27 mar 2009

Festival di Pasqua

Il 5 aprile, l'Assessorato alle Politiche Culturali del Comune, il Sindaco Gianni Alemanno, il Ministero dei Beni Culturali e la Fondazione Sorella Natura, sosterranno l'apertura del 12° Festival di Pasqua, dedicato alla musica sacra nelle grandi basiliche di Roma, con la regìa di Enrico Castiglione, che ne è stato ideatore e fondatore. «Perché non eseguire – egli pensò all'inizio – nelle stupende chiese di Roma la tanta musica sacra che la Chiesa possiede? Il Vaticano mi ha appoggiato e tuttora il Festival gode dell'Alto Patronato della Pontificia Commissione Beni Culturali della Chiesa. Ma sono stato copiato: ormai non c'è luogo sacro che non ospiti orchestre».

Per i dieci anni del Festival, Castiglione ha raccolto più di 50 concerti nella collana spagnola di dvd «Lo Mejor de la Musica Sacra» della Planeta-De Agostini. «Per il Festival di Pasqua hanno cantato la Gasdìa, Bruson, la Caballé, Carreras, con le orchestre Symphonica Toscanini e la celebre BBC, con direttori come Metha e Maazel. Gli artisti fanno a gara per partecipare: Francesco Siciliani mi ha insegnato che occorre appassionarli con eleganza, altrimenti non vengono». L'inaugurazione in S. Croce in Gerusalemme avverrà con un voci corali di 15 religioni, diretto da Fabio Nossal, come messaggio di pace.

L'indomani in S. Sabina avremo il mottetto «Canticum Canticorum» di Palestrina della Schola Romana Ensemble, mentre una chicca ci aspetta nella Basilica dei S.S. Apostoli il 7 aprile: in omaggio ad Händel per il 250° della morte, l'Ensemble RomaBarocca diretto da Lorenzo Tozzi eseguirà il «Il Trionfo del Tempo e del Disinganno», rarità del 1707 oggi interpretata dal soprano Alla Gof, dal sopranista Manzotti, da Mario Bassani e Massimo Crispi. L'8 in S. Maria sopra Minerva, l'Orchestra Luigi Cherubini eseguirà poi il Requiem tedesco di Brahms diretto da Paolo Ponziano Ciardi. «L'anno scorso nel Festival presentammo le IX Sinfonie di Beethoven dirette da Lorin Maazel, perché anche nella musica profana esiste il sacro: ed oggi chiuderemo il 12 aprile all'Ara Coeli con musica d'oggi. "The Birth of Christ" dell'americano Andrew Miller, con voci provenienti da Broadway, andrà in Mondovisione con la mia regìa».
http://iltempo.ilsole24ore.com/

22 mar 2009

Pasqua 2009: uovo di cioccolato Lav


La Lav, la Lega AntiVivisezione italiana, anche per quest’anno ci propone il suo uovo di cioccolata.
Per la Pasqua 2009 regalate un uovo dell’associazione.
La sopresa non sara’ il solito oggetto inutile che non sappiamo dove mettere: acquistando l’uovo di cioccolato della Lav si potra’ aiutare l’associazione nella lotta alla tratta dei cuccioli che arrivano dall’Est Europeo.

La Lav chiede una “legge per l’introduzione del reato di traffico di animali da compagnia e moratoria delle vendite dei quattro zampe per prevenire la piaga dell’abbandono delle cucciolate e del randagismo“. Questo weekend e anche quello del 28 e del 29 marzo 2009, in 300 piazze del nostro paese, i volontari dell’associazione saranno a disposizione dei cittadini per fornire loro informazioni e per vendere il tradizionale uovo di Pasqua della Lav, realizzato con il commercio equo solidale, con cioccolato fondente.

La Lav ci tiene molto a questa sua campagna per proteggere i cuccioli che arrivano in Italia in condizioni disastrose: sul “sito dedicato nonlosapevo.it” tutte le informazioni.

http://www.haisentito.it/

Il 21,22,28 e 29 marzo scendi in piazza a firmare
contro il traffico dei cuccioli dall'Est Europa

Te lo abbiamo già chiesto. Ti abbiamo promesso grandi risultati. Alcuni li abbiamo già ottenuti. Ma vogliamo fare di più! Ecco perchè torniamo in piazza.

