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28 ott 2013

“Casa di Babbo Natale” a La Versiliana

imageL’Ufficio Turismo del Comune di Pietrasanta, in collaborazione con la Giocheria Eureka e la Fondazione Versiliana sta progettando la realizzazione per il mese di dicembre, all’interno della villa La Versiliana, della “Casa di Babbo Natale”.

Il progetto rivolto ai bambini ambisce a ricreare all’interno della villa “la casa di Babbo Natale” con la suddivisione della stanze e degli spazi a tema, attraverso la collaborazione di associazioni, scuole ed attività artigianali/commerciali.

Utilizzando il piano terra e il primo piano della Villa, la ricostruzione dell’abitazione sarà così articolata: Salotto (all’interno del quale Babbo Natale riceverà i bambini), Cucina di Babbo Natale, Camera da letto di Babbo Natale, Ufficio Postale con consegna letterina, Libreria di Babbo Natale con letture per Bambini, Laboratorio dei giocattoli con esposizione di giochi e creazione, Laboratori vari di attività manuali (cartapesta, costruzioni giochi, ecc.), Trono di Babbo Natale.

Le finalità del progetto è quella di creare un ambiente magico ed unico dove le famiglie potranno portare i loro bambini e trascorrere splendide giornate insieme,  in un luogo speciale, alla scoperta della casa più famosa al mondo.

Appuntamento quindi a dicembre nei giorni 13, 14, 21, 22, 23, 28 e 29 dalle ore 14.00 alle ore 20.00 http://www.versiliatoday.it/20

21 dic 2012

NORAD Tracks Santa: sulle tracce di Babbo Natale!!!


Il NORAD e l'istituzione precedente, il Continental Air Defense Command (CONAD, Comando di difesa aerea continentale), seguono il volo di Babbo Natale da più di 50 anni.

La tradizione iniziò nel 1955 quando uno dei grandi magazzini della catena Sears Roebuck & Co., con sede a Colorado Springs, pubblicò un annuncio per incoraggiare i bambini a telefonare a Babbo Natale fornendo un numero di telefono errato. Anziché Babbo Natale, i bambini chiamarono la linea operativa riservata del comandante in capo del CONAD. A quel tempo, il colonnello Harry Shoup era Direttore delle operazioni; l’ufficiale chiese al proprio staff di controllare i radar alla ricerca di segnali dello spostamento di Babbo Natale dal Polo Nord verso sud. Ai bambini che telefonavano venivano dati aggiornamenti sulla sua posizione; così ebbe inizio la tradizione.

Nel 1958, i governi di Canada e Stati Uniti crearono un comando di difesa aerea congiunta per il Nord America denominato North American Aerospace Defense Command (Comando di difesa aerospaziale del Nord America), meglio noto come NORAD, che ha ereditato la missione di seguire il volo di Babbo Natale.

Da quel momento, gli uomini, le donne, le famiglie e gli amici del NORAD hanno generosamente messo a disposizione il proprio tempo per rispondere personalmente alle telefonate e alle email dei bambini di tutto il mondo. Adesso seguiamo Babbo Natale anche su Internet. Attualmente milioni di persone che vogliono sapere dove si trova Babbo Natale visitano il sito web di NORAD Tracks Santa®.

Infine, i mezzi di informazione di tutto il mondo fanno riferimento al NORAD quale fonte attendibile per fornire aggiornamenti sul viaggio di Babbo Natale.

