29 dic 2010

Capodanno 2011 in Sardegna

Mango a Cagliari, Marco Carta a Oristano, Malika Ayane ad Alghero, Nek a Olbia.
Anche quest'anno l'addio al 2010 e il benvenuto al nuovo anno in Sardegna e' all'insegna delle grandi star. Nel capoluogo sardo il cantautore lucano e' l'ospite piu' atteso sul palco allestito in via Roma, mentre in citta' e' di scena il ''Capodanno diffuso'' con i palchi allestiti nelle piazze del centro storico e gli artisti di strada.

Oristano punta sulla scoperta della De Filippi: Marco Carta, vincitore di Sanremo 2009, si esibisce in piazza Roma. Ma la notte oristanese e' accompagnata anche da uno sfizioso menu' di specialita' enogastronomiche, vernaccia in testa. La suggestiva cornice del porto della citta' catalana accoglie invece la giovane Malika Ayane, una delle nuove stelle della musica italiana. Nek, cantautore romagnolo arrivato al successo gia' dal 1997 con Laura non c'e', aspettera' la mezzanotte con i suoi fan nella citta' gallurese.

Ma non e' tutto. Dal nord al sud dell'isola e' un pullulare di eventi per trascorrere la notte di San Silvestro in allegria, a suon di musica, show, fuochi pirotecnici, gastronomia tipica, itinerari alternativi e altro ancora. Questo variegato carnet di proposte parte da Sassari dove in piazza Italia si ride e si balla con una delle star piu' acclamate della comicita' italiana. Nino Frassica sul palco con la sua band dara' vita ad un esilarante intrattenimento a ritmo di musica e spassose gag.

Ma la nottata comincia con lo show dei sassaresi Pino e Gli Anticorpi. A La Maddalena arrivano Le Vibrazioni, a Castelsardo i Negrita. Sempre nel nord della Sardegna a San Teodoro, in piazza Gallura, il palco sara' tutto per lo storico gruppo dei Tazenda, bandiera sarda nel mondo. Per il 1 gennaio l'amministrazione comunale ha organizzato un originale fine anno al mare sulla spiaggia de la Cinta con i Tamurita. Dalla costa orientale del nord dell'isola si scende verso l'iglesiente, ''Sul Sentiero dei cinque faraglioni'' di Nebida, un itinerario sulle tracce dei minatori che dal piazzale Belvedere (tutti muniti di torce e lampade a carburo) a mezzanotte raggiunge la Laveria Lamarmora. A Nuoro, poi, si balla in piazza Italia con i Non Soul Funk.

Le manifestazioni di fine anno di Cagliari, Sassari, Olbia, Nuoro, Alghero, Castelsardo, La Maddalena, Iglesias, Oristano e Palau danno il via al programma di promozione, finanziato con un milione di euro dall'assessorato regionale al Turismo guidato da Luigi Crisponi, ''L'Isola che danza'', per rilanciare il turismo in bassa stagione, da Capodanno alla Settimana Santa. ''Questo progetto apre una nuova pagina del turismo dell'isola - ha commentato Crisponi - non piu' limitato solo allo slogan 'mare e coste' ma 'tradizioni e cultura delle piccole realta' interne'''.http://www.ansa.it/

Capodanno 2011 a Milano: ecco i cenoni

Al buio, in treno o con delitto per gli originali, all'aperto per i piu' giovani e squattrinati, con le gambe sotto il tavolo e un lungo menu' per i tradizionalisti. Tanti, e per tutte le tasche, dai 5 euro della serata all'aperto ai 450 del cenone nel ristorante griffato, gli eventi pensati a Milano e in Lombardia per salutare il nuovo anno.

All'istituto dei ciechi di Milano per la prima volta hanno pensato di aprire il 'Tratto nero', il ristorante della mostra 'Dialoghi nel buio' anche per il veglione di fine anno, mentre e' ormai una tradizione il cenone a bordo del treno storico che porta da Lecco a Mantova, dove i viaggiatori festeggeranno la mezzanotte in piazza, sulle note di Enrico Ruggeri. Inedita la versione 'capodannata' della cena con delitto: il 'Cluedo' a tavola costa circa 150 euro a testa. E 100 euro tondi tondi e' la cifra media chiesta dai vari locali e discoteche milanesi, dalle Biciclette al Karma, dal The Beach al The Club, per cenone e serata danzante.

Per chi preferisce risparmiare sul cibo, o sulla comodita', l'alternativa e' il piu' economico buffet, sui 50 euro, o anche il solo ingresso nei locali, a 30 euro circa. Economicamente imbattibile l'offerta del Carroponte di Sesto San Giovanni: l'Arci appena premiato al Mei come migliore arena estiva propone dj set di Andy dei Bluvertigo e Beatrice Antolini a 5 euro a chi sfidera' il gelo notturno.

Chi non rinuncia al classico e infinito cenone, dagli antipasti al dolce a cotechino e lenticchie a mezzanotte, si deve invece preparare a sborsare belle cifre: i ristoranti stellati propongono menu' che partono dai 130 euro di Innocenti Evasioni e arrivano ai 450 euro a testa del Trussardi alla Scala, per una spesa media di 350 euro, secondo un'indagine di Altroconsumo. Nei ristoranti di medio livello, invece, si festeggia a 95 euro a menu'.

Chi alla gola antepone l'intrattenimento puo' scegliere tra le tante proposte dei teatri milanesi: al Ventaglio Smeraldo sono in scena I Legnanesi con il loro nuovo spettacolo 'Fam, Fum e...Frec', al Ciak Webank.it Enrico Bertolino presenta 'Passata e' la tempesta? Nuovi lampi di ovvieta'', mentre Teo Teocoli e Mario Lavezzi sono protagonisti agli Arcimboldi. Al Nazionale si brinda con 'Mamma mia!', mentre al teatro della Luna ci si tuffa negli anni 80 con 'Flashdance' e al Derby si ride con 'Caveman'.

Per i piu' piccini, intrattenimento ai Giardini di porta Venezia con gli 'Elfi della Terra di Mezzo', 'La Cucina della Befana' e una sfilata carnevalesca. Per gli accompagnatori piu' grandi, dj set di Kris&Kris e concerto di Fiordaliso. Sempre musica, ma classica, con la Nona di Beethoven diretta da Xian Zhang all'Auditorium Mahler e 'L'anima di Mozart' alla Chiesa di San Marco, un concerto gratuito organizzato dall'associazione Accademia dei Pugni e patrocinato dal Comune, cosi' come il Capodanno per i nonni al Centro Sportivo Iseo.

Per tutti, allo scoccare della mezzanotte, dal parco Sempione dardeggeranno i tradizionali fuochi d'artificio.http://www.ansa.it

28 dic 2010

Capodanno a Venezia

E 'Love' e' la parola chiave del Capodanno lagunare. Sara' ancora il format 'Love' a caratterizzare l'appuntamento della notte tra il 31 dicembre e il primo gennaio a Venezia, ma anche a Mestre, organizzato dalla Venezia Marketing & Eventi.

L'appuntamento per tutti e' in Piazza San Marco e d'obbligo allo scadere della mezzanotte, mentre il cielo sara' illuminato dai fuochi artificiali, il bacio all'amato o amata. Vietate le bottiglie in vetro, ma non manchera' certo il piacere di alzare il calice in una sorta di augurio collettivo al 2011. Hostess dislocate nella vicina piazzetta dei leoncini, a fianco della Basilica, utilizzeranno 20mila bottigliette realizzate in alluminio per riempire i bicchieri dei tanti fortunati. In attesa del saluto al vecchio e l'abbraccio al nuovo carico di speranze musica e danze all'insegna del puro romanticismo.

Per garantire le migliori condizioni di ordine pubblico, l'organizzazione ha previsto un programma speciale, con servizi igienici aperti fino alle ore 3, cinquanta netturbini in piazza dalle 3 alle 6 e quarantuno barche e 126 netturbini dopo le 6. Insieme agli operatori della protezione civile, presidieranno Piazza San Marco una trentina di vigili urbani (una quindicina in piazza Ferretto e dintorni). Sono stati inoltre previsti servizi speciali di vaporetti e treni dall'una di notte. A Mestre sara' invece Piazza Ferretto il centro della serata: oltre al tradizionale brindisi, e' prevista la presenza di deejay e musica. L'appuntamento mestrino di fatto sara' dedicato principalmente ai giovani, dopo che e' tramontata l'ipotesi di organizzare una sorta di discoteca, alternativa all'atmosfera soft di San Marco, in campo San Polo.http://www.ansa.it

26 dic 2010

Capodanno a Trento con Valerio Scanu

Il Concerto di Capodanno 2011 in piazza si terrà anche quest’anno a Trento, nella celeberrima Piazza Fiera, che a partire dalle ore 22.30 intratterrà la folla con un mix di musica italiana e di musica di vario genere per mano della organizzazione di Agostino Carollo.

Ospite della serata: Special Guest, il vincitore del Festival di Sanremo “Valerio Scanu” che presenterà il suo carnet e le canzoni del nuovo album e che lascerà poi lo spazio alla dance di DJ Highpass, DJ Gaga e DJ Spankox per la musica che si terrà fino alle 2.00.

L’ingresso per l’evento è gratuito, tutte le informazioni per arrivare in Piazza Fiera sul sito internet dell’evento http://www.capodannotrento.com evento organizzato dal Comune di Trento, in sincrono a Radio Dolomiti e Everness.