Saremo presenti con centinaia di tavoli dove


potrai


◦firmare la petizione
◦trovare il materiale informativo
◦ricevere il tradizionale uovo di cioccolato extrafondente equo e solidale della LAV con una piccola donazione
AIUTACI A FERMARE IL TRAFFICO DI CUCCIOLI: SCENDI IN PIAZZA CON NOI! INSIEME POSSIAMO OTTENERE ALTRI IMPORTANTI RISULTATI!

Scopri la piazza più vicina a te!

CAMPAGNA ADMO, 'UNA COLOMBA PER LA VITA'

La campagna ADMO ‘una colomba per la vita’ in questo 2009 ha un ruolo ancora più determinante:
si propone infatti a tutti gli italiani nell’anno che festeggia i vent’anni di attività e ricerca del Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo (IBMDR), istituito nel luglio del 1989.
Fu allora che gli Ospedali Galliera di Genova deliberarono l’istituzione di un Registro dietro specifica richiesta del primario del servizio trasfusionale, il professor Giorgio Reali. All’epoca, il dottor Mario Barbanti - che dirigeva il laboratorio di istocompatibilità annesso al trasfusionale - aveva studiato e messo a punto un programma al computer per raccogliere le caratteristiche genetiche di soggetti tipizzati a favore di consanguinei.

Proprio a Genova, infatti, presso la divisione di ematologia del Policlinico San Martino, diretta dal professor Alberto Marmont, intorno alla fine degli anni ’70 erano stati eseguiti - per la prima volta in Italia! - trapianti di midollo osseo tra fratelli e il laboratorio di istocompatibilità del Galliera conduceva, sui pazienti e sui loro familiari, le tipizzazioni. Presso quel laboratorio, quindi, vi era un discreto numero di tipizzazioni di persone sane (i consanguinei dei pazienti, praticamente), che erano state ‘registrate’ in un archivio informatico Nel 1988, però, il gruppo del professor Marmont - alla guida del dottor Bacigalupo - eseguì il primo trapianto in Italia da donatore non consanguineo su una ragazzina di 14 anni affetta da leucemia, utilizzando le cellule midollari di una donatrice inglese iscritta presso il Registro Nolan di Londra, che all’epoca rappresentava l’unico Registro di donatori del mondo. Per cui, spinti dal senso di frustrazione di non poter eseguire il trapianto nella maggior parte dei pazienti che, pur avendone l’estrema necessità, non potevano contare sul familiare compatibile, gli ematologi italiani sollecitarono il dottor Barbanti a richiedere a quei soggetti ‘registrati’ nel suo archivio dati, il consenso a essere disponibili per qualsiasi malato in attesa di trapianto, anche non familiare.

Le 2.321 persone che nel 1989 risposero positivamente, costituirono il primo embrione dell’IBMDR. In quello stesso periodo nasceva anche ADMO (ufficialmente costituita nel 1990), allo scopo di informare e sensibilizzare la popolazione italiana sulla donazione di midollo osseo, iniziando a formare quella cultura della donazione che, oggi, può contare su oltre 370.000 soggetti iscritti in Italia (dei quali 330.000 circa idonei alla donazione) e oltre 12 milioni nel mondo (ascrivibili a oltre 60 Registri con i quali l’IBMDR italiano è collegato). Eppure questi numeri non sono sufficienti, perché tali numeri riescono a soddisfare soltanto il 50-60% dei pazienti in attesa di trapianto. Pazienti (sono bambini, giovani, uomini, donne…) che desiderano fortemente non avere più niente a che fare con leucemie, linfomi, mieloma, talassemia… e sperano di trovare quel donatore-gemello capace di far riagguantare la vita a ciascuno di loro. La compatibilità fra non consanguinei, infatti, ha un rapporto di 1 a 100.000!

I volontari ADMO, dunque, oggi saranno con i loro gazebo nelle piazze italiane per parlare di vita. Vita che può continuare grazie a un gesto solidale, a un puro atto d’amore.