12 dic 2012

I figli di Babbo Natale, una storia di Italo Calvino



Non c'è epoca dell'anno più gentile e buona, per il mondo dell'industria e del commercio, che il Natale e le settimane precedenti. Sale dalle vie il tremulo suono delle zampogne; e le società anonime, fino a ieri freddamente intente a calcolare fatturato e dividendi, aprono il cuore agli affetti e al sorriso. L'unico pensiero dei Consigli d'amministrazione adesso è quello di dare gioia al prossimo, mandando doni accompagnati da messaggi d'augurio sia a ditte consorelle che a privati; ogni ditta si sente in dovere di comprare un grande stock di prodotti da una seconda ditta per fare i suoi regali alle altre ditte; le quali ditte a loro volta comprano da una ditta altri stock di regali per le altre; le finestre aziendali restano illuminate fino a tardi, specialmente quelle del magazzino, dove il personale continua le ore straordinarie a imballare pacchi e casse; al di là dei vetri appannati, sui marciapiedi ricoperti da una crosta di gelo s'inoltrano gli zampognari, discesi da buie misteriose montagne, sostano ai crocicchi del centro, un po' abbagliati dalle troppe luci, dalle vetrine troppo adorne, e a capo chino dànno fiato ai loro strumenti; a quel suono tra gli uomini d'affari le grevi contese d'interessi si placano e lasciano il posto ad una nuova gara: a chi presenta nel modo più grazioso il dono più cospicuo e originale.
Alla Sbav quell'anno l'Ufficio Relazioni Pubbliche propose che alle persone di maggior riguardo le strenne fossero recapitate a domicilio da un uomo vestito da Babbo Natale.
L'idea suscitò l'approvazione unanime dei dirigenti. Fu comprata un'acconciatura da Babbo Natale completa: barba bianca, berretto e pastrano rossi bordati di pelliccia, stivaloni. Si cominciò a provare a quale dei fattorini andava meglio, ma uno era troppo basso di statura e la barba gli toccava per terra, uno era troppo robusto e non gli entrava il cappotto, un altro troppo giovane, un altro invece troppo vecchio e non valeva la pena di truccarlo.
Mentre il capo dell'Ufficio Personale faceva chiamare altri possibili Babbi Natali dai vari reparti, i dirigenti radunati cercavano di sviluppare l'idea: l'Ufficio Relazioni Umane voleva che anche il pacco-strenna alle maestranze fosse consegnato da Babbo Natale in una cerimonia collettiva; l'Ufficio Commerciale voleva fargli fare anche un giro dei negozi; l'Ufficio Pubblicità si preoccupava che facesse risaltare il nome della ditta, magari reggendo appesi a un filo quattro palloncini con le lettere S, B, A, V.
Tutti erano presi dall'atmosfera alacre e cordiale che si espandeva per la città festosa e produttiva; nulla è più bello che sentire scorrere intorno il flusso dei beni materiali e insieme del bene che ognuno vuole agli altri; e questo, questo soprattutto - come ci ricorda il suono, firulí firulí, delle zampogne -, è ciò che conta.
In magazzino, il bene - materiale e spirituale - passava per le mani di Marcovaldo in quanto merce da caricare e scaricare. E non solo caricando e scaricando egli prendeva parte alla festa generale, ma anche pensando che in fondo a quel labirinto di centinaia di migliaia di pacchi lo attendeva un pacco solo suo, preparatogli dall'Ufficio Relazioni Umane; e ancora di più facendo il conto di quanto gli spettava a fine mese tra " tredicesima mensilità " e " ore straordinarie ". Con qui soldi, avrebbe potuto correre anche lui per i negozi, a comprare comprare comprare per regalare regalare regalare, come imponevano i più sinceri sentimenti suoi e gli interessi generali dell'industria e del commercio.
Il capo dell’Ufficio Personale entrò in magazzino con una barba finta in mano: - Ehi, tu! - disse a Marcovaldo. - Prova un po' come stai con questa barba. Benissimo! Il Natale sei tu. Vieni di sopra, spicciati. Avrai un premio speciale se farai cinquanta consegne a domicilio al giorno.
Marcovaldo camuffato da Babbo Natale percorreva la città, sulla sella del motofurgoncino carico di pacchi involti in carta variopinta, legati con bei nastri e adorni di rametti di vischio e d'agrifoglio. La barba d'ovatta bianca gli faceva un po’ di pizzicorino ma serviva a proteggergli la gola dall'aria.
La prima corsa la fece a casa sua, perché non resisteva alla tentazione di fare una sorpresa ai suoi bambini. " Dapprincipio, - pensava, non mi riconosceranno. Chissà come rideranno, dopo! "
I bambini stavano giocando per la scala. Si voltarono appena.
- Ciao papà.
Marcovaldo ci rimase male. -Mah... Non vedete come sono vestito?
- E come vuoi essere vestito? - disse Pietruccio. - Da Babbo Natale, no?
- E m'avete riconosciuto subito?
- Ci vuol tanto! Abbiamo riconosciuto anche il signor Sigismondo che era truccato meglio di te!
- E il cognato della portinaia!
- E il padre dei gemelli che stanno di fronte!
- E lo zio di Ernestina quella con le trecce!
- Tutti vestiti da Babbo Natale? - chiese Marcovaldo, e la delusione nella sua voce non era soltanto per la mancata sorpresa familiare, ma perché sentiva in qualche modo colpito il prestigio aziendale.
- Certo, tal quale come te, uffa, - risposero i bambini, - da Babbo Natale, al solito, con la barba finta, - e voltandogli le spalle, si rimisero a badare ai loro giochi.
Era capitato che agli Uffici Relazioni Pubbliche di molte ditte era venuta contemporaneamente la stessa idea; e avevano reclutato una gran quantità di persone, per lo più disoccupati, pensionati, ambulanti, per vestirli col pastrano rosso e la barba di bambagia. I bambini dopo essersi divertiti le prime volte a riconoscere sotto quella mascheratura conoscenti e persone del quartiere, dopo un po' ci avevano fatto l'abitudine e non ci badavano più.
Si sarebbe detto che il gioco cui erano intenti li appassionasse molto. S'erano radunati su un pianerottolo, seduti in cerchio.
- Si può sapere cosa state complottando? - chiese Marcovaldo.
- Lasciaci in pace, papà, dobbiamo preparare i regali.
- Regali per chi?
- Per un bambino povero. Dobbiamo cercare un bambino povero e fargli dei regali.
- Ma chi ve l'ha detto?
- C'è nel libro di lettura.
Marcovaldo stava per dire: " Siete voi i bambini poveri! ", ma durante quella settimana s'era talmente persuaso a considerarsi un abitante del Paese della Cuccagna, dove tutti compravano e se la godevano e si facevano regali, che non gli pareva buona educazione parlare di povertà, e preferì dichiarare:
- Bambini poveri non ne esistono più!
S'alzò Michelino e chiese: - È per questo, papà, che non ci porti regali?
Marcovaldo si sentí stringere il cuore.
- Ora devo guadagnare degli straordinari, - disse in fretta, - e poi ve li porto.
- Li guadagni come? - chiese Filippetto.
- Portando dei regali, - fece Marcovaldo.
- A noi?
- No, ad altri.
- Perché non a noi? Faresti prima..
Marcovaldo cercò di spiegare: - Perché io non sono mica il Babbo Natale delle Relazioni Umane: io sono il Babbo Natale delle Relazioni Pubbliche. Avete capito?
- No.
- Pazienza -. Ma siccome voleva in qualche modo farsi perdonare d'esser venuto a mani vuote, pensò di prendersi Michelino e portarselo dietro nel suo giro di consegne.
- Se stai buono puoi venire a vedere tuo padre che porta i regali alla gente, - disse, inforcando la sella del motofurgoncino.
- Andiamo, forse troverò un bambino povero, - disse Michelino e saltò su, aggrappandosi alle spalle del padre.