Animazioni e performance con ReAnimation, visuals con VJ Lazer e Hal; a mezzanotte i tradizionali fuochi di artificio con il team Lotus. Sponsor della serata Eurocar, Banca Popolare del Trentino, Stryliris e Cartoon Clothing.

La grande festa di Capodanno che porta a Trento gente da tutto il nord Italia rischia di essere quest’anno alla sua ultima edizione, almeno in questa veste, per problemi di bilancio, che non consentono al Comune di Trento di dare fin da oggi la conferma che il concerto si potrà tenere anche il prossimo anno.

Tuttavia, contando sulla buona stella del nuovo anno, in attesa che il 2011 arrivi portando con se anche buone notizie, al momento ci basti sapere che per la organizzazione del post cenone di Capodanno va inserito in agenda anche l’appuntamento tradizionale con il Concerto di Capodanno di Piazza Fiera, a partire dalle ore 22.30 a ingresso gratuito.http://www.ilnord.com

Marco Carta Capodanno a Oristano

Nella città sarda, non poteva non esserci che un cantante di questa regione, ovvero Marco Carta
. Il ragazzo, vincitrice prima di Amici di Maria De Filippi e poi del Festival di Sanremo, è atteso sul palco di Oristano in piazza Roma dove terrà un concerto gratuito di Capodanno. Marco Carta proporrà i suoi brani più famosi per la gioia dei suoi tanti fan che accorreranno a vederlo proprio in occasione dell’ultimo dell’anno.

A Oristano, non ci sarà solo il cantante sardo, ma anche i Sonadores, Paolo Masala e un gruppo latinoamericano che si alterneranno in piazza Eleonora e piazzetta Corrias. Dunque l’appuntamento è per il 31 dicembre 2010 con il concerto di Capodanno in compagnia di Marco Carta.http://www.notizieoggi.net

Marco Mengoni festeggia il Capodanno in piazza a Napoli

Nelle piazze italiane fervono i preparativi per i festeggiamenti e per celebrare il Capodanno 2011. Mancano pochi giorni e le piazze italiane saranno illuminate a festa e tra cotillon, spumante e fuochi d’artificio si dara’ il benvenuto al nuovo anno.

A Napoli il cuore della festa sara’ in piazza del Plebiscito dove come ogni anno ospitera’ tanta bella musica, alle 22,30 iniziera’ lo spettacolo e sul palco si esibira’ uno dei cantanti piu’ amati del momento il vincitore della scorsa edizione di XFactor3 trasmissione di RaiDue condotta da Francesco Facchinetti, il grande Marco Mengoni.

Il Trionfatore degli MTV Europe Music Award Marco Mengoni festeggera’ il Capodanno 2011 a Napoli dove durante il brindisi della mezzanotte ci fara’ ascoltare diversi brani tratti dal suo album Il re matto. Naturalmente a conclusione della serata non manchera’ lo spettacolo pirotecnico.


http://www.lachiacchiera.it

La Ryanair 'avvista' Babbo Natale

Nel suo viaggio in giro per le case di milioni di bambini in tutto il mondo, Babbo Natale deve aver calcolato male la sua rotta.
Lo conferma la compagnia aerea low cost Ryanair che in un comunicato senza dubbio insolito e originale ufficializza l'avvistamento di oggetti non identificati durante un volo da Oslo a Bergamo Orio al Serio. L'annuncio è accompagnato da alcune immagini che la stessa compagnia definisce "scioccanti" scattate dai passeggeri a bordo a circa 200km da Oslo e che sembrano raffigurare la tanto amata slitta di Babbo Natale trainata da nove renne. Chissà se tra i bagagli i passeggeri avranno trovato qualche dono inaspettato?http://www.tgcom.mediaset.it

24 dic 2010

Natale 2010 nel mondo

Albero di Natale alle Galleries Lafayette a Parigi
Beirut
L'albero da 11 milioni di dollari ad Abu Dhabi
Westiminster - Londra
New York
Milano
San Pietro
Berlino
Stoccolma
Francoforte
Copenaghen
Amburgo
Praga
Dubai
Parigi
Strasburgo

Natale a Betlemme

Il grande albero di Natale illuminato accoglie al centro della piazza della Mangiatoia il flusso dei turisti, tornati quest'anno in massa a Betlemme in vista del giorno piu' importante dell'anno: una manna per la citta' di Gesu', altrimenti depressa e attraversata da molte ombre, e in cui una persona su tre non ha lavoro.

''Un fermento del genere si vede solo sotto Natale - sospira Isha', tassista, mentre procede come puo' per le strade intasate -, tutti impazziscono, anche il traffico. Io pero' sono contento: i pellegrini portano guadagno e un soffio di speranza''. Nel luogo-simbolo della Cristianita', Natale significa anche affari. La citta' si veste di luci, e si prepara come meglio puo' per accogliere il fiume di ospiti; solo in questi giorni ne sono attesi 90mila, 20mila in piu' rispetto al 2009. ''Tutti gli hotel sono pieni, le persone prendono alloggio in monasteri, o presso case di religiosi'', assicura all'ANSA il vice sindaco, George Saade. ''Il periodo natalizio - spiega - e' cruciale per la nostra economia. Gli introiti maggiori vengono dal turismo, che noi cerchiamo di incentivare organizzando un fitto calendario di eventi''. E i turisti in questo 2010 non sembrano deludere le aspettative, come ha sottolineato nei giorni scorsi con sollievo, nel suo messaggio pre-natralizio, lo stesso patriarca latino di Gerusalemme, monsignor Fouad Twal: nel corso dell'anno la citta' ne ha accolti finora 1.1 milioni.

Ma i cittadini di Betlemme non sono gli unici a darsi da fare per attrarre i turisti: anche gli israeliani vogliono partecipare a questo mercato; e interessi comuni portano a sforzi condivisi. Di recente il ministro del Turismo israeliano, Stas Misezhnikov, ha parlato di ''collaborazione fruttuosa'' con l'Autorita' nazionale palestinese (Anp): almeno su questo fronte e nonostante lo stallo dei negoziati di pace. Misezhnikov ha poi sottolineato che in occasione delle feste l'esercito israeliano sta concedendo permessi speciali ai fedeli arabi cristiani per accedere ai luoghi santi.

Ma Saade, sulla cooperazione con Israele, si mostra assai meno entusiasta: ''E' vero che in questa stagione festiva c'e' un piu' alto livello di collaborazione, ma non esageriamo. Anche la storia dei permessi speciali e' reale soltanto in parte. Molte richieste sono state respinte o restano senza risposta. A mia madre, ad esempio, che e' un'anziana signora, il permesso di andare a Gerusalemme e' stato negato''. Anche a Natale, la politica e il conflitto restano d'altronde ben presenti: addobbi e luminarie non bastano a nasconderli. Come non bastano a nascondere la dura situazione economica e sociale di Betlemme, citta' dove 2000 anni fa nacque il cristianesimo, ma da dove oggi i cristiani, gradualmente, rischiano di scomparire. La loro fuga, secondo Bernard Sabella, studioso palestinese del fenomeno, ''e' colpa in primo luogo del muro di separazione che divide Israele e i Territori''.

D'accordo, pur senza basi accademiche, si dichiara Milad, che gestisce un chiosco di fronte alla basilica della Nativita' e va subito al concreto: ''Molti di noi - dice - facevano i pendolari, andavano a Gerusalemme a lavorare. Ma da quando bisogna attraversare il check-point non e' piu' tanto facile, e i giovani preferiscono trasferirsi''. I numeri parlano chiaro: ''Oggi in tutta la Cisgiordania i cristiani sono scesi ad appena l'1.25% della popolazione: una percentuale infima'', commenta Sabella. Piu' d'uno ipotizza del resto che tra le ragioni di questo esodo vi sia pure un inasprirsi del conflitto interpalestinese tra cristiani e musulmani-radicali: alimentato in particolare dall'ascesa dei sostenitori di Hamas, presenti in forze - attraverso liste civetta - anche nel consiglio comunale di Betlemme, malgrado la citta' resti amministrata da Fatah, il partito del presidente moderato dell'Anp, Abu Mazen. L'esperto, pero', minimizza questo elemento: ''C'e' un problema d'intolleranza religiosa anche qui - ammette -, ma la Cisgiordania non e' la Striscia di Gaza e il governo di Abu Mazen e Salam Fayyad sta facendo un ottimo lavoro per garantire la sicurezza personale e l'ordine pubblico''. ''Se i cristiani scappano - conclude - e' per altre ragioni: perche' non c'e' lavoro e per la difficile condizione politica'' di una terra che resta senza pace anche a Natalehttp://www.ansa.it/

Capodanno in Polonia

A Varsavia è tutto pronto per il "New Year’s Eve Power HIts 2010/2011". In piazza della Costituzione si terrà un mega concerto di oltre cinque ore che, accanto ai musicisti polacchi, vedrà esibirsi i Roxette. Il duo svedese, forte di 50 milioni di album e 15 milioni di singoli venduti in tutto il mondo, arriverà a Varsavia su un aereo privato per riproporre successi intramontabili come "It must have been love" e "Listen to your heart". http://www.ansa.it/

Capodanno in Ungheria

Nonostante il clima rigido, a Budapest non mancano le occasioni per festeggiare l'ultimo dell'anno all'aperto. Nella capitale la musica scenderà in strada e nelle piazze Vörösmarty, Oktogon e Nyugati una fantasia di concerti e spettacoli pirotecnici accompagnerà i cittadini al 2011.http://www.ansa.it

Capodanno in Francia

Il capodanno a Parigi è sugli Champs-Élysées, colmi di cittadini e turisti che non vogliono perdere la strepitosa vista della Tour Eiffel illuminata dai fuochi. A mezzanotte la Ville Lumière diventa ancora più luminosa e le persone estraggono calici e champagne dalle borse per un brindisi collettivo. Chi non ama i bagni di folla potrà optare per Montmartre e il suo panorama mozzafiato sulla Parigi in festa.