Per conoscere le piazze della vita http://www.admo.it/ - telefono 02 39000855

http://www.ansa.it/

20 mar 2009

Un uovo di Pasqua artistico per aiutare la ricerca

L'uovo, una forma perfetta che per un’occasione speciale incontra l'arte e diventa progetto di beneficenza.
L’Arte nell’uovo di Pasqua è un’iniziativa di beneficenza nata nel 2002 da un’idea di Sergio Valente, coiffeur tra i più celebri d'Italia, professionista di fiducia dei più grandi stilisti, consulente di tantissimi attori e personaggi dello spettacolo sul loro look. Lo scopo, raccogliere fondi per sostenere Associazioni umanitarie e di ricerca scientifica. In tutti questi anni sono stati coinvolti grandi artisti che, attraverso le loro opere, hanno sostenuto fattivamente importanti progetti grazie alla generosità di chi le ha poi acquistate.

Il prossimo 1 aprile, presso lo spazio Open Colonna del Palazzo delle Esposizioni a Roma, inaugura la VIII edizione dell'iniziativa, interamente dedicata alla ricerca scientifica condotta dall’Associazione Atena (Associazione per le Terapie Neurochirurgiche Avanzate) Onlus fondata dal Prof. Giulio Maira e presieduta dal Prof. Angelo Vescovi. L'associazione ha l’obiettivo di migliorare la cura di alcune malattie neurochirurgiche per le quali le terapie sono ancora limitate. A tal fine, avvia nuovi progetti di ricerca, costituisce laboratori, finanzia ricercatori, favorisce lo scambio e la divulgazione dei risultati.

Testimonial dell'evento saranno Edwige Fenech, da tempo sostenitrice della manifestazione e Carlo Rossella. Le opere, ancora una volta ispirate alla forma e al concetto di uovo, saranno divise in gruppi di sei o sette artisti denominati “Isole” e ognuna di queste avrà un tutor, cioè una madrina o un padrino d’eccezione, che avrà il compito di mettere in risalto, promuovere e sostenere la propria “isola", oltre a intrattenere e interagire con gli ospiti. Tra i tutor che hanno già confermato la loro partecipazione Tosca D’Aquino, Gigi Marzullo, Sandra Carraro, Anna Fendi, Stefano Dominella, Cinzia Malvini, Marco Simeon, Mita Medici, Candida Morvillo, Arianna Marchetti e gli stilisti Grimaldi e Giardina.

Questi gli artisti che hanno voluto realizzare creazioni inedite ed esclusive per l'occasione: Giampaolo Atzeni, Betty Bee, Franco Bevilacqua, Patrizio Bitelli, Francesco Bruscia, Matteo Cainer, Anna Cammisa, Massimo Catalani, Mario Ceroli, Giuseppe Di Lelio, Lello Esposito, Massimiliano Fuksas, Piero Figura, Gian Paolo Giannotti, Alfredo Gioventù, Fabio Grassi, Carlo Guarienti, Nicola Guerraz, Oki Izumi, L'Aura e Alessandro Trentin, Laura 64 donato da Paola Cipriani, Emilia Lancia, Nino Lettieri, Cosimo Mirco Magliocca, Serafino Maiorano, Mamadesign Lab, Marta Marzotto, Samuele Mazza, Enrico Miglio, Igor Mitoraj, Ettore Mocchetti, Patrizia Molinari, Mauro Mori, Marzia Mosconi, Claudio Napoli, Giancarlo Neri, Emanuele Pantanella, Daniele Papuli, Federico Paris, Laura Pieralisi, Iodice Michele per Alberta Saladino, Antonino Sciortino, Valerio Tambone, Stefano Tonelli, Francesco Toraldo, Irene Veschi, Netta Vespignani per Renzo Vespignani, Elena Voltolina per Antica Murrina.

Le opere saranno esposte al pubblico nel giorni successivi al primo aprile, fino ad esaurimento, nel prestigioso spazio “Open Colonna” del Palazzo delle Esposizioni messo a disposizione dallo chef di fama internazionale Antonello Colonna. Scultori, pittori e interior designer hanno saputo dare libero sfogo alla propria creatività senza limitazione alcuna ad eccezione del soggetto ispiratore – cioè l’uovo – in modo da seguire ed esaltare il più possibile la tradizione del dono pasquale.