Per le vie della città Marcovaldo non faceva che incontrare altri Babbi Natale rossi e bianchi, uguali identici a lui, che pilotavano camioncini o motofurgoncini o che aprivano le portiere dei negozi ai clienti carichi di pacchi o li aiutavano a portare le compere fino all'automobile. E tutti questi Babbi Natale avevano un'aria concentrata e indaffarata, come fossero addetti al servizio di manutenzione dell'enorme macchinario delle Feste.
E Marcovaldo, tal quale come loro, correva da un indirizzo all'altro segnato sull'elenco, scendeva di sella, smistava i pacchi del furgoncino, ne prendeva uno, lo presentava a chi apriva la porta scandendo la frase:
- La Sbav augura Buon Natale e felice anno nuovo,- e prendeva la mancia.
Questa mancia poteva essere anche ragguardevole e Marcovaldo avrebbe potuto dirsi soddisfatto, ma qualcosa gli mancava. Ogni volta, prima di suonare a una porta, seguito da Michelino, pregustava la meraviglia di chi aprendo si sarebbe visto davanti Babbo Natale in persona; si aspettava feste, curiosità, gratitudine. E ogni volta era accolto come il postino che porta il giornale tutti i giorni.
Suonò alla porta di una casa lussuosa. Aperse una governante.
- Uh, ancora un altro pacco, da chi viene?
- La Sbav augura...
- Be', portate qua, - e precedette il Babbo Natale per un corridoio tutto arazzi, tappeti e vasi di maiolica. Michelino, con tanto d'occhi, andava dietro al padre.
La governante aperse una porta a vetri. Entrarono in una sala dal soffitto alto alto, tanto che ci stava dentro un grande abete. Era un albero di Natale illuminato da bolle di vetro di tutti i colori, e ai suoi rami erano appesi regali e dolci di tutte le fogge. Al soffitto erano pesanti lampadari di cristallo, e i rami più alti dell'abete s'impigliavano nei pendagli scintillanti. Sopra un gran tavolo erano disposte cristallerie, argenterie, scatole di canditi e cassette di bottiglie. I giocattoli, sparsi su di un grande tappeto, erano tanti come in un negozio di giocattoli, soprattutto complicati congegni elettronici e modelli di astronavi. Su quel tappeto, in un angolo sgombro, c'era un bambino, sdraiato bocconi, di circa nove anni, con un'aria imbronciata e annoiata. Sfogliava un libro illustrato, come se tutto quel che era li intorno non lo riguardasse.
- Gianfranco, su, Gianfranco, - disse la governante, - hai visto che è tornato Babbo Natale con un altro regalo?
- Trecentododici, - sospirò il bambino - senz'alzare gli occhi dal libro. - Metta lí.
- È il trecentododicesimo regalo che arriva, - disse la governante. - Gianfranco è cosí bravo, tiene il conto, non ne perde uno, la sua gran passione è contare.
In punta di piedi Marcovaldo e Michelino lasciarono la casa.
- Papà, quel bambino è un bambino povero? - chiese Michelino.
Marcovaldo era intento a riordinare il carico del furgoncino e non rispose subito. Ma dopo un momento, s'affrettò a protestare:
- Povero? Che dici? Sai chi è suo padre? È il presidente dell'Unione Incremento Vendite Natalizie! Il commendator...
S'interruppe, perché non vedeva Michelino. Michelino, Michelino! Dove sei? Era sparito.
" Sta’ a vedere che ha visto passare un altro Babbo Natale, l'ha scambiato per me e gli è andato dietro... " Marcovaldo continuò il suo giro, ma era un po' in pensiero e non vedeva l'ora di tornare a casa.
A casa, ritrovò Michelino insieme ai suoi fratelli, buono buono.
- Di' un po', tu: dove t'eri cacciato?
- A casa, a prendere i regali... Si, i regali per quel bambino povero...
- Eh! Chi?
- Quello che se ne stava cosi triste.. - quello della villa con l'albero di Natale...
- A lui? Ma che regali potevi fargli, tu a lui?
- Oh, li avevamo preparati bene... tre regali, involti in carta argentata.
Intervennero i fratellini. Siamo andati tutti insieme a portarglieli! Avessi visto come era contento!
- Figuriamoci! - disse Marcovaldo. - Aveva proprio bisogno dei vostri regali, per essere contento!
- Sí, sí dei nostri... È corso subito a strappare la carta per vedere cos'erano...
- E cos'erano?
- Il primo era un martello: quel martello grosso, tondo, di legno...
- E lui?
- Saltava dalla gioia! L'ha afferrato e ha cominciato a usarlo!
- Come?
- Ha spaccato tutti i giocattoli! E tutta la cristalleria! Poi ha preso il secondo regalo...
- Cos'era?
- Un tirasassi. Dovevi vederlo, che contentezza... Ha fracassato tutte le bolle di vetro dell'albero di Natale. Poi è passato ai lampadari...
- Basta, basta, non voglio più sentire! E... il terzo regalo?
- Non avevamo più niente da regalare, cosi abbiamo involto nella carta argentata un pacchetto di fiammiferi da cucina. È stato il regalo che l'ha fatto più felice. Diceva: " I fiammiferi non me li lasciano mai toccare! " Ha cominciato ad accenderli, e...
-E...?
- …ha dato fuoco a tutto!
Marcovaldo aveva le mani nei capelli. - Sono rovinato!
L'indomani, presentandosi in ditta, sentiva addensarsi la tempesta. Si rivesti da Babbo Natale, in fretta in fretta, caricò sul furgoncino i pacchi da consegnare, già meravigliato che nessuno gli avesse ancora detto niente, quando vide venire verso di lui tre capiufficio, quello delle Relazioni Pubbliche, quello della Pubblicità e quello dell'Ufficio Commerciale.
- Alt! - gli dissero, - scaricare tutto; subito!
" Ci siamo! " si disse Marcovaldo e già si vedeva licenziato.
- Presto! Bisogna sostituire i pacchi! - dissero i Capiufficio. - L'Unione Incremento Vendite Natalizie ha aperto una campagna per il lancio del Regalo Distruttivo!
- Cosi tutt'a un tratto... - commentò uno di loro. Avrebbero potuto pensarci prima...
- È stata una scoperta improvvisa del presidente, - spiegò un altro. - Pare che il suo bambino abbia ricevuto degli articoli-regalo modernissimi, credo giapponesi, e per la prima volta lo si è visto divertirsi...
- Quel che più conta, - aggiunse il terzo, - è che il Regalo Distruttivo serve a distruggere articoli d'ogni genere: quel che ci vuole per accelerare il ritmo dei consumi e ridare vivacità al mercato... Tutto in un tempo brevissimo e alla portata d'un bambino... Il presidente dell'Unione ha visto aprirsi un nuovo orizzonte, è ai sette cieli dell'entusiasmo...
- Ma questo bambino, - chiese Marcovaldo con un filo di voce, - ha distrutto veramente molta roba?
- Fare un calcolo, sia pur approssimativo, è difficile, dato che la casa è incendiata...