Capodanno in Belgio

La notte di San Silvestro gli abitanti di Bruxelles sfidano il freddo per assistere all'imponente spettacolo pirotecnico che segna il passaggio al nuovo anno. Allo scoccare della mezzanotte dai giardini del Parc de l'Albertine al Mont des Arts saliranno in cielo mille fuochi che ammanteranno di luce tutta la città. Per ammirare l'evento ci si raduna in strada, tra Place Royale, rue Montagne de la Cour, Place de l'Albertine e Boulevard de l'Empereur.

Capodanno in Olanda

Anche ad Amsterdam il capodanno si festeggia per le vie della città e nelle piazze del centro. Per accogliere il 2011 moltissime band musicali e dj si ritroveranno nella Museumplein, la grande piazza dei musei. Divertimento assicurato anche in piazza Dam e nelle piazze Nieuwmarkt e Leidseplein, che saranno il palcoscenico di uno spettacolo pirotecnico sensazionale. Per ammirarlo il luogo più romantico e suggestivo è il ponte del canale Prinsengracht, all'angolo con il canale Bloemgracht.

Capodanno nel Regno Unito

Londra nella notte di San Silvestro offre uno degli spettacoli pirotecnici più belli e rinomati del mondo. Alla mezzanotte il corso del Tamigi, tra Westminster e il Tower Bridge, rispecchierà la magia di luci che come ogni anno salutano l'anno nuovo. Per assicurarsi un posto in prima fila bisogna giocare d'anticipo: già dal primo pomeriggio i londinesi riempiono le strade, occupano i ponti sul fiume e tutti i luoghi intorno alla Southbank per veder risplendere il Big Ben e il Millennium Eye. http://www.ansa.it/

Capodanno in Grecia

Nel clima mite di Atene tutti scendono in strada a capodanno. La gente passeggia per le vie illuminate puntando verso piazza Syntagma, di fronte al palazzo del Parlamento, per partecipare al concerto che introdurrà all'anno nuovo. Alla mezzanotte tutte le luci si spegneranno per poi essere riaccese, in un rito che dà l'addio al vecchio anno e accoglie quello appena iniziato. http://www.ansa.it

Capodanno in Portogallo

La notte del 31 dicembre migliaia lisbonesi si riversano Praça do Comércio per accogliere il nuovo anno in un clima di festa insieme agli amici. Secondo la migliore tradizione portoghese, il suono delle dodici badaladas annuncerà l'inizio del nuovo anno, e la piazza più rappresentativa di Lisbona sarà inondata da una pioggia di colore e luce, con uno spettacolo di fuochi di artificio che illuminerà la città per 17 minuti. Questi fuochi, chiamati il Big Bang, saranno lanciati dalla zona centrale della Baixa Pombalina, dal nuovissimo molo di Cais das Colunas e da una chiatta che staziona nel fiume Tago, per dar vita a insieme tutti assieme a un effetto visivo mai visto prima nella capitale.http://www.ansa.it/

Capodanno in Spagna

A Madrid la tappa obbligatoria per festeggiare la Nochevieja è la Puerta del Sol. I madrileni, armati di uva e champagne, si ritrovano davanti al Palacio de la Comunidad per onorare una tradizione che viene trasmessa in diretta televisiva. L'orologio del palazzo scandisce i dodici rintocchi della mezzanotte e ad ognuno la popolazione mangia un chicco d'uva per dare il benvenuto a un anno fortunato. Il rito propiziatorio risale al 1914, quando la Grande Guerra paralizzò l'esportazione europea dell'uva tardiva di Almería. Per riuscire a venderla sul territorio spagnolo fu così chiamata "uva della fortuna", affermandosi come cibo benaugurante. http://www.ansa.it

Capodanno in Austria

I viennesi accolgono l'anno nuovo con il Silvesterpfad, il percorso di San Silvestro che parte dalla piazza di fronte al Municipio e si snoda attraverso le strette stradine del centro di Vienna offrendo un intrattenimento per tutti i gusti. Lungo il percorso decine di chioschi serviranno punch e specialità gastronomiche, mentre undici palcoscenici open air proporranno valzer e operette, dj set, concerti di musica rock, pop e tradizionale. Nelle scuole di ballo si potrà partecipare a corsi lampo di valzer e dal parco del Pratel, a mezzanotte, partirà il consueto spettacolo pirotecnico. http://www.ansa.it

Capodanno in Germania

Per celebrare il Silvester a Berlino ci si dà appuntamento all'enorme festa sotto la Porta di Brandeburgo, dove quest'anno è atteso oltre un milione di persone. Le piazze e le strade intorno alla Porta e alla Colonna della Vittoria si trasformeranno in un'immensa pista da ballo. I fuochi d'artificio risplenderanno a mezzanotte, mentre la musica farà scatenare i berlinesi fino alle prime luci del mattino. http://www.ansa.it/

23 dic 2010

La tavola di Natale


Il pranzo e le cene importanti come quelli delle festività natalizie prevedono l’utilizzo del sottopiatto, che per tutta la durata del pranzo non sarà mai tolto, il piatto piano e la fondina. A destra dei piatti deve essere posizionato il coltello con la lama rivolta verso l’interno e il cucchiaio.
A sinistra dei piatti una o due forchette, in base al menu, e il tovagliolo piegato in modo semplice, a rettangolo o a triangolo. Seduti a tavola il tovagliolo va aperto e appoggiato sulle ginocchia. A fine pranzo deve essere lasciato alla sinistra del piatto senza essere ripiegato.
Sopra il piatto, vanno messe le posate da dessert con il manico della forchettina a sinistra, il coltellino o il cucchiaino con l'impugnatura a destra;
Sopra le posate di destra i bicchieri fino ad un massimo di quattro, nel seguente ordine partendo da sinistra:
bicchiere grande per l'acqua, bicchiere medio per il vino rosso, bicchiere per il vino bianco; sopra, l'eventuale bicchiere per il dessert o lo spumante;
Sopra le posate di sinistra il piattino per il pane ed eventuali segnaposti dietro le posate da dessert.
I Bicchieri
La forma dei bicchieri varia in funzione del tipo di vino.
Bicchieri a calice con stelo lungo: vini novelli e bianchi.
Bicchieri a calice e panciuti: vini rossi e dal sapore forte.
La disposizione dei bicchieri può essere informale oppure adeguarsi alle regole: da sinistra a destra vanno posti il bicchiere grande da acqua, il medio da vino rosso, il piccolo da vino bianco, tutti davanti al coltello e quindi alla destra del piatto.
Posti a tavola
I posti a tavola possono essere indicati con utilizzo di cartellini con i nomi degli invitati. Se il numero degli ospiti consente di trovare posto ad un’unica tavola i padroni di casa devono sedere a capotavola e di fronte. Alla loro destra deve essere posizionato l'ospite di maggior riguardo, non dimenticando l'alternanza uomo donna tra tutti i commensali: il padrone di casa avrà alla destra la signora più importante e alla sinistra un'altra signora, mentre la padrona di casa avrà alla destra l'uomo più importante e alla sinistra un altro ospite.
Nei pranzi di famiglia, presenti i quattro suoceri, il padrone di casa deve avere alla destra la suocera e alla sinistra la madre, mentre la padrona di casa alla destra il suocero e alla sinistra il padre.
In ogni caso, è necessario tenere presente queste regole:
le signore devono essere divise dai rispettivi mariti, così come devono essere divisi i grandi amici e i colleghi di lavoro.
Se tra gli invitati vi sono persone straniere queste devono trovare posto a fianco di persone che parlano la loro lingua, facilitando in questo modo il loro inserimento nella conversazione.
Persone con interessi comuni vanno disposte in prossimità, favorendo in questo modo la loro conversazione.
I posti d'onore sono quelli alla destra del padrone e della padrona di casa.http://natale.tiscali.it/

Il presepe più grande del mondo

Detiene il titolo di presepe più grande del mondo quello di Manarola nelle Cinque Terre con i suoi 4000 metri quadrati di esposizione in cui campeggiando oltre 300 personaggi tra angeli, Re Magi, pastori e contadini, costruiti con materiali poveri e di recupero.
Il presepe allestito come tradizione vuole l’8 dicembre è uno spettacolo imperdibile in una splendida cornice che lo vuole collocato a picco sul Mare Ligure.
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La Befana per grandi e piccoli

Il giorno dell’Epifania è l’ultima occasione del periodo natalizio per un break lontano dal lavoro e dalla solita routine.

In molti borghi d’Italia il fuoco della Befana brucia l’anno vecchio e purifica il nuovo e la vecchietta con la scopa arriva ad elargire dolciumi e carbone nero ai bambini.
Di seguito una rassegna sugli eventi, le offerte e le idee di viaggio per godersi il giorno dell’Epifania, tra tradizione usanze popolari, relax e città d’arte.

