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2 gen 2009

Manifestazioni ed eventi per la Befana



Capitale mondiale della Befana
Partirà domani (2 gennaio 2009) nel pomeriggio, per concludersi il 6 gennaio 2009, la Festa Nazionale della Befana a Urbania.

Sono ormai più di dieci anni che l’antica Casteldurante festeggia alla grande la Befana, con eventi e kermesse dedicati a piccoli e grandi. La manifestazione, intitolata ‘Urbania: la casa della Befana’, ha molteplici fini. Il più importante è, senz’altro, la riscoperta dell’aspetto pedagogico legato alla Befana. Un tempo, neanche troppo lontano, la visita dell’amata vecchia era vissuta dall’intera famiglia: dai genitori, che se ne servivano per premiare o castigare i figli per il comportamento tenuto durante l’anno; ai bambini che, impazienti e timorosi, ne aspettavano il giudizio. Durante le festività di gennaio, il tema sarà dibattuto in un incontro durante al quale prenderanno parte docenti universitari, educatori, scrittori e personaggi famosi.

Altro scopo è quello di riproporre l’aspetto puramente folcloristico e tradizionale di questo personaggio dell’immaginario infantile. Nel ricordo di antiche usanze che vedevano la Befana al centro di feste popolari e pensando a tradizioni così fortemente radicate tra gli abitanti di questo angolo delle Marche, da oscurare quelle in gran parte consumistiche abbinate a “Babbo Natale”, Urbania si candida come il luogo più originale e adatto per ospitare la “La Casa della Befana”.

L’iniziativa prenderà il via ufficialmente all’imbrunire di domani (venerdì 2 gennaio) con fuochi d’artificio e l’arrivo in cordata dalla torre civica della Befana. Sarà il primo cittadino a riceverla in pompa magna e consegnarle le chiavi della città che restituirà la sera del 6 gennaio. Il corteo con il Bandino dei Brutti e le tante aiutanti della Befana sfilerà per le vie della cittadina fino alla piazza principale, dove sarà aperta la casa della vecchina. Nel corteo sarà possibile ammirare le Befane sui trampoli, quelle a bordo di un’originale bici-scopa, la più bella, la più brutta, la Befana cuoca e quella sarta. In piazza San Cristoforo apertura delle casette e del mercatino della Befana. Apertura dell’Emporio della Befana. Mentre nella sala Montefeltro di Palazzo Ducale sarà visitabile la mostra “Una Befana per cappello. La favolosa arte dei maestri cappellai di Montappone”.

La Befana di Urbania, in occasione delle grandi feste indette in suo onore, anche quest’anno vuole battere più record.

Se l’anno scorso ha battuto il record con la sciarpa più lunga del mondo, realizzata rigorosamente dalle sarte Befane di Urbania, lunga ben 28 metri; quest’ anno è la volta della calza più lunga, cucita a mano dalle tante aiuto-Befane di Urbania, già all’opera da tempo.

Altri primati arriveranno dalle aiuto Befane: da quelle acrobatiche che volano davvero, a quelle sui trampoli, a quelle che scenderanno in cordata dalla torre civica alta ben 36 metri. I primati comunque non si fermano qui. In programma anche il Guinness per la sciarpa della Befana più lunga: ogni Befana da un anno sta dando il proprio contributo nella realizzazione dell’indumento, tenendo per una settimana la sciarpa e passandola poi di casa in casa, una “catena” che continuerà fino al 6 gennaio. Si passa poi alle oltre 4 mila calzette appese in tutte le finestre della cittadina. Tra i record gastronomici battuti nelle passate edizioni: la frittata più grande, ben 1001 uova da mangiare con fiumi di vino Sangiovese. Da non dimenticare poi nel 2007 la scopa più alta del mondo (28 metri), realizzata rigorosamente in legno e erica.

Ogni sera fino all’epifania, all’imbrunire, per vie e piazze di Urbania sfileranno tante Befane. Non mancheranno fuochi d’artificio, musica e allegria. Anche il lancio di dolciumi è assicurato. Laboratori creativi sull’antica arte della ceramica, che rese famosa Casteldurante nel lontano 1600, e di reciclarte saranno attivi tutti i pomeriggi e anche la mattina del 4, 5 e 6 gennaio. Saranno attivati anche laboratori sull’ambiente e sull’alimentazione guidati dagli esperti del Cea della Provincia di Pesaro e Urbino. Sabato 3 gennaio verrà inoltre presentato il libro ‘La Befana…senza calze’ di Giovanna Renzini edito da Neftasia di Pesaro, al quale seguirà la premiazione del concorso nazionale di narrativa e disegno ‘Arriva la Befana’.

Qui per tutto l’anno i bambini potranno mandare le loro lettere, con i loro desideri e piccoli problemi: e sarà proprio la cara Vecchietta a rispondere ad ognuno.

Come fare? Tramite lettera all’indirizzo “La Befana – Casella postale aperta – 61049 URBANIA (Pu)”; o tramite internet al sito http://www.labefana.com/

Durante i cinque giorni di feste si organizzano visite guidate ai monumenti e bellezze di Urbania, l’antica Casteldurante, sia la mattina che il pomeriggio per gruppi, famiglie e visitatori a cura dell’Ufficio Turismo (giro città, Palazzo Ducale e cantine, mummie, teatro e altro).