Marcovaldo tornò nella via illuminata come fosse notte, affollata di mamme e bambini e zii e nonni e pacchi e palloni e cavalli a dondolo e alberi di Natale e Babbi Natale e polli e tacchini e panettoni e bottiglie e zampognari e spazzacamini e venditrici di caldarroste che facevano saltare padellate di castagne sul tondo fornello nero ardente.
E la città sembrava più piccola, raccolta in un'ampolla luminosa, sepolta nel cuore buio d'un bosco, tra i tronchi centenari dei castagni e un infinito manto di neve. Da qualche parte del buio s'udiva l'ululo del lupo; i leprotti avevano una tana sepolta nella neve, nella calda terra rossa sotto uno strato di ricci di castagna.
Usci un leprotto, bianco, sulla neve, mosse le orecchie, corse sotto la luna, ma era bianco e non lo si vedeva, come se non ci fosse. Solo le zampette lasciavano un'impronta leggera sulla neve, come foglioline di trifoglio. Neanche il lupo si vedeva, perché era nero e stava nel buio nero del bosco. Solo se apriva la bocca, si vedevano i denti bianchi e aguzzi.
C'era una linea in cui finiva il bosco tutto nero e cominciava la neve tutta bianca. Il leprotto correva di qua ed il lupo di là.
Il lupo vedeva sulla neve le impronte del leprotto e le inseguiva, ma tenendosi sempre sul nero, per non essere visto. Nel punto in cui le impronte si fermavano doveva esserci il leprotto, e il lupo usci dal nero, spalancò la gola rossa e i denti aguzzi, e morse il vento.
Il leprotto era poco più in là, invisibile; si strofinò un orecchio con una zampa, e scappò saltando.
È qua? È là? no, è un po' più in là?
Si vedeva solo la distesa di neve bianca come questa pagina.