Per grandi e piccini
A Urbania, città al centro della provincia di Pesaro Urbino, le calze colorate che come da tradizione si appendono alle finestre e ai camini per raccogliere leccornie e carbone dispensato dalla Befana, coloreranno il centro storico dal 2 al 6 gennaio. Un ricco calendario di eventi, laboratori e gusto. Ci sarà la calza più lunga del mondo e tanto divertimento per adulti e bambini. Anche a Viterbo la befana passeggerà per le vie della città la sera del 5, mentre laboratori creativi e animazione per tutta la famiglia andranno avanti dal 23 dicembre al 6 gennaio. Un’altra occasione per divertirsi con i bambini la offre il Festival Internazionale del Circo di Roma, appuntamento prestigioso con i migliori artisti circensi del mondo, a meravigliarvi con i numeri più sorprendenti del circo.
A caccia di mercatini
L’epifania ci offre l’ultima occasione per visitare i numerosi mercatini di Natale che dal Trentino alla Sicilia, dispensano atmosfera natalizia nelle nostre città. La maggior parte dei mercatini lascia il posto alla routine post-festività esattamente dopo l’Epifania. E allora godetevi l’incanto dei mercatini di Bolzano e Merano, di Trento e di Torino. A Roma Piazza Navona ospita proprio in corrispondenza della befana uno storico mercatino. Agli artisti di strada che affollano quotidianamente la piazza si aggiungono gli stand dedicati alla simpatica vecchietta e ai prodotti artigianali e l’animazione, contribuendo a creare quell’atmosfera unica che è ormai da tempo un’attrattiva turistica.
Fuori porta
Il ponte dell’Epifania è un’ottima occasione per una gita fuori porta o una vera e propria vacanza, per iniziare con energia l’anno nuovo. Qualche giorno sulla neve potrebbe essere una bella idea per dedicarsi agli sport invernali quando le piste sono meno affollate che a ridosso dell’Avvento e del Capodanno. In alternativa c’è il soggiorno benessere, per riacquistare la forma dopo gli eccessi delle feste. L’Antico Casale in provincia di Perugia vi offrirà relax a 360° e trattamenti all’avanguardia all’interno di una bellissima residenza settecentesca immersa in una natura da sogno.
I Last Minute dell'Epifania
Le offerte last minute per aspettare la befana in famiglia spendendo molto poco sono tantissime. Alcuni hotel e agriturismi prevedono l’opzione 3x2, dormi 3 notti e ne paghi solo 2, mentre di solito vitto e alloggio sono gratis per i bambini sotto i 6 anni. A Selvino, in provincia di Bergamo Temavacanze propone un interessante pacchetto in cui dall’intimità familiare non sarà escluso neanche il fido cane. L’amico a 4 zampe potrà infatti pernottare in hotel e addirittura pranzare e cenare a fianco dei padroni in sala riservata.
All'estero
Chi ha voglia di sfruttare al meglio la festività ne approfitterà per un viaggio all’estero alla volta delle capitali europee e delle città d’arte. Potrà optare per la romantica Parigi, dove decorazioni natalizie e mercatini saranno lì a creare un’atmosfera magica, come a Vienna e a Stoccolma. Ci sono poi le capitali dell’est, in cui le basse temperature permettono di ammirarle in veste bianca, con il fascino pieno di Praga, Budapest, Cracovia e Belgrado d’inverno. http://natale.tiscali.it

Capodanno a Milano a suon di Mozart

Capita raramente di ascoltare il suono di strumenti originari del Settecento - viole, contrabbassi, fagotti, corni, trombe e flauti traversi -, per di più magistralmente suonati da uno dei più affiatati complessi che lavorano sul versante della musica antica, l'ensemble Silete Venti!
Ma se l'occasione si presenta, allora è da non perdere. È una serata di alto livello, quella proposta dall'Accademia dei Pugni per la sera del 31 dicembre nella Chiesa di San Marco di Milano. Non soltanto perché questa associazione culturale nasce proprio con l'intento di riportare in vita il clima di fervore intellettuale che animò la città di Milano nel XVIII secolo, ma anche perché per la prima volta in Italia è possibile ascoltare le sinfonie eseguite dagli strumenti per cui furono da Mozart stesso impaginate e concepite.

L'anima di Mozart, questo il nome del concerto, apre con la celebre sinfonia in sol minore K 550, forse l'opera più celebre dell'enfant prodige salisburghese. Vide la luce, insieme alle sinfonie K 543 e K 551, nell'estate del 1788, nei mesi in cui il musicista perse l'amato padre e a cui fece seguire una foga creativa di rara potenza con la composizione di un'altra celeberrima sinfonia, la sinfonia in Do maggiore K 551 "Jupiter, anch'essa in programma nel concerto di Capodanno di San Marco.
Prima del concerto, previsto per le ore 20 e a ingresso gratuito, si può partecipare alla celebrazione liturgica nella funzione vespertina con l'esecuzione della Cantata 51 di J. S. Bach per voce solista e orchestra.http://viaggi.corriere.it/

Panettone farcito alla vaniglia con salsa di ribes

Panettone farcito alla vaniglia con salsa di ribes

Ingredienti:
1 panettone classico di circa 1 kg
500 g di gelato alla vaniglia
3 cestini di ribes rosso
3 cucchiai di zucchero
1 cucchiaino di maizena

Stemperate la maizena in una ciotola con un cucchiaio di acqua. Lavate, scolate e sgranate il ribes; tenendone da parte cinque cucchiai, mettete il rimanente in un pentolino con lo zucchero e il composto di maizena e acqua. Cuocete per 10 minuti a fiamma bassissima, quindi togliete dal fuoco e lasciate intiepidire.
Tagliate la calotta del panettone e tenetela da parte. Con un coltello affilato prelevate dall’interno un cilindro di pasta; riempite la cavità ottenuta con il gelato alla vaniglia, distribuendo di tanto in tanto qualche acino del ribes tenuto da parte; richiudete il panettone con la sua calotta.
Affettate il panettone farcito e distribuite una fetta su ogni piatto da dessert; guarnite con la composta di ribes ancora tiepida e servite in tavola. http://cucina.corriere.it/

22 dic 2010

Cosa mangerà Babbo Natale quando visiterà le nostre case?


Negli Stati Uniti si lascia per tradizione un boccone per il portatore di doni, che ha bisogno di rifocillarsi durante il suo lavoro natalizio.
I bambini mettono fuori un piatto di biscotti e un bicchiere di latte talvolta anche una carota per la renna. Con grande gioia, la mattina dopo scoprono che i dolci sono stati divorati, il latte è stato bevuto,la carota rosicchiata, e spesso trovano anche un gentile ringraziamento da parte del portatore del dono.
Questa usanza trova i suoi precedenti storici e il suo corrispettivo in tutto il mondo. L'origine trova le sue radici nelle credenze dell'Europa dell'Est e della Scandinavia, in cui si crede che gli spiriti dei defunti tornino a visitare le loro case la vigilia di Natale, dove trovano un posto a tavola apparecchiato per loro e, in alcune regioni,anche un bagno o un letto che li aspetta. A volte si lasciano anche delle offerte per la Sacra Famiglia. Sulle montagne austriache era tradizione lasciare il latte per Gesù Bambino e per Maria durante la messa di mezzanotte, mentre in Bretagna il cibo era lasciato all'aperto per la Vergine. Su molte tavole irlandesi venivano lasciate una pagnotta di pane, un bricco di latte e una candela accesa, nel caso la Sacra Famiglia si trovasse a venire durante la notte. Oggi i bambini dei paesi dell' America Latina, che hanno nei Tre Re i loro portatori di doni, lasciano del fieno per i cammelli alla vigilia dell'Epifania; a Puerto Rico i bambini raccolgono dell' erba fresca, la arrotolano a forma di palla, la addobbano con una trina e la lasciano sotto il letto per gli stanchi animali.
Nella Cuba pre-comunista i bambini lasciavano tabacco, erba, e chicchi di caffè per i Tre Saggi e i loro cammelli. In Inghilterra Father Christmas può trovare un mince pie e un sorso di brandy. A Cumberland, Degli anni '50, nelle case si lasciavano al portatore di doni un bicchierino di sherry, una sigaretta e mezza corona. I bambini della Siria e del Libano lasciano acqua e frumento per il mulo e il cammello. In Danimarca il folletto della casa, o nisse, deve avere il suo piattino di porridge di riso alla vigilia di Natale per evitare che le cose vadano male. La temperatura australiana durante la stagione natalizia richiede una birra fresca per Babbo Natale, e un secchio di acqua per i bianchi canguri che trascinano la slitta.
In Tirolo, il cavallo di San Nicola trova del fieno, mentre al santo viene lasciato un bicchiere di schnaps. Nei paesi protestanti della Germania, il Weihnachtsmann trova di solito un po' di Gliihwein, del pan di zennzero, o degli stollen. http://www.ilpaesedeibambinichesorridono.it

Pacchettini di Panettone (da usare come senaposto)

Pacchettini di Panettone (da usare come senaposto)
Ingredienti per 6 persone:
1 panettone, 
6 sacchettini trasparenti per alimenti, 
6 nastrini di raso in vari colori, 
6 bigliettini


Preparazione:
Ricavate dal panettone 6 belle fette dal taglio classico. Inserite ogni fetta in un sacchettino, chiudetelo con un nastrino di velluto e aggiungete un biglietto col nome del commensale.

21 dic 2010

Albero di Natale goloso

image

Pandolce genovese

Albero di Natale cioccolatoso

Albero di Natale cioccolatoso

Ingredienti:

1 Pandoro

100 gr. di cioccolato fondente

50 gr. di burro

Zucchero a velo

Confettini colorati

Preparazione:

Tagliate il pandoro in fette orizzontali per ottenere tante fette a forma di stella.

