23 set 2019

Halloween e le sue origini europee

Dove ebbe inizio la festa di Halloween?
Perchè nacque?
E se vi dicessi che non è una festa americana, ma che tutto ebbe inizio nella vecchia Irlanda?
E che sono stati gli emigranti irlandesi ad esportare la ricorrenza?



La storia di Halloween parte dalla doppia divisione che i Celti facevano dell’anno: l’estate andava da Beltane che corrisponde al primo maggio o calendimaggio – festa celebrativa del risveglio della natura, fondata su antichissimi culti agrari e riti magici per propiziare la fecondità dei campi, degli animali e degli uomini – a Samhain, e l’inverno da Samhain a Beltane. Il nuovo anno, cominciava con il 1° di novembre, con l’ingresso dell’autunno, per questo il passaggio dall’estate all’autunno è stata chiamato Samhain, una festa fortemente caratterizzata dal colore arancio, che ricordava la mietitura, e dal nero che simboleggiava l’imminente buio dell’inverno. La stagione della raccolta era finita, gli armenti venivano portati nei campi e alcune bestie venivano macellate. Le famiglie si riunivano per una stagione di lunghe notti di lavori in casa e di racconti.

La vera storia di Halloween racconta come celebrazioni del Samhain avvenissero lo stesso giorno del celtismo e della Wicca, con riti religiosi e folcloristici che affondano le proprie origine da un’antica festività del paganesimo celtico che si suppone abbia influenzato anche la festa popolare di Halloween e la festività cristiana di Ognissanti.

L’anno nuovo cominciava con il 1° novembre con l’arrivo dell’autunno. Questa data segna il momento di passaggio e di festa che era chiamato Samhain. Una ricorrenza caratterizzata dal colore arancio, che ricordava la mietitura, e dal nero che simboleggiava l’imminente buio dell’inverno.

La stagione della raccolta era finita, gli armenti venivano portati nei campi e alcune bestie venivano macellate. Le famiglie si riunivano per una stagione di lunghe notti di lavori in casa e di racconti.

Secondo la mitologia celtica, questo periodo era magico poiché essi credevano che quello era il momento dell’anno in cui il velo tra il mondo dei vivi e quello degli spiriti diventava ancora più sottile: i vivi potevano comunicare con i morti, ed i morti ritornavano sulla terra; il popolo celta credeva, inoltre, che esseri magici fossero ben visibili in questo periodo e spesso si pensava che tali creature fossero ostili agli uomini, poiché questi avevano occupato le loro terre.

Si racconta che nella notte attirassero gli umani per farli perdere per sempre, li avrebbero condotti verso mondi incantati dove sarebbero rimasti intrappolati. Pertanto, i vivi avevano studiato una tecnica di difesa: spegnevano i camini delle loro case, tanto da renderle poco ospitali e si mascheravano da mostri.

Tratto da: https://www.irlandaonline.com

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