Italo Calvino

26 nov 2011

I Vip diventano Babbo Natale per un giorno

Vip nei panni di Babbo Natale per un giorno per aiutare i bambini che nascono con gravi cardiopatie in Paesi poveri e rischiano di essere orfani di cure. E' l'iniziativa promossa dalla Fondazione 'Aiutare i bambini'. Un evento di piazza che coinvolgerà in qualità di testimonial volti noti come l'attrice Anna Valle, la conduttrice tv Federica Panicucci, il comico Max Pisu, gli attori Leo Gullotta e Neri Marcorè, i gruppi musicali Elio e le storie tese e gli Zero Assoluto, il calciatore Giuseppe Colucci.
 I vip 'arruolati' per l'evento, giunto ormai alla settima edizione, si sono fatti ritrarre con il classico cappello rosso da Babbo Natale per promuovere la raccolta fondi a favore del progetto 'Cuore di bimbi', che punta a coprire le spese per interventi chirurgici al cuore. Tutti potranno contribuire con una piccola donazione sabato 26 e domenica 27 novembre: basterà cercare uno dei 180 banchetti allestiti nelle principali piazze italiane (la lista è consultabile sul sito www.aiutareibambini.it).
In segno di ringraziamento per il contributo i volontari della fondazione offriranno in dono un addobbo a forma di cuore per abbellire l'albero di Natale. Nel mondo ogni anno nascono un milione di bambini affetti da gravi cardiopatie: di questi 800 mila hanno poche speranze di sopravvivere perché nel loro Paese mancano i medici o le strutture ospedaliere per operarli. Il progetto 'Cuore di bimbi' dal 2005 realizza missioni di medici italiani volontari all'estero in India, Nepal, Kazakistan, Uzbekistan, Cameroun. Altri bambini vengono trasferiti in Italia. Sono già 350 i babypazienti operati, altre migliaia di bambini hanno invece ricevuto una diagnosi corretta e una cura. Supportano l'evento gli sponsor Kairos e Penny Market.
http://www.adnkronos.com

26 dic 2010

La Ryanair 'avvista' Babbo Natale

Nel suo viaggio in giro per le case di milioni di bambini in tutto il mondo, Babbo Natale deve aver calcolato male la sua rotta.
Lo conferma la compagnia aerea low cost Ryanair che in un comunicato senza dubbio insolito e originale ufficializza l'avvistamento di oggetti non identificati durante un volo da Oslo a Bergamo Orio al Serio. L'annuncio è accompagnato da alcune immagini che la stessa compagnia definisce "scioccanti" scattate dai passeggeri a bordo a circa 200km da Oslo e che sembrano raffigurare la tanto amata slitta di Babbo Natale trainata da nove renne. Chissà se tra i bagagli i passeggeri avranno trovato qualche dono inaspettato?http://www.tgcom.mediaset.it

22 dic 2010

Cosa mangerà Babbo Natale quando visiterà le nostre case?


Negli Stati Uniti si lascia per tradizione un boccone per il portatore di doni, che ha bisogno di rifocillarsi durante il suo lavoro natalizio.
I bambini mettono fuori un piatto di biscotti e un bicchiere di latte talvolta anche una carota per la renna. Con grande gioia, la mattina dopo scoprono che i dolci sono stati divorati, il latte è stato bevuto,la carota rosicchiata, e spesso trovano anche un gentile ringraziamento da parte del portatore del dono.
Questa usanza trova i suoi precedenti storici e il suo corrispettivo in tutto il mondo. L'origine trova le sue radici nelle credenze dell'Europa dell'Est e della Scandinavia, in cui si crede che gli spiriti dei defunti tornino a visitare le loro case la vigilia di Natale, dove trovano un posto a tavola apparecchiato per loro e, in alcune regioni,anche un bagno o un letto che li aspetta. A volte si lasciano anche delle offerte per la Sacra Famiglia. Sulle montagne austriache era tradizione lasciare il latte per Gesù Bambino e per Maria durante la messa di mezzanotte, mentre in Bretagna il cibo era lasciato all'aperto per la Vergine. Su molte tavole irlandesi venivano lasciate una pagnotta di pane, un bricco di latte e una candela accesa, nel caso la Sacra Famiglia si trovasse a venire durante la notte. Oggi i bambini dei paesi dell' America Latina, che hanno nei Tre Re i loro portatori di doni, lasciano del fieno per i cammelli alla vigilia dell'Epifania; a Puerto Rico i bambini raccolgono dell' erba fresca, la arrotolano a forma di palla, la addobbano con una trina e la lasciano sotto il letto per gli stanchi animali.
Nella Cuba pre-comunista i bambini lasciavano tabacco, erba, e chicchi di caffè per i Tre Saggi e i loro cammelli. In Inghilterra Father Christmas può trovare un mince pie e un sorso di brandy. A Cumberland, Degli anni '50, nelle case si lasciavano al portatore di doni un bicchierino di sherry, una sigaretta e mezza corona. I bambini della Siria e del Libano lasciano acqua e frumento per il mulo e il cammello. In Danimarca il folletto della casa, o nisse, deve avere il suo piattino di porridge di riso alla vigilia di Natale per evitare che le cose vadano male. La temperatura australiana durante la stagione natalizia richiede una birra fresca per Babbo Natale, e un secchio di acqua per i bianchi canguri che trascinano la slitta.
In Tirolo, il cavallo di San Nicola trova del fieno, mentre al santo viene lasciato un bicchiere di schnaps. Nei paesi protestanti della Germania, il Weihnachtsmann trova di solito un po' di Gliihwein, del pan di zennzero, o degli stollen. http://www.ilpaesedeibambinichesorridono.it

5 nov 2010

Un Babbo Natale di plastilina!

