12 lug 2009

14 Luglio: Festa Nazionale Francese

Con presa della Bastiglia (14 luglio 1789) ci si riferisce alla cattura della prigione-fortezza della Bastiglia a Parigi durante la rivoluzione francese. La cattura di per sé poco importante assunse un enorme significato simbolico e divenne un'icona della rivoluzione.

Il 14 luglio tutta la Francia celebra la sua grande festa nazionale. Il giorno della Bastiglia ricorda l'assalto alla prigione di sicurezza della Bastille, che segnò l'inizio della rivoluzione francese.
Parigi festeggia con una grande parata militare sugli Champs-Elysées, fuochi d'artificio e celebrazioni in tutta la città.
La parata militare è imponente: tutte le unità militari e di polizia sfilano a piedi e sui mezzi motorizzati percorrendo gli Champs Elysées da Place de l'Etoile fino a Place de la Concorde. La sfilata avviene in presenza del presidente della Repubblica e delle più alte cariche dello stato che assistono dalla tribuna d'onore in Place de la Concorde. Alla parata a terra si unisce la sfilata aerea che comprende una sessantina di aerei da combattimento e circa trenta elicotteri. La parata aerea è aperta dal passaggio dei jet acrobatici della Patrouille de France che segnano il cielo con i colori della bandiera nazionale.
I festeggiamenti continuano per tutta la giornata fino a sera quando la folla di parigini e turisti si riunisce sugli Champs de Mars per guardare l'incredibile spettacolo pirotecnico, che avvolge la Tour Eiffel con un'aura di luce e colori.
Il Giorno della Bastiglia è oggetto di grandi festeggiamenti in tutta la Francia; quindi anche siete fuori Parigi non preoccupatevi, potrete godervi parate, fuochi d'artificio e tanto divertimento assicurato.

La Marsigliese

Nel 1792, in seguito alla dichiarazione di guerra del Re all'Austria, un ufficiale francese alloggiato a Strasburgo, Ruoget de Lisle, scrive, nella notte tra il 25 e il 26 aprile, un "Canto di guerra per l'armata del Reno". Il canto è ripreso dai federati di Marsiglia che partecipano all'insurrezione delle Tuileries il 10 agosto 1792. Il suo successo è tale che è dichiarato canto nazionale il 14 luglio 1795. Dopo varie proibizioni e riabilitazioni, è ripristinato quale inno nazionale durante la III Repubblica (1879). Il 14 luglio 1915 le ceneri di Ruoget de Lisle sono trasferite agli Invalidi. Le costituzioni del 1946 e del 1958 ne ribadiscono il carattere di inno nazionale.


1. Allons enfants de la Patrie,
Le jour de gloire est arrivé !
Contre nous de la tyrannie,
L'étendard sanglant est levé, (bis)
Entendez-vous dans les campagnes
Mugir ces féroces soldats ?
Ils viennent jusque dans vos bras
Egorger vos fils et vos compagnes !

Refrain: Aux armes, citoyens,
Formez vos bataillons,
Marchons, marchons !
Qu'un sang impur
Abreuve nos sillons !

2. Que veut cette horde d'esclaves,
De traîtres, de rois conjurés ?
Pour qui ces ignobles entraves,
Ces fers dès longtemps préparés ? (bis)
Français, pour nous, ah ! quel outrage
Quels transports il doit exciter !
C'est nous qu'on ose méditer
De rendre à l'antique esclavage !

3. Quoi ! des cohortes étrangères
Feraient la loi dans nos foyers !
Quoi ! ces phalanges mercenaires
Terrasseraient nos fiers guerriers ! (bis)
Grand Dieu ! par des mains enchaînées
Nos fronts sous le joug se ploieraient
De vils despotes deviendraient
Les maîtres de nos destinées !

4. Tremblez, tyrans et vous perfides
L'opprobre de tous les partis,
Tremblez ! vos projets parricides
Vont enfin recevoir leurs prix ! (bis)
Tout est soldat pour vous combattre,
S'ils tombent, nos jeunes héros,
La terre en produit de nouveaux,
Contre vous tout prêts à se battre !

5. Français, en guerriers magnanimes,
Portez ou retenez vos coups !
Epargnez ces tristes victimes,
A regret s'armant contre nous. (bis)
Mais ces despotes sanguinaires,
Mais ces complices de Bouillé,
Tous ces tigres qui, sans pitié,
Déchirent le sein de leur mère !

6. Amour sacré de la Patrie,
Conduis, soutiens nos bras vengeurs
Liberté, Liberté chérie,
Combats avec tes défenseurs ! (bis)
Sous nos drapeaux que la victoire
Accoure à tes mâles accents,
Que tes ennemis expirants
Voient ton triomphe et notre gloire !

7. Nous entrerons dans la carrière
Quand nos aînés n'y seront plus,
Nous y trouverons leur poussière
Et la trace de leurs vertus (bis)
Bien moins jaloux de leur survivre
Que de partager leur cercueil,
Nous aurons le sublime orgueil
De les venger ou de les suivre

3 lug 2009

4 Luglio: La Festa dell'Indipendenza americana

Il 4 luglio l’America si ferma per celebrare se stessa.
E’ un giorno che gli europei ed, in particolare, gli italiani fanno spesso fatica a comprendere fino in fondo. Non è un semplice giorno di festa, non si tratta di “un giorno in più di vacanza” come, invece, è spesso per noi il 25 aprile. E’ un giorno che ogni americano è orgoglioso di celebrare. E notate che si dice “celebrare” la festa del 4 luglio e non semplicemente “festeggiare” il 4 luglio, in quanto il verbo “celebrare” porta con se tutta una serie di significati profondi, quasi un alone di sacralità, che, invece, la semplice parola “festeggiare” non riesce ad evocare.

Banalmente, si può dire che il 4 luglio si celebra la festa dell’indipendenza (Independence Day) delle colonie americane, ottenuta dall’Inghilterra nel 1776. Questa è la data che, per un americano, segna la nascita della democrazia nel suo paese. Questa è la data che segna la vera nascita degli Stati Uniti d’America e, poiché gli Americani si sentono profondamente attaccati alla loro patria, tanto da identificarsi interamente con essa, si può dire che il 4 luglio è la festa anche degli Americani stessi. (Per conoscere meglio la storia della festa dell’indipendenza visita il sito: http://www.fourth-of-july-celebrations.com). Leggi la Dichiarazione d’Indipendenza.

Come festeggiano gli Americani il 4 luglio? Ci sono alcune “formule” ricorrenti: barbecue, pic-nic o pranzi di famiglia. Durante il 4 luglio è rigorosamente vietato stare da soli: la regola è riunirsi con la propria famiglia (anche se dall’altra parte della costa) o con gli amici più stretti. Ci si ritrova in tarda mattinata (a seconda di cosa si è organizzato: barbecue, pic-nic o pranzo a casa), si canta l’inno nazionale tutti in fila e con la mano sul cuore e, nel pomeriggio, possibilmente ci si reca in strada o in un villaggio vicino per assistere alla tradizionale parata in costume a stelle e strisce e a festeggiare fino a sera, quando non mancherà lo spettacolo pirotecnico con fuochi d’artificio da far restare davvero senza fiato.

Chi non ha mai trascorso almeno un Independence Day negli States non penso riesca a capirmi realmente quando parlo di “senso profondo di appartenenza” o di “spettacolo pirotecnico” mozzafiato. Molti italiani reputano una “pagliacciata” questa festa, mentre invece penso non la si possa giudicare tale almeno fino a quando non la si è vissuta in prima persona…

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