12 apr 2011

I riti della settimana Santa in Italia

Il periodo pasquale rappresenta da sempre un'opportunità di assistere a manifestazioni devozionali che affondano le proprie radici in un passato ricco di arte e cultura. Nel corso della Settimana Santa si svolgono in tutta Italia rappresentazioni e processioni che commemorano la Passione, la Morte e la Resurrezione di Gesù Cristo. Quasi ogni borgo della Penisola, dai capoluoghi fino ai più piccoli centri, allestisce una sua ricostruzione delle vicende della Storia Sacra, richiamandosi a tradizioni peculiari del territorio.
A Vittoria (Ragusa) le devozioni del Venerdì Santo sono costituite dalla rappresentazione del Dramma Sacro. Al mattino un'antica e preziosa statua del Cristo morto, posta all'interno di un'urna-cataletto, viene condotta in processione dalla Basilica della città a piazza Calvario e inchiodata alla croce presso un tempietto neoclassico. Per tutto il pomeriggio la statua è lasciata all'adorazione dei fedeli e la sera la rappresentazione scenica si conclude con la deposizione dalla croce. Il corpo di Cristo viene ricollocato nell'urna e riportato al sito originario.
Ad Enna il Venerdì Santo si tiene una processione cui partecipano le Congregazioni, antiche corporazioni delle arti e dei mestieri riconosciute fin dai tempi dei sovrani spagnoli, i cui circa duemila confratelli, incappucciati nei costumi tradizionali, sfilano portando su vassoi i venticinque simboli del Martirio di Gesù.
Anche i comuni medievali dell'Umbria offrono suggestivi scenari alle tradizioni e alle liturgie pasquali: ad Assisi (Perugia) la sera del Giovedì Santo nella Cattedrale di San Rufino si svolge la Deposizione del Crocefisso, rito che rappresenta quanto resta di un'antica laude trecentesca sulla Passione. I riti del Venerdì Santo, invece, prevedono al mattino una processione per il trasferimento del Cristo Morto dalla Cattedrale alla Basilica di San Francesco e in serata la Processione delle Confraternite che, al chiarore delle fiaccole, segue lo stesso percorso con la statua della Madonna Addolorata.
Fede, folklore e tradizione caratterizzano gli antichi riti pasquali del Salento, in un tuffo tra passato e presente. A Gallipoli ha luogo la Processione dei Misteri e della Tomba di Cristo, con le statue dei Misteri Dolorosi portate in processione dal tramonto del Venerdì Santo alle prime ore del mattino del Sabato Santo. All'alba infatti avviene l'incontro con la Processione di Maria Desolata che parte intorno alle tre, nel buio della notte squarciato solo dalla luce dei quattro lampioni, dallo squillo lacerante della tromba e dal lugubre rullare del tamburo scordato.
Nella Capitale si svolge la dodicesima edizione del Festival di Pasqua, rassegna fondata nel 1998 dal regista Enrico Castiglione e interamente dedicata alla musica sacra. I concerti si tengono nella cornice di alcune delle più belle chiese e basiliche della Città Eterna. Anche a Ravenna è di scena la grande musica, con i Concerti di Pasqua, rassegna organizzata dall'Orchestra Città di Ravenna e ospitata nelle basiliche bizantine della città.
A Mantova, durante i giorni della Settimana Santa come si ripete ogni anno da secoli, rivive l'Ostensione dei Sacri Vasi che contengono alcune gocce rapprese di sangue, ritenuto appartenente a Gesù Cristo, misto ad un poco di terriccio. I due reliquari d'oro che lo contengono vengono esposti, il pomeriggio del Venerdì Santo, alla venerazione dei fedeli sull'altare dell'imponente Basilica di Sant'Andrea, massima espressione del genio di Leon Battista Alberti. I preziosi oggetti, usualmente conservati nella cripta sotterranea, furono realizzati nel 1876 dal milanese Giovanni Bellezza, su commissione dell'Imperatore Francesco Giuseppe, per sostituire quelli cinquecenteschi che erano stati trafugati.
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