La letterina a Babbo Natale

Questo è il periodo in cui tanti bambini decidono di scrivere una lettera a Babbo Natale per chiedergli i regali che vorebbero trovare sotto l'albero.
In un'epoca così tecnologica non poteva di certo mancare uno spazio online dove poter mandare un'email al caro Babbo...Arriva prima e forse si riceverà prima anche un saluto personale del nostro Babbo Natale!!
Ecco alcuni indirizzi web dove poter spedire la nostra letterina:

http://www.santaclausonline.com

http://www.babbonatale.net/scrivi.htm

http://www.babbo-natale.it/lettere_index.asp

23 ott 2010

Torna "Babbo Natale per un giorno"

L’evento del 27 e 28 novembre si sta avvicinando: oltre 1000 volontari di “aiutare i bambini” si stanno preparando per scendere nelle piazze di tutta Italia e dar vita a “Babbo Natale per un giorno!”.
Allestiranno banchetti solidali che aiuteranno i bambini della Guinea Bissau con il progetto “Latte e Pappe” che si prefigge l’obiettivo di salvare 900 bambini dall’AIDS, attraverso la somministrazione di latte pediatrico in polvere e di pappe, evitando così l’allattamento materno, causa della trasmissione del virus HIV.

Come? Ad ogni persona che farà un’offerta in uno dei 200 banchetti, i volontari consegneranno una confezione di carta regalo natalizia o il cappello di Babbo Natale, simbolo dell’iniziativa.
Entusiasmo, voglia di aiutare gli altri e simpatia sono le caratteristiche dei nostri volontari: vuoi unirti anche tu? Scrivi a volontari@aiutareibambini.it

 http://social.tiscali.it

18 dic 2009

Conto alla rovescia per seguire Babbo Natale


Il NORAD utilizza quattro soluzioni molto sofisticate per rilevare gli spostamenti di Babbo Natale: radar, satelliti, Babbo-telecamere e aerei da caccia.


La prima fase del rilevamento prevede l’utilizzo del potente sistema radar del NORAD denominato North Warning System, costituito da 47 installazioni dislocate lungo il confine settentrionale del Nord America. Durante la vigilia di Natale, il NORAD esegue controlli radar continui alla ricerca di segnali che indichino che Babbo Natale ha lasciato il Polo Nord.

Non appena il radar conferma che Babbo Natale è decollato, utilizziamo il nostro secondo sistema di rilevamento. I satelliti in orbita geosincrona a circa 36.000 km dalla superficie terrestre sono dotati di sensori a infrarossi per il rilevamento termico. È incredibile, ma il naso rosso vivo della renna Rodolfo emette una traccia infrarossa che consente ai nostri satelliti di rilevarlo assieme a Babbo Natale.

Il terzo sistema di rilevamento è costituito dalla rete di Babbo-telecamere. Abbiamo iniziato a servircene nel 1998, anno in cui abbiamo lanciato su Internet il nostro programma di monitoraggio di Babbo Natale. Le Babbo-telecamere sono telecamere digitali all'avanguardia, estremamente sofisticate, con connessione ad alta velocità e sono collocate in numerose località nel mondo. Il NORAD utilizza queste telecamere solo una volta all'anno durante la vigilia di Natale. Le telecamere scattano foto e registrano video di Babbo Natale e delle sue renne mentre compiono il loro viaggio intorno al mondo.

Il quarto sistema è composto dallo stormo di aerei da caccia. I piloti da caccia canadesi del NORAD, al comando di velivoli CF-18, intercettano e danno il benvenuto a Babbo Natale in Nord America. Negli Stati Uniti, sono i piloti da caccia americani del NORAD a bordo di aerei F-15 o F-16 a provare l'emozione di volare accanto a Babbo Natale e alle sue celebri renne: Fulmine, Ballerina, Salterello, Donnola, Cometa, Cupido, Donato, Freccia e naturalmente Rodolfo.


 

14 dic 2009

La corsa dei Babbo Natale: "Great Scottish Santa Run"

Si è tenuta a Edimburgo la tradizionale "Great Scottish Santa Run", corsa dei Babbo Natale per beneficienza a favore dei bambini malati. Ogni partecipante ha ricevuto un costume da Babbo Natale da indossare durante la gara, mentre i bambini hanno avuto un cappello da "aiutante di Babbo Natale". (http://www.tgcom.mediaset.it/)





10 nov 2009

Natale in Lapponia in compagnia di Babbo Natale



Non esiste posto migliore per festeggiare il Natale: la Finlandia.
Invece dei soliti cenoni o pranzi in famiglia, delle solite noiose riunioni imposte ogni anno dal parentado, un bel viaggio nella patria della festa più bella dell'anno. Un modo per recuperare il vero spirito del Natale, soffocato dallo shopping selvaggio. In Lapponia la stagione natalizia ha inizio alla fine di novembre con un vasto calendario di appuntamenti. Eccone alcuni davvero imperdibili.


I mercatini tipici

La tradizione finlandese vuole che il mercato del giorno di San Tommaso (21 dicembre) dia il via ai festeggiamenti veri, contribuendo a creare l'atmosfera unica di questi giorni. Sarà poi San Knut a portare via il Natale il 13 gennaio. Il giorno di San Tommaso tutti i preparativi per il Natale devono essere pronti. I mercatini presentano decorazioni natalizie fatte a mano, prodotti di artigianato, regali, dolci e altre specialità gastronomiche, come il panpepato allo zenzero. Per difendersi

dall'aria frizzantina ci si aiuta con il "Glögi", la versione finlandese del vin brulè.