Disponte le fette una sull'altra partendo dal basso, sfasandole in modo da far uscire tutte le "punte delle stelle".

Sciogliete a bagnomaria il cioccolato fondente con il burro.

Quando sarà fuso, versatelo sul pandoro dalla forma d'albero in modo che coli poi su tutte le fette.

Fate solidificare un po' il cioccolato e cospargete l'albero di zucchero a velo;

decorate infine con i confetti colorati o con delle candele, che potrete anche accendere prima di portare in tavola.
http://www.alcioccolato.com

Natale 2010 a Disneyland Paris

Albero di Natale di bottiglie in Israele

Christmas Tree Lighting 2010 at Rockefeller Center

20 dic 2010

Le Zampogne e il Natale

La fragranza dei dolci al miele e alle mandorle, il candore atteso della neve e le armonie penetranti delle zampogne: in Molise il suono del Natale è soprattutto quello dell'antico strumento che accompagnava i pastori nei loro spostamenti la cui tradizione è viva da secoli - tutto l'anno - a Scapoli (www.comunescapoli.is.it), paesino di nemmeno mille abitanti che si erge su uno sperone roccioso a ridosso delle Mainarde.

Angolo nascosto del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise (www.parcoabruzzo.it), il piccolo centro della provincia isernina (www.iserniaturismo.it) vanta una fama internazionale come patria delle zampogne: è uno dei pochi in Italia in cui ancora opera un numero ristretto di artigiani che mantengono in vita la tradizione e la fabbricazione dello strumento tramandandone le tecniche di costruzione alle generazioni future. Chi a luglio ha perso il mega raduno del Festival Internazionale della Zampogna - con suonatori di zampogne e cornamuse da tutto il mondo - e non vuole aspettare un altro anno, il periodo di Natale è più che mai indicato per una visita al borgo dove le nenie che preannunciano l'avvento del Messia aggiungono quel pizzico di fascino in più a una vacanza in una località di montagna di per sé affascinante.

Forse già conosciute da Sanniti e Romani, le zampogne compaiono per la prima volta negli scritti del biografo latino Svetonio della Roma imperiale. Prove storiche non ce ne sono, ma secondo una suggestiva leggenda già nel 55 a.C. Giulio Cesare, impegnato nella conquista della regione britannica, riuscì a sconfiggere i nemici grazie al suono stridulo dello strumento. Legato alla tradizione pastorizia, l'artigianato della zampogna è oggi raro e prezioso, soprattutto frutto di una ricca tradizione culturale. Ne sono consapevoli gli artigiani scapolesi, custodi dei segreti dello strumento: i materiali (legno di ulivo o di ciliegio, pelle di pecora o di capra e la canna) e le antiche tecniche.

Unico al mondo, merita una visita il Museo della Zampogna, aperto tutto l'anno, caratteristico in primis per il recupero architettonico della struttura, ospitata da palazzo Mancini che dall'alto domina tutto il paese con un panorama di monti che lascia senza parole. Dalla piazza del paese vi si arriva a piedi seguendo il cammino di ronda, una passeggiata panoramica lungo il perimetro della fortificazione longobarda che descrive il centro storico e dalla quale poter godere di una visuale d'eccezione sulla vallata del Volturno. Nei tre piani dell'edificio è possibile ammirare zampogne provenienti da ogni parte del mondo e prodotte in varie epoche accanto ad altri rari strumenti a fiato e a una vasta documentazione iconografica e letteraria. Tante anche le foto e peculiari la riproduzione di un'antica bottega artigiana e la cineteca dove poter guardare video sullo strumento e ascoltarne le melodie. Nel museo c'è inoltre una sala insonorizzata per l'accordatura delle zampogne che deve avvenire in assenza di eco.

Oltre al museo e al cammino di ronda tutto il vecchio nucleo del borgo, di impianto medievale, è interessante per visitatori e turisti, a cominciare dal Palazzo Marchesale dei Battiloro, con mura a strapiombo sulla roccia che costituiva le fondamenta del castello di Scapoli. Ricostruita dopo la seconda guerra mondiale, la chiesa di San Giorgio Martire reca ancora un portale laterale con rilievi e un'antica iscrizione. In località San Giovanni, a pochi metri dall'omonima cappella è possibile scorgere l'antica fonte dove fino agli anni '70 le giovani scapolesi facevano la fila con le tine per prendere l'acqua. Dove invece un tempo sorgeva la chiesa di Sant'Antonio, rasa al suolo negli anni '60, ora si erge il monumento dello Zampognaro, realizzato nel 1980.

Al tuffo nel folklore e nelle tradizioni d'altri tempi si può aggiungere una pausa culinaria niente male con le tante specialità della cucina molisana: al top insaccati e prodotti caseari ma non solo. Da assaggiare le zucchine alla Scapolese, piatto tipico legato alla raccolta delle olive e al Natale, e i tipici ravioli scapolesi (se piacciono, mettere in agenda la tradizionale "raviolata" di Carnevale).http://www.ansa.it/

La storia del Christmas pudding

Storicamente il pudding era un semplice piatto di frumento cotto nel latte, ma già nel Medioevo si arricchì con brodo di manzo, farina d’avena, uova, frutta secca, noce moscata e zenzero.


Alcune modifiche alla ricetta vennero fatte all’epoca di Elisabetta I (1533-1603), ma l’attuale versione del plum pudding risale alla fine del Seicento. Nel XIX secolo venne aggiunta un’altra variante e le prugne secche furono sostituite da uva sultanina e frutta candita.

Il dolce raggiunse il suo apice di successo in epoca vittoriana, quando aveva una forma perfettamente sferica. Ecco la ricetta per un vero Christmas pudding: mescolate in una larga terrina 450 grammi di mollica di pane bianco, un cucchiaino di zenzero e spezie miste, 2 cucchiaini di sale, 225 grammi di strutto, 250 grammi di zucchero di canna, 110 grammi di frutta candita a pezzetti, 450 grammi di uva passa e sultanina, 85 grammi di carote grattugiate. A parte mescolate 3 cucchiai di brandy, due di latte e 110 grammi di melassa; poi aggiungete il tutto agli altri ingredienti e amalgamate. Lasciate riposare per un’ora. Quindi travasate il composto in un recipiente di ceramica bianca ben imburrato, coperto con carta oleata, e avvolgete il tutto (compreso il recipiente) in un panno o nella carta trasparente e cuocete a bagnomaria.

Per un pudding piccolo ci vogliono 5 ore, per uno medio 7 e per uno grande 9 ore. A cottura ultimata, lasciate raffreddare e mettete il pudding in un luogo fresco il più a lungo possibile per consentire la giusta maturazione del dolce. Poi, quando sarà servito, cambiate la carta oleata e cuocetelo ancora a bagnomaria per 2 o 3 ore. Generalmente il Christmas pudding si accompagna con il rhum o il brandy butter, una salsa a base di burro, zucchero, noce moscata e cannella, con rhum o brandy.http://www.ansa.it/

La storia del Panettone

Famoso in tutto il mondo, il panettone è nato a Milano nel Duecento come pane arricchito di lievito, miele e uva secca.

Nel ‘600 aveva la forma di una focaccia, fatta di farina di grano e chicchi d’uva, mentre nell’800 era una specie di pane di farina di grano arricchito con uova, zucchero e uva passa.

Molte sono le storie e le leggende legate alla vita del panettone, ma due sembrano le più attendibili: la prima è ambientata a fine ‘400 e narra di Ugo, figlio del condottiero Giacometto degli Atellani, che si innamora della giovane Adalgisa. Per stare accanto all’amata s’improvvisa pasticcere come il padre di lei, tale Toni, e crea un pane ricco, fatto con farina, lievito, burro, uova, zucchero, cedro e aranci canditi.

Ludovico il Moro e la moglie, la duchessa Beatrice, vista la grande passione del giovane, convincono Giacometto degli Atellani a far sposare il figlio con la popolana. Il dolce, frutto di tale amore, diventa subito un successo senza precedenti e la gente viene da ogni contrada per comprare e gustare il “Pan del Toni”, il panettone.

La seconda leggenda narra che per la vigilia di Natale, alla corte del duca Ludovico il Moro, era stata predisposta la preparazione di un nuovo dolce a forma di cupola. Purtroppo durante la cottura il pane che contiene acini d’uva si brucia; il cuoco, disperato, viene soccorso da uno sguattero di nome Toni, che gli consiglia di servire ugualmente il dolce, giustificandolo come una specialità con la crosta. Quando la strana ricetta viene presentata agli invitati si leva dalla tavolata un coro di lodi: nasce così il “Pan del Toni”.

Uno degli artefici del panettone moderno è il pasticcere Paolo Biffi, che preparò un enorme dolce per Pio IX e glielo spedì con una carrozza nel 1847. La creazione dell’attuale confezione del panettone è databile alla prima metà del ‘900, quando l’imprenditore Angelo Motta propose la forma di cupolone e il “pirottino” di carta da forno per celebrare la crescita e l’importanza del preparato del dolce.http://www.ansa.it

PRESEPE VIVENTE DEL PARCO NAZIONALE DEL GRAN SASSO

Il 26 dicembre alle ore 18.30 si svolgerà la rappresentazione del
PRESEPE VIVENTE a CERQUETO di Fano Adriano, in provincia di Teramo
in un costone di montagna, ricoperto di querce, lecci, cerri, ginepri e ginestre.
 
