10 apr 2009

Storia della Colomba di Pasqua

Il racconto più suggestivo riguardo alla nascita della colomba è un aneddoto legato alle vicende guerresche di re Alboino. Proprio nel il giorno di Pasqua del 568, il sovrano longobardo adunò l'assemblea del popolo in armi, e, in quell’occasione, venne deliberato l'attacco all'Italia. A Pavia, per inviare il messaggio di una sottomissione pacifica, gli assediati avrebbero fatto recapitare da alcune bellissime fanciulle al condottiero un pan dolce dalla forma emblematica di colomba. Sappiamo che la città cedette alla stretta longobarda ma pare anche che Alboino promise di rispettare gli uccelli rappresentati dal dolce, simbolo di pace, in segno di indulgenza, e che mantenne la parola anche dopo aver saputo che “Colomba” era altresì il nome di tutte le ragazze ambasciatrici! Un lieto fine adatto alla storia di un dolce che, anche nella cultura cattolica ha assunto un significato positivo: com’è scritto nella Bibbia, infatti, fu proprio una colomba, con un ramoscello d’ulivo nel becco, a tornare da Noè dopo il diluvio universale per testimoniare la riconciliazione fra Dio e gli esseri umani.La mitologia della colomba include anche altre vicende favolose ma, quel che è certo, è che il dolce si diffuse a partire dai primi del 1900 sulla spinta creativa di un’azienda ancor’oggi nota, con l’intento di dedicare un dolce lievitato alla Pasqua che fosse alla stregua del panettone natalizio.( http://it.msn.com/)


A Milano, Pavia e dintorni vi è una suggestiva leggenda che viene tramandata insieme ad un antica usanza di consumare a Pasqua una colomba di pane dolce in onore e ricordo di San Colombano. Si narra che al suo arrivo in città, attorno al 612, l'abate irlandese venne ricevuto dai sovrani longobardi e invitato con i suoi monaci ad un suntuoso pranzo. Gli furono serviti numerose vivande con molta selvaggina rosolata, ma Colombano ed i suoi, benchè non fosse di venerdì, rifiutarono quelle carni troppo ricche servite in un periodo di precetto quale quello pasquale. La regina Teodolinda si offese non capendo, ma l'abate superò con diplomazia l'incresciosa situazione affermando che essi avrebbero consumato le carni solo dopo averle benedette. Colombano alzò la mano destra in segno di croce e le pietanze si trasformarono in candide colombe di pane bianche, come le loro tuniche monastiche. Il prodigio colpì molto la regina che comprese la santità dell'abate e che poi decise di donare il territorio di Bobbio dove nacque l'Abbazia di San Colombano, ma questa fu un altra storia. Però la colomba bianca divenne anche il simbolo iconografico del santo, ed è sempre raffigurata sulla sua spalla. (http://it.wikipedia.org/wiki/Pagina_principale)



L’ “invenzione” della Colomba è però legata anche ad un’altra leggenda che si fa risalire alla Battaglia di Legnano, nel 1176, vinta dai comuni Lombardi contro Federico Barbarossa, imperatore di Germania.

L’ idea del dolce sarebbe venuta ad un condottiero del Carroccio, che avrebbe fatto confezionare dei pani a forma di colomba in omaggio ai tre volatili bianchi, simbolo di protezione suprema, che durante la battaglia si erano posati sopra alle insegne lombarde decretandone anche la vittoria. (http://www.giallozafferano.it/)

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