- Mercatino di Natale di Turku: lungo la Old Great Square tutta la popolazione respira l'atmosfera natalizia. I banchetti propongono prodotti di alta qualità selezionati da un'apposita giuria, siano essi oggetti di artigianato o dolci. Quest'anno il mercatino di Turku si tiene nelle quattro settimane che precedono il Natale, con inizio il 28 novembre.

- Il mercatino natalizio di San Tommaso a Helsinki: ospitato nel parco dell'Esplanade, è il piu' grande mercatino di Natale della Finlandia, con circa 150 stand di legno rosso. Nei fine settimana Babbo Natale visita il mercatino e i bambini mettono in scena lo spettacolo tradizionale di Natale. Il mercato è aperto tutti i giorni dal 7 al 20 dicembre.

Santa Lucia

Il 13 dicembre, giorno di Santa Lucia, centinaia di persone si radunano nella Cattedrale di Helsinki per assistere all'incoronazione di Lucia, una giovane che poi aprirà la processione per le vie cittadine, salutando il pubblico e indossando una veste bianca e una corona di ramoscelli di mirtillo rosso con le candele. Questa tradizione si basa sulla leggenda di Santa Lucia, vergine martirizzata durante le persecuzioni dei cristiani nel 304 d.C., che viene ricordata in quello che tradizionalmente è il giorno più corto dell'anno, il 13 dicembre appunto, il solstizio d'inverno del vecchio calendario giuliano. Lucia, simbolo della carità, della compassione e della luce, viene scelta tra un gruppo di ragazze che si candidano a ricoprire questo ruolo e, durante le festività, si impegna per raccogliere fondi destinati a una buona causa. La tradizione è arrivata in Finlandia dalla Svezia e viene celebrata in questa forma dal 1949. Babbo Natale, in finlandese Joulupukki, risiede nel Nord Est della Lapponia, sulle alture di Korvatunturi. La leggenda vuole che questa collina abbia una forma di orecchio in modo da permettere di sentire i desideri dei bambini di tutto il mondo. Fortunatamente Babbo Natale non si ferma tutto il tempo a Korvatunturi ma visita altri posti, come Rovaniemi, la capitale della Lapponia, situata sul Circolo Polare Artico.


L'ufficio di Babbo Natale

Il Santa Claus Village è aperto tutto l'anno e ospita l'Ufficio di Babbo Natale, in cui è possibile incontrarlo di persona, e il suo ufficio postale dove, nel periodo delle feste natalizie, l'attività è frenetica. Cartoline, lettere e pacchetti spediti dall'ufficio postale di Babbo Natale vengono affrancati con uno speciale francobollo del Circolo Polare Artico che non è possibile trovare in nessun altro posto al mondo. Nel corso degli anni il Babbo Natale finlandese ha ricevuto oltre 8 milioni di lettere, con una media di 600.000 all'anno provenienti da più di 150 nazioni. Il suo indirizzo, per chi volesse scrivergli, è: Babbo Natale, Santa Claus Village, FIN-96930 Circolo Polare Artico, Finlandia. L'ingresso al villaggio è libero. Per ulteriori informazioni: www.santaclausvillage.info

Santa Park e gli elfi

È un parco tematico dedicato al Natale costruito all'interno di una caverna nella quale tutto l'anno si affaccendano gli elfi. I visitatori possono preparare e decorare il loro panpepato allo zenzero nella Cucina degli elfi, imparare come lavorano gli elfi nella loro Scuola o realizzare decorazioni natalizie nell'Officina degli elfi. La discesa in slitta all'interno del SantaPark conduce il visitatore attraverso le quattro stagioni della Finlandia per poi piombare nella Fabbrica dei giocattoli degli elfi, dove sono già pronti i regali che verranno distribuiti a Natale. Ingresso: 20Ç per i bambini, 25Ç per gli adulti. Durante la stagione invernale, dal 28 novembre al 10 gennaio, è aperto quotidianamente dalle 10 alle 18. Per variazioni negli orari di apertura e ulteriori informazioni: www.santapark.com

Ranua WildlifePark

Nel Parco di Ranua, situato a breve distanza da Rovaniemi e a sud del Circolo Polare Artico, è possibile incontrare Babbo Natale insieme agli animali più spettacolari della fauna artica (oltre 50 specie), tra minisafari con le renne e brevi escursioni con le motoslitte in un ambiente dalla bellezza incantevole. Ingresso (ore 10-16): bambini dai 4 anni 10Ç fino al 9.12 e 12,50Ç fino al 10.10.2010; adulti 11,50/15,00Ç. Per informazioni: www.ranuawildlife.fi