Un avvenimento ormai classico nella nostra zona, alla sua 44a edizione.
Espressione di una religiosità popolare particolarmente sentita, la sacra rappresentazione di Cerqueto è unica nella sua formula, almeno nella provincia, molto vicina ad una vera e propria performance teatrale. Costruita su strutture bibliche sia del vecchio che del nuovo testamento, la rievocazione, dà il giusto risalto all’aspetto sacro del Presepe e lascia ampio spazio anche allo spettacolo nel senso più completo. I vari segmenti che compongono la rappresentazione sono commentati da un’apposita colonna sonora e accompagnati da un’illuminazione moderna, di notevole impatto. Il Bambinello sarà Davide, ultimo nato del paese, sua madre Erica Di Matteo sarà la Madonna e Francesco Pisciaroli sarà San Giuseppe. La voce narrante è di Carlo Orsini.
Ad interpretare la natività per il presepe di Cerqueto quest’anno è stato il noto artista aquilano Augusto Pelliccione con questo notevole dipinto ad olio. Si rinsalda così il connubio tra l’arte e la manifestazione e si arricchisce la raccolta, custodita nel nostro museo, di opere di artisti famosi tra cui Italo Rodomonti, Silvio Mastrodascio, Annunziata Scipione, Walter Borgognoni, Alteo Tarantelli, Marco Pace, Silvio Cortellini e Marino Melarangelo. http://www.informazione.it

19 dic 2010

Capodanno 2011 a Verona con i Sonohra

I Sonohra in concerto a Verona a Capodanno 2011!
Luca e Diego dal vivo nelle loro città di origine venerdì 31 dicembre gratis a partire dalle ore 22.30 in Piazza Brà a Verona. Ottima occasione per vedere il gruppo live in quel di Verona! Prima di questo bell’evento i fratelli veronesi hanno partecipato ieri anche alla maratona televisiva RAI di Telethon, dove si esibiranno con il nuovo singolo “There’s A Place For Us” esattamente sabato 18 dicembre. Quindi da non perderli in una delle piazze più belle della città scaligera e siamo sicuri che daranno il meglio essendo questa la loro “patria”.http://www.concertionline.com

18 dic 2010

Le tradizioni europee a Natale

Oggi le singole cucine del vecchio continente tendono a recuperare gli antichi sapori e le migliori materie prime e a unirli a nuovi gusti, spesso a nuovi ingredienti e a cibi provenienti da altri Paesi, esotici.
Non si può però prescindere dalla storia e dalle tradizioni, che rispecchiano la cucina di ogni singolo Paese, per raccontare le feste di Natale a tavola in Europa, dai Paesi scandinavi alla Germania, dall’Austria alla Russia, dalla Francia alla Spagna. In Svezia (www.visitsweden.com) i grandi preparativi vengono riservati allo smörgåsbord, la cena della vigilia che comincia con antipasti a base di aringhe marinate, salmone, polpettine, gratin di patate e acciughe (Janssons frestelse) e l’immancabile maiale che è presente in tavola anche il giorno di Natale: prosciutto cotto al forno, piede di porco in gelatina e salsicce in grande quantità.

Secondo una tradizione che dura dal Medioevo si passa poi al lutfisk, baccalà macerato per una settimana in acqua e soda e condito con panna, besciamella o burro fuso. Tutte le portate, anche quelle del pranzo natalizio, sono accompagnate dal vörtbröd, pane dolce preparato con mosto di malto. La cena termina con i pepparkakor, biscottini speziati con zenzero, cannella, cardamomo e chiodi di garofano, a forma di cuore, abete o maialino; e il dessert tradizionale, un budino di riso con latte e cannella, che nasconde secondo un’antica usanza una mandorla portafortuna. E’ lo stesso dessert che chiude il pranzo di Natale in Norvegia (www.visitnorway.it), dove le portate principali sono a base di pinnekjøtt, agnello affumicato e stufato. Anche qui c’è l’abitudine di mangiare carne di maiale, soprattutto salsicce e prosciutto marinato e bollito con salsa di mirtilli rossi, e il classico baccalà.

Tra i dolci spiccano i biscotti alla melassa, alla panna e all’avena, le cialde e il kransekake, formato da ciambelle sovrapposte di panpepato con mandorle e glassa. Il prosciutto è presente anche sulle tavole della Finlandia (www.visitfinland.com): in questo caso però è arrosto e si accompagna a diversi piatti di pesce. Qui il pranzo di Natale prevede tortine di funghi, porri ed erbe aromatiche, patate e salmone marinato con salsa di barbabietole. Come dessert vengono serviti i ginger snap, croccantini allo zenzero con una crema alle fragole. Come in Svezia anche in Danimarca (www.visitdenmark.com) il pasto più importante è la cena del 24 dicembre, quando tutta la famiglia si ritrova ad assaporare oca o anatra farcita con mele e prugne snocciolate oppure l’arrosto di maiale cucinato con dadini di pancetta croccanti.

Tra i contorni abituali ci sono il cavolo rosso in agrodolce e le patate caramellate. Il pranzo di Natale, invece, è un semplice buffet freddo con gli avanzi del cenone, gli smørrebrød, tartine di pane imburrato ricoperte di carne, salmone e verdure e una crema di riso e latte (julegrød), che ormai è diventato un tradizionale dessert con una mandorla portafortuna, riso, panna montata, vaniglia e sciroppo caldo. Nelle tavole danesi non mancano mai i biscotti di marzapane, i kleiner, frittelle di farina, burro, uova e limone, gli œbleskiver, frittelle coperte di zucchero o marmellata, i brune kager, pane di zenzero coperto di noci tritate, i pebernødder, biscottini con cannella, zenzero e noce moscata. La Danimarca è il Paese della birra e a Natale si produce la Julbryg con una gradazione alcolica tra i quattro e i sei gradi, ma nel periodo delle feste si prepara soprattutto il gløgg, un vin brulé con acquavite, uva sultanina, mandorle, zenzero e chiodi di garofano.

E’ servito bollente ed è indispensabile per riscaldarsi dal gelo invernale. A tavola, in Inghilterra (www.visitbritain.com/), non mancano mai l’oca e il tacchino arrosto, ripieni di cipolle, mele e i classici cavolini di Bruxelles e le patate arrosto con le salse. Il pranzo di Natale termina poi con mele al forno con zucchero a velo, il tradizionale Christmas pudding, storico e antico budino, e i mince pies, dolcetti rotondi a base di mele, uva sultanina, marmellata di albicocche, strutto e succo di limone, che si degustano con il vino dolce. In Scozia (www.visitbritain.com/it) il tradizionale pranzo di Natale prevede brodo di pollo con verdure e salmone come antipasto, tacchino arrosto con cipolla e salvia, salsicce con patate arrosto, carote e cavoli di Bruxelles.

Per dessert sono immancabili il pudding di Natale e una crema a base di whisky. In Francia (it.franceguide.com) il pranzo di Natale, che si chiama reveillon, il risveglio, varia da regione a regione e prevede ostriche, salsicce, prosciutto al forno, pollo arrosto e dolci decorati con figure di zucchero che ricordano Gesù Bambino. Il cenone più ricco si prepara in Provenza, dove la tradizione vuole che vengano preparati sette piatti di magro, a base di verdura e pesce, e 13 dessert, il numero dei commensali dell’Ultima Cena secondo la tradizione cattolica. Tra questi ci sono i Calissons d’Aix, biscotti ricoperti di glassa con mandorle e scorze di melone e arance candite, e i “quattro mendicanti”: mandorle, noci, nocciole e frutta secca, simbolo dei quattro ordini monastici.

In Spagna (www.spain.info/it) il pasto principale a cui dedicare tutte le energie è il cenone della vigilia, quando si assaporano tacchino o cappone. La farcitura di questi piatti varia a seconda della regione in cui ci si trova: in Galizia si usano le castagne, nelle Asturie le mele e in Catalogna l’uva passa, le prugne e i pinoli. Ma in ogni menu natalizio ci sono anche l’arrosto di maiale, possibilmente il maialino da latte, morbido e croccante, il capretto e il pesce al forno con contorni di patate, cavolo rosso e carciofi. Ultimamente si usa abbinare il pesce al salmone affumicato e soprattutto ai frutti di mare cucinati in tanti modi diversi. La cena termina con i polverones, dolci di pasta frolla con mandorle, anice e cannella, torrone alle mandorle – il più famoso è quello di Jijona con miele, noci tritate e cannella - e l’immancabile spumante spagnolo, il cava, o un bicchiere di buon sherry, il Jerez Manzanilla.

Per il cenone in Germania (www.germany-tourism.de), che deve finire rigorosamente prima di mezzanotte. si prepara un piatto di brodo di carne o pesce, semplice e leggero. Dopo la messa e la Krippenspiel, la rappresentazione della nascita di Gesù da parte dei bambini, si fa ancora un piccolo e veloce spuntino ma la vera festa comincia a mezzogiorno del 25 con un ricco menu a base di oca o anatra arrosto, accompagnate da un passato speziato di mele. Sono i dolci i veri protagonisti delle feste tedesche e tra tutti quelli più famosi sono il Lebkuchen, torta speziata al miele, e lo Stollen, originale di Dresda, un panetto a base di mandorle, frutta secca, canditi, uva sultanina e zucchero, la cui forma ricorda Gesù Bambino avvolto nelle fasce.

