorno dell'anno in cui non si amministra la Comunione salvo come viatico, è incentrato sull'attesa della solenne Veglia di Pasqua che si celebra fra il tramonto del sabato e l'alba del Nuovo Giorno. Inoltre il Sabato Santo è l'unico giorno dell'anno senza alcuna liturgia, ed è perciò detto "aliturgico". Non soltanto non può essere somministrata la Comunione, ma non si celebra nemmeno la Messa, e di solito nelle chiese i tabernacoli sono spalancati, e privi del Santissimo, che viene conservato in sacrestia. Gli altari sono spogli, senza fiori e paramenti, e un senso di lutto pervade tutta l'area del tempio.
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Ancora immagini di Pasqua!!!















Immagini per la Pasqua trovate sul web!!

































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