Soggiornare con Santa Claus e sua moglie

Il nuovo Resort di Babbo Natale a Kakslauttanen inaugurato il 15 novembre 2009 con la casa dove Babbo Natale e sua moglie ospiteranno i visitatori mentre gli elfi serviranno biscotti allo zenzero e bevande calde. Poco distante il recinto delle renne, la tenda lappone con il focolare e il ponte sul Gold Creek, il ruscello lungo il quale vive l'elfo d'oro, abile cercatore di pepite che, lavorate dall'elfo fabbro, diventano regali che fanno il giro del mondo con il loro messaggio di luce. E poi la collina da cui scendere con lo slittino. Il percorso dura circa 2 ore, sempre in compagnia di un elfo. Il Resort di Babbo Natale è aperto tutto l'anno e dista 4 km dall'Hotel & Igloo Village Kakslauttanen. In inverno può essere raggiunto anche con i cani da slitta o con le motoslitte. Kakslauttanen è celebre per i suoi igloo di neve o vetro - da questi ultimi è possibile ammirare lo straordinario spettacolo dell'aurora boreale -, per la chiesa di ghiaccio in cui sposarsi e per la più grande sauna tradizionale di fumo del mondo. Ingresso: bambini sotto 12 anni 68Ç, adulti 98Ç. Per informazioni: http://www.kakslauttanen.fi/

FONTE: LIBERONEWS

30 ott 2009

Casa di Babbo Natale a Riva del Garda

Anche in Italia c'è una Casa di Babbo Natale, a Riva del Garda.
Un angolo di Polo Nord in Trentino per far vivere la magia del Natale ai più piccoli, passando dall'Ufficio postale di Babbo Natale e giocando tra le sue stanze incantate.


La Casa di Babbo Natale a Riva del Garda è ad ingresso libero ed è aperta a tutti nei fine settimana che vanno dal dal 5 dicembre al 3 gennaio. Ogni weekend, a Riva del Garda, si scatena la festa più amata dai bambini che, nella Casa di Babbo Natale, avranno tutto lo spazio per giocare tra morbidi cuscini, fantasiosi igloo e pupazzoni di neve. Per i bimbi più artistici e volenterosi, nei locali dell'Officina c'è la possibilità di fare lavoretti natalizi grazie al materiale a disposizione di tutti. C'è anche la Cucina di Natalina, angolo di leccornie per far merenda con crostatine, dolcetti di Natale, cioccolata calda, Marshmellow e tante golosità.............

http://www.fulltravel.it/Speciali/Casa-di-Babbo-Natale-a-Riva-del-Garda/67-0-0/9-36-1.html

19 set 2009

Scuola per aiutanti di Babbo Natale



Diventare aiutanti di Santa Claus? Oggi è possibile, perchè se di Babbo Natale ce n'è uno solo, i suoi collaboratori sono numerosi.
E a Venezia è nata una vera e propria scuola di formazione, con tanto di autorizzazione della Accademy di Babbo Natale di Rovaniemi, nella Lapponia finlandese, l’unica nel mondo ad avere la titolarità del marchio.

L'iniziativa è dall'associazione no profit 'Magico Natale' di Noventa di Piave (Venezia), e la scuola, prima in Italia, aprirà dall'1 ottobre con un corso di un mese e mezzo. Teoria e pratica, per entrare (certificati) nel magico mondo del barbuto personaggio di rosso vestito. Ne usciranno veri aiutanti di Babbo Natale, anch’essi con costumi da fiaba, che dovranno sapere tutto della mitologia di Santa Claus, degli elfi, di come si accudiscono le renne, e della geografia lappone. Niente a che vedere con i Babbo Natale replicanti, puntualizza la responsabile del progetto, Ketty Amadio, come quelli che spuntano a decine nelle citta’ a dicembre.

I nuovi aiutanti saranno poi impiegati nei due villaggi del Natale che sorgeranno a Noventa, dove prima del 25 dicembre si attendera’ la visita del ‘'titolare', da Rovaniemi. Il costo del corso è simbolico, e l'associazione veneta ha già ricevuto una decina di richieste. Unici requisiti? Essere maggiorenni, avere 'buoni pensieri', essere giocosi e saperci fare con i bambini.
http://quotidianonet.ilsole24ore.com/

11 set 2009

Babbo Natale si prepara.....

Con l'avvicinarsi del Natale la capitale dell’Estonia si prepara al tradizionale mercatino, che quest’anno sarà aperto dal 29 novembre al 7 gennaio 2010.
Ogni giorno a Tallin i bambini potranno visitare la casa di Babbo Natale da dove inviare la propria letterina. Previsto inoltre il Jõulujazz Festival, in programma dal 29 novembre al 17 dicembre, con musicisti e cantanti provenienti da tutto il mondo. Il programma sarà disponibile a partire dal 1° ottobre su www.jazzkaar.ee/eng. Infine, il Villaggio di Natale, allestito per tutto dicembre all’Estonian Open Air Museum, con un programma per tutta la famiglia: si possono creare decorazioni natalizie, divertirsi con vecchi giochi popolari o con gli slittini. Il museo, che si trova nella zona di Tallinn chiamata Rocca al Mare, a poca distanza dal centro cittadino, include abitazioni rurali dal XVIII al XX secolo, una cappella in legno del 1699, la scuola di un villaggio tradizionale e mulini.

http://www.travelquotidiano.com/

VITERBO CHRISTMAS VILLAGE

 Tutta la magia del Natale a Viterbo. In una bellissima dimora del '400 potrai trovare La casa di Babbo Natale. Potrai visitare La Fabbr...