L'usanza di offrire uova decorate con elementi preziosi affonda le sue radici nella storia del tempo. Da sempre considerato “principio primo” di vita, la simbologia dell’uovo è antichissima. Strettamente legata al concetto di Resurrezione per i Cristiani e dunque alla primavera in quanto rinascita della vita sulla Terra, l’usanza di mangiare uova benedette a Pasqua risale al Medioevo, mentre è nel XIII secolo in cui risulta segnata nei libri contabili di Edoardo I di Inghilterra una spesa per 450 uova decorate e rivestite d'oro da donare come regalo di Pasqua. Ma le uova più famose furono indubbiamente quelle di un maestro orafo, Peter Carl Fabergé, che nel 1883 ricevette dallo zar Alessandro la commissione di realizzare un regalo speciale per la zarina Maria.
http://www.teknemedia.net/

18 mar 2009

Come si calcola il giorno della Pasqua?



Un anno arriva alta, un anno arriva bassa.
La Pasqua, la festa più importante del calendario cristiano, lascia spesso spiazzati i fedeli perché non ha una data ben precisa come altre ricorrenze: di sicuro si sa solamente che cade di domenica tra la fine di marzo e il 25 aprile.

Il calcolo della Pasqua è sempre stato nel corso della storia una fonte di discussione. Le battaglie iniziarono già nel mondo tardo-antico: si formarono diverse correnti di pensiero che solo nel 325 con il concilio di Nicea vennero tacitate, essendo stato stabilito un modo per calcolare la data della Pasqua che valesse per tutto il mondo cristiano.

Le decisioni del concilio di Nicea esprimono il desiderio di unità. Scopo del concilio fu di stabilire dei principi, fondati sui dati scritturistici concernenti l'associazione della morte e risurrezione di Cristo con la Pasqua ebraica, che avrebbero incoraggiato un'unica osservanza annuale della Pasqua da parte di tutte le Chiese. Alimentando l'unità in questo modo, il concilio dimostrò anche il suo impegno a favore della missione della Chiesa nel mondo.

Le norme nicene affermano l'intima connessione tra la Pasqua biblica e la celebrazione cristiana del «Cristo, nostra Pasqua». Sebbene il concilio di Nicea abbia rigettato il principio della dipendenza dal computo ebraico contemporaneo, esso compi tale scelta in base al fatto che questo era cambiato ed era divenuto inesatto, e non perché esso considerasse questa connessione come irrilevante.

Ancora oggi valgono quelle disposizioni.

La Pasqua cristiana cade la prima domenica successiva al plenilunio che segue l'equinozio di primavera. Un plenilunio si verifica circa una volta al mese, è ovvio perciò che a seconda della distanza di tale evento astronomico rispetto all'equinozio, la Pasqua può essere più o meno "alta".

Una volta stabilita la data della Pasqua si procede a ritroso per determinare la durata della Quaresima e la collocazione sul calendario del Carnevale e del Mercoledì delle Ceneri.


Pasqua negli Stati Uniti


Negli Stati Uniti molti bambini fanno un “Easter Egg hunt”.

Di solito le famiglie si riuniscono e decorano uova vere (sode) il giorno prima per poi nasconderle intorno ai loro giardini; uniranno a queste anche qualche uovo di cioccolato.
La mattina di Pasqua i bambini faranno una specie di caccia al tesoro per vedere chi ne trova di più! Il bambini che trova più uova riceverà un cestino premio con dentro di solito un coniglietto di cioccolato. Ai bambini si fa credere che un “Easter Bunny” (Coniglio di Pasqua) “nasconde” le uova.
I bambini devono cercare le uova.

Pasqua in Danimarca


In Danimarca durante la Pasqua è tradizione addobbare la casa e la tavola con fiori e decorazioni di colore giallo.
Per questo i danesi chiamano i narcisi "Fiori di Pasqua".

Altra usanza molto particolare è quella si scrivere un gækkebrev a un familiare o ad un amico. I gækkebreve sono poemetti o testi in rima senza, però la firma dell'autore che deve essere indovinato da chi riceve il poemetto. Se il destinatario non riesce a smacherare l'autore, gli deve regalare un Uovo di Pasqua.


Buona Pasqua in Danimarca si dice God Påske

http://www.formorefun.it/index.html

VITERBO CHRISTMAS VILLAGE

 Tutta la magia del Natale a Viterbo. In una bellissima dimora del '400 potrai trovare La casa di Babbo Natale. Potrai visitare La Fabbr...