A differenza della Germania in Austria (www.vacanzeinaustria.com) si festeggia soprattutto la sera del 24 dicembre con una cena di magro. Nel menu sono d’obbligo la carpa fritta, specialità di Vienna, e una semplice zuppa come si usa nelle vallate alpine. Il pranzo del 25 dicembre, invece, è basato soprattutto su anatra e oca cotte al forno. Immancabili sono i dolci, alcuni dei quali vengono persino appesi sull’albero di Natale: biscotti alla cannella, alla vaniglia, al cocco, al cioccolato e alle mandorle, meringhe e montagne di frutta secca. Buonissimo è il Kletzenbrot, una specie di plumcake a base di frutta secca, tipico delle Alpi tirolesi.http://www.ansa.it

I Saturnali per il solstizio d'inverno

I Saturnali sono un ciclo di festività della religione romana, dedicate all'insediamento nel tempio del dio Saturno e alla mitica età dell'oro; si svolgevano dal 17 al 23 dicembre (periodo fissato in epoca imperiale da Domiziano).

I saturnali avevano inizio con grandi banchetti, sacrifici, in un crescendo che poteva anche assumere talvolta caratteri orgiastici; i partecipanti usavano scambiarsi l'augurio io Saturnalia, accompagnato da piccoli doni simbolici, detti strenne.

Durante questi festeggiamenti era sovvertito l'ordine sociale: gli schiavi potevano considerarsi temporaneamente degli uomini liberi, e come questi potevano comportarsi; veniva eletto, tramite estrazione a sorte, un princeps -una sorta di caricatura della classe nobile- a cui veniva assegnato ogni potere. In realtà la connotazione religiosa della festa prevaleva su quella sociale e di "classe". Il "princeps" era in genere vestito con una buffa maschera e colori sgargianti tra i quali spiccava il rosso (colore degli dèi). Era la personificazione di una divinità infera, da identificare di volta in volta con Saturno o Plutone, preposta alla custodia delle anime dei defunti, ma anche protettrice delle campagne e dei raccolti.

In epoca romana si credeva che tali divinità, uscite dalle profondità del suolo, vagassero in corteo per tutto il periodo invernale, quando cioè la terra riposava ed era incolta a causa delle condizioni atmosferiche. Dovevano quindi essere placate con l'offerta di doni e di feste in loro onore nonché indotte a ritornare nell'aldilà, dove avrebbero favorito i raccolti della stagione estiva.

Si trattava insomma di una sorta di lunga "sfilata di carnevale" (perché a tale festa sono riconducibili i saturnalia e tutti i riti agrari successivi).

L'equivalente greco del dio romano Saturno era Cronos. Esisteva una variante al mito che vedeva in Saturno il dio di una mitica Età dell'Oro. Scacciato da Giove si diceva avesse spostato il suo regno in un luogo che, Greci prima e Romani poi, chiamavano "Isole Beate".
http://it.wikipedia.org

Da sempre il Natale si festeggia a tavola e quest’usanza sembra avere radici antichissime che risalgono addirittura all’epoca romana, quando si celebravano i Saturnali, feste in onore di Saturno, divinità dell’agricoltura e dell’abbondanza, per il solstizio d’inverno. All’epoca si preparavano grandi banchetti e si placava il dio Saturno che vagava per tutto l’inverno, quando cioè la terra riposava ed era incolta a causa delle condizioni atmosferiche, offrendogli del cibo affinché tornasse nell’aldilà. Oggi la tradizione vuole che alla vigilia e per il giorno di Natale si prepari una tavola imbandita a festa con il servizio buono di piatti, di posate e di cristalli, con la luce delle candele e con le migliori ricette tramandate di madre in figlia, diverse in ogni regione, in ogni città, persino in ogni vallata.http://www.ansa.it

Un albero di Natale da 11 milioni di dollari

Abu Dhabi si concede un Natale ricco, anzi ricchissimo, a cominciare dall'albero: con 11 milioni di dollari di decorazioni per un abete alto 13 metri si aggiudica il primato dell'albero più ricco del mondo. Lo spettacolare abete è collocato nella hall dell'Emirates Palace, un hotel di lusso da ben sette stelle.

"Penso sia un record'', ha detto durante la cerimonia di inaugurazione il direttore dell'hotel Hans Olbertz precisando di avere intenzione di contattare il comitato che presiede il Guinness dei primati per avere il certificato. L'abete, in effetti, non è decorato con le solite palline colorate ma fungono da sfere extra lusso, 181 tra diamanti, perle, smeraldi, zaffiri e altre pietre preziose.
Questo è il terzo anno che il lussuoso albergo celebra il Natale con la presenza di un albero ma ''quest'anno volevamo fare qualcosa di diverso''.

Nessuna preoccupazione che i musulmani possano risentirsi: ''Questo è un paese molto liberale'', ha commentato il direttore. L'Emirates Palace non è nuovo a iniziative originali: a febbraio aveva lanciato la proposta di un pacchetto per un soggiorno di una settimana a 1 milione di dollari inclusi maggiordomo, macchina di lusso con autista e aereo privato. Lo scorso maggio, l'hotel aveva installato un "distributore d'oro", ossia un apparecchio che permetteva di acquistare lingotti d'oro seduta stante. Con questo albero da Guinness si prepara un Natale degno di Paperon de' Paperoni.
http://www.tgcom.mediaset.it

17 dic 2010

Minestra di cardi....Natale in Abruzzo

Minestra di cardi

1kg e 500gr di Cardi,
2 Uova,
3 Cucchiai Olio D'oliva,
2 Spicchi Aglio,
20 Gr Burro,
1 Limone e 1/2,
4 Fette Pane Casereccio,
Sale,
Pepe

Pulite i cardi eliminando le foglie esterne, dure e filamentose, quindi riducete i gambi teneri a tocchetti lunghi 8-10 cm. Staccate la peluria presente sulla superficie dei gambi, raschiandoli con la lama affilata di un coltello. Man mano che pulite i pezzi di cardo, metteteli a bagno in una terrina colma d'acqua acidulata con il succo di un limone, per evitare che anneriscano. Pulite rapidamente anche il cuore del cardo, togliendo la parte legnosa che lo ricopre, tagliatelo a pezzetti e mettete anch'essi nella terrina. In una grossa pentola portate ad ebollizione abbondante acqua salata e acidulata col succo di mezzo limone, quindi tuffatevi i cardi. Lasciate riprendere il bollore, coprite il recipiente con un coperchio e fate cuocere per 30 minuti a calore moderato, dopodichè scolate i cardi e sgocciolateli bene. Fate soffriggere l'aglio in un tegame con l'olio e il burro caldi, per 3-4 minuti a fuoco vivo, poi eliminatelo e mettete nel recipiente i cardi. Lasciateli insaporire per alcuni minuti, mescolando con un cucchiaio di legno, quindi bagnateli con tre bicchieri d'acqua calda e salateli. Portate ad ebollizione, unite le due uova sbattute a parte con sale e pepe, mescolate e lasciate rapprendere a fuoco dolce. Nel frattempo, tagliate a dadini il pane e fatelo abbrustolire nel forno. Distribuite i crostini ottenuti sul fondo di una zuppiera, versatevi sopra la zuppa fumante e servite.

http://www.ricettepercucinare.com

Pagnottelle di Natale dell’Argentario...Natale in Toscana

Pagnottelle dell’Argentario



Ingredienti:
1 kg di farina,
1 kg di fichi secchi,
1 kg di mandorle sbucciate,
400 gr di uva passa,
1/2 kg di noci,
1/2 kg di nocciole,
100 gr di pinoli,
buccia d'arancia tagliata a dadini,
100gr di marmellata,
aroma di cannella,
50 gr di lievito di birra.

Preparazione:
Tagliate a pezzetti i fichi secchi, fare a dadini la buccia d'arancia.
Esecuzione: Stemperare il lievito di birra in acqua tiepida ed impastarvi metà della farina formando così un panetto, o praticargli un taglio a croce e lasciarlo lievitare in un luogo tiepido coprendolo con un panno. Quando il panetto avrà raggiunto il doppio del suo volume porlo in una grossa terrina, lavorare la pasta molto bene aggiungendo via via tutti gli Ingredienti e la rimanente farina. Quando il tutto è amalgamato dare all'impasto la forma di una grossa pagnotta indi cuocere nel forno caldo a 180°.
http://monteargentariogrosseto.blogspot.com

Cosa si mangia a Natale in Italia?

In Trentino-Alto Adige, terra di frontiera, la cucina è mitteleuropea ma con grandi influenze venete e del resto d’Italia.
I giorni dei banchetti natalizi si chiamano Grossfleitschtage, i giorni della macellazione, dedicati al piacere e all’istinto della gola, ma per prepararsi al grande pranzo è necessario almeno un giorno di digiuno. La vigilia dunque è virtuosa ma a Natale ci si può sbizzarrire tra una montagna di krapfen a base di farina di castagne e semi di papavero e di canederli bianchi con il brodo di manzo o con la zuppa e salsicce. Il pranzo prevede soprattutto carne di maiale, secondo la tradizione, affumicata e fresca, e i grandi arrosti misti con le patate.

E’ un giorno di lusso il Natale, come dimostra anche la pasticceria che abbonda, trionfante, sulle tavole altoatesine: cornetti ai pinoli, pasticcini all’anice, stelle alla cannella, gli zelten, panforte con frutta secca e candita, e il dolce natalizio per eccellenza, il weihnachtsstollen, con frutta candita e rum. Il pane fatto in casa è il cibo più consumato: sulla mensa altoatesina compaiono insieme allo speck profumato e al burro, il pane di segale e quello di grano saraceno, il pane d’orzo e quello profumato ai sei cereali. La cucina del Friuli-Venezia-Giulia, semplice e antichissima, si svolge tutta intorno al fogolàr, al caminetto, dove la cottura dei cibi è lenta e profumata dal legno e dalle erbe di montagna. Fagioli, polenta e rape sono alla base dei piatti friulani, modesti e per lo più cotti alla brace, che coprono un mosaico di sapori e di influenze diverse. Eccelle su tutti, però, il delizioso e profumato prosciutto San Daniele.

In Veneto ogni zona e ogni città hanno un proprio pranzo di Natale: a Burano il grasso dei cefali vieni usato per condire la minestra di riso e fagioli che si mangia alla vigilia; a Verona, oltre al classico pandoro, si impasta il Nadalin, dolce soffice e leggero a forma di stella; nel trevigiano, infine, compare sulla tavola l’oca arrosto con mele e castagne. Carne di maiale, in affettato e fritta, pasta – tajarin - con i tartufi, cappone e bagna cauda, formaggi e fritture dolci dominano le tavole in Piemonte, mentre in Lombardia il panettone, il Pan di Toni, trionfa su ogni tavola insieme ai tortellini, al cappone e alla mostarda di Mantova che accompagna i bolliti.

La cucina della Liguria mette in tavola la carne del tacchino e i ravioli – soprattutto a santo Stefano – o i maccheroni di Natale, penne lisce in brodo di cappone con trippa e luganega. I tortellini in Emilia e i cappelletti in Romagna sono un classico della tradizione natalizia, mentre a Parma, “città sensuale e fantastica”, come la descrisse Guido Piovene, per la vigilia si preparano i tortelli alle castagne, la manica di frate - pasta imbottita – e il merluzzo fritto con pinoli e uvetta.

In Toscana c’è di tutto: le pagnottelle dell’Argentario, in Maremma, fatte di pasta di pane con fichi secchi, uvetta, pinoli, noci e mandorle, e consumate con il Vin Santo. Il panforte di Siena, ricco di mandorle e canditi, è un dolce tradizionale che si è diffuso in tutta Italia e che risale a un’antichissima ricetta legata alla santa notte.

La ricca e varia cucina delle Marche propone per le feste il cappone in galera, una specie di paella a base di pesce che i marinai cucinavano a bordo il giorno di Natale illudendosi che fosse cappone. La tradizione è rimasta, oggi rivisitata con deliziosi molluschi. E’ molto elaborata ma è gustosissima per il Natale in famiglia la zuppa di cardi, tipica dell’Abruzzo, piatto antico e semplice che viene servito con il vino rosè doc abruzzese Cerasuolo: è a base di carne di vitello macinata, parmigiano, fegatini di pollo, cardi, uova, burro e brodo di pollo. Il menu nel Lazio è decisamente poco leggero, come dimostrano il capitone tipico della tavola romana e l’anguilla marinata o l’aringa affumicata degli antipasti proposti a Rieti e nella sua provincia. Qui si mangiano anche gli spaghetti alle alici e un grande piatto di fritto, composto da filetti di baccalà, broccoli e mele.

In tavola, da queste parti, c’è un tripudio di baccalà in agrodolce, anguilla arrosto e dolci per lo più ripieni di panna e crema. Anche in Puglia è tutto un trionfo di pesce - specie frutti di mare crudi, in particolare ostriche -, di spaghetti al sugo di grongo, di capitone alla brace e di baccalà sott’aceto. Qui, nei banchetti natalizi, non mancano mai la verdura cruda e fresca, le mandorle tostate, le noci e i fichi secchi, i taralli, le paste, i mostaccioli, le cartellate, dolci al miele, oltre all’immancabile pasta con cime di rapa.

L’anguilla in umido e alla brace è un classico anche tra le specialità natalizie in Sicilia, piatti anticipati dagli arancini di riso, dove il banchetto è un rito, una cerimonia, la cui preparazione dura intere giornate e occupa tante mani. In Campania il Natale vede in tavola capitone fritto, struffoli, coviglie al caffè e l’insalata di rinforzo, soprattutto di scarola imbottita, e il vitello ai capperi, presente in tutto il Sud. Nella cucina della Sardegna anche a Natale trionfa sempre il pane in infinite versioni. Tutti conoscono il pane carasau o carta musica, ma le varietà sono tantissime: la cozzala ai ciccioli di maiale, la sfoglia pistoccu dell’Ogliastra, il pane dolce alla ricotta di Cagliari e le focacce di Baunei. Il Natale di Cagliari unisce i piatti di pesce, soprattutto l’anguilla, a quelli di carne come il porceddu e l’agnello al limone o al finocchietto. Ma c’è anche la gallina ruspante ripiena di uva passa, uova, noci, cannella, zafferano e pangrattato.

Accanto ai dolci ci sono anche i formaggi, come in Barbagia, regno dei ravioli ripieni di formaggio, appunto, patate lesse, menta ed erba selvatica. Qui il maialino, piatto tipico sardo, viene arrostito sul fuoco a legna di leccio e ginepro o cotto allo spiedo e bagnato con l’acquavite. Gli uomini agli spiedi e le donne ai fornelli, secondo tradizione, e tutti insieme a tavola con sette portate - nott’e is sette cenas - a onorare il Natale.

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Ricette di Natale Abruzzo: Timballo di scrippelle, Tacchino alla canzanese, Minestra di cardi, Zuppa imperiale, Lu rintrocilio, Tacchinella in brodo, Calcionetti fritti, Ferratelle, Parrozzo.

Ricette di Natale Basilicata: Minestra di scarole, verze e cardi, Baccalà lesso con peperoni cruschi, Strascinari al ragù di carne mista, Calzoncelli.

Ricette di Natale Calabria: Pesce spada alla ghiotta, Macco, Spaghetti ccu niuro ri sicci, Tiella, Pignoccata al miele, Pitta 'mpigliata, Calcionetti fritti, Ferratelle, Scrippell.

Ricette di Natale Campania: Insalata di rinforzo, Minestra maritata, Capitone al forno, Broccoli alla monachina, Scarole imbottite, Baccalà fritto, Pizzette di acciughe e di baccalà, Pastiera, Struffoli, Paste reali, paste di mandorla, Roccocò, Mustaccioli, Raffioli.

Ricette di Natale Emilia Romagna: Cappelletti/tortellini in brodo, Bollito misto, Pan speziale, Spongata.

Ricette di Natale Friuli Venezia Giulia: Brovada e muset con polenta, Trippa con sugo e formaggio, Cappone, Gubana, Presnitz.

Ricette di Natale Lazio: Fritti misti di verdure, Pasta e broccoli in brodo d'arzilla, Spaghetti cacio e pepe, Pasta al tonno, Capitone marinato, Cappelletti in brodo di cappone, Gallina ripiena, Nociata, Pangiallo.

Ricette di Natale Liguria: Natalini in brodo, Tacchina arrosto, Cappone lesso, Fritti nell’ostia, Scorzonera e radici fritte o in insalata, Sanguinaccio, Latte dolce fritto.

Ricette di Natale Lombardia: Tortelli di zucca, Tacchina ripiena, Casoncelli, Panettone.

Ricette di Natale Marche: Stoccafisso all'anconetana, Vincisgrassi, Fritto all’ascolana, Oca in porchetta, Cappelletti in brodo di cappone o di gallina, Carne lessata nel brodo e/o fritto misto di carne, Fristingo, frustingo, frostengo, pistingo, bostrengo, Miacetto, Pizza de Nata’.

Ricette di Natale Molise: Zuppa di cardi, Pizza di Franz in brodo caldo, Baccalà arracanato, Calciuni.

Ricette di Natale Piemonte: Vitello tonnato, Agnolotti gobbi astigiani-albesi ai tre arrosti, Gran bollito misto, Torrone d'Alba.

Ricette di Natale Puglia: Fritti, Vermicidde con sugo di pesce, Capitone in umido, Capitone arrosto, Orecchiette, Sciusciello, Agnello, tacchino, o capretto allo spiedo, Cappone al forno, Cartellate.

Ricette di Natale Sardegna: Salsiccia, pecorino e olive a schibeci, Culurgiones de casu, Ricotta con miele, Seadas al miele.

Ricette di Natale Sicilia: Sfincione, Pasta con le sarde, Agglassato, Buccellati di Enna, Mustazzoli, Cubbàita.

Ricette di Natale Toscana: Crostini di fegatini, Cappelletti in brodo, Arrosto di faraona, Panforte o panpepato, Cavallucci, Ricciarelli.

Ricette di Natale Trentino: Canederli, Capretto al forno, Strüdel, Zelten.

Ricette di Natale Umbria: Zuppa di castagne e ceci, Minestra di cardi, Strengozzi al ragù, Faraona alla ghiotta, Maccheroni con miele e noci, Pampepato

Ricette di Natale Valle D'Aosta: Mocetta in crostini al miel, Lardo con castagne, Crostini con Fonduta e Tartufo, Zuppa alla Valpellinentze, Pere a sciroppo.

Ricette di Natale Veneto: Baccalà alla vicentina, Pasticcio di tagliatelle, Anitra ripiena, Pandoro di Verona
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VITERBO CHRISTMAS VILLAGE

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