Durante la cinque giorni il programma prevede: spettacoli di piazza per bambini, in serata il Tombolone della Befana, mercatini di prodotti tipici, mercatini della Befana, animazione e laboratori creativi, visite guidate alla città, Luna Park, spazi espositivi per produttori marchigiani, spettacoli delle Befane volanti, spettacoli pirotecnici, sfilate, carri allegorici, tante Befane in tutte le salse, apertura della casetta della Befana, discesa della Befana dai campanili della città, presentazione dei Guinness (Calza e sciarpa più grandi del mondo), in serata consegna di doni nelle case, nei camper e ovunque si richieda. Nelle serate: spettacoli in città; in notturna dalle ore 23 “Befanight” per i giovani. Gran finale con spettacolo pirotecnico e la partenza della Befana.

La Casa della Befana: 0722.317211 o http://www.labefana.com/

Segreteria organizzativa:

Associazione Befana.it

Info:

Pro Loco Urbania

C.rso Vittorio Emanuele II, 27

61049 – Urbania

Tel e fax: 0722.317211



Si rinnova anche per il 2009 il tradizionale appuntamento con la festa
dell’Epifania a Maranello.
Martedì 6 gennaio all’Auditorium Enzo Ferrari in via Nazionale 78 è in programma la doppia proiezione di un film di animazione per bambini, alle ore 9.15 e 11.

L’ingresso è gratuito ad esaurimento posti. Gli adulti potranno entrare solo se accompagnati da un minore (un bambino per ogni adulto). All'uscita verrà consegnato a tutti i bambini un libro offerto dalla Biblioteca e una calza con le caramelle offerta dall'associazione AVAP di Maranello.



Le Befane di Valliera di Adria (ro)

Si parte sabato 3 gennaio da Valliera alle ore 17,00 circa, direzione via marconi di adria dove visiteremo tutti i negozi e i bambini che troveremo lungo il percorso per poi procedere per via carducci, alcuni negozi delle riviere, zona palazzo di vetro, zona coop e poi ritorno a valliera per le vie sud della frazione.
A proposito ho chiesto agli altri ragazzi con cui prepariamo la manifestazione, sò che hai un bambino piccolo, se vuoi chiedere anche a qualche vicino di casa tua che abbiano bambini piccoli noi siamo ben disponilibili a fare un saltino anche in via madre teresa di calcutta, con la preghiera di raggruppare al nostro arrivo i vari bambini in poche soste circa due o tre al massimo, per ovvi motivi di tempo, e avvisa che se qualche genitore gradisce che la befana consegni un pacco al proprio bambino basta che lo prepari con nome cognome del bambino e indirizzo, e mi fai sapere per farcelo avere per tempo anche quando stiamo arrivando la sera stessa credo verso le ore 19,30 di sabato 3 gennaio subito dopo la zona palazzo di vetro e prima della zona coop.
Si riprende domenica 4 gennaio sempre alle ore 17,00 circa direzione località orticelli, via san pietro basso e alcuni punti di Valliera.
Lunedì 5 gennaio partenza alla stessa ora circa, passeremo per alcuni negozi di via badini, corso mazzini, via chieppera e tutto il corso vittorio emanuele fino in piazza garibaldi, poi si procede per altri punti direzione Valliera.
Martedì 6 gennaio ultimo giorno e giorno della Befana vero e proprio, si parte alle ore 13,00 direzione agriturismo “la salute” in loc. ca’ garzoni e poi ritorno a Valliera dove la befana porterà la calza a tutti gli abitanti della frazione casa per casa fino alle ore 20,30 circa, orario in cui ci sarà nel campetto adiacente alla chiesa si svolgerà il tradizionale brusavecia
Tutte le sere la befana si ferma verso le ore 22,00 perchè dopo quell’orario con i tempi che corrono non vogliamo creare panico a persone che non ci conoscono.
Intanto ti ringrazio anticipatamente di quello che farai sicuramente per noi e ti mando i migliori auguri di buona fine e inizio 2009 a te e famiglia.
info: Giorgio Lazzarin 3395213458

La calza della Befana più lunga del mondo


Il 5 gennaio 2009 sfilerà nelle vie di Viterbo la calza della Befana più lunga del mondo,
chiamata anche la calza della solidarietà.
La calza sarà realizzata in tela di iuta e lunga 52,30 del peso di kg 400 circa, internamente riempita con palloni gonfiabili, sacchi di carta e doni per bambini, trasportata a spalla da 100 figuranti tipicamente vestiti da befana, intervallate da 15 Fiat 500 sul cui tettino poggia la calza. Il corteo sarà preceduto dalla banda musicale e dal gruppo Majorettes di Bomarzo, dal gruppo sbandieratori "Città di Viterbo", da bambini e bambine vestiti rispettivamente da spazzacamino e da befana. In piazza del Plebiscito - sosta per il saluto del Vescovo, del prefetto, del Sindaco e di altre autorità.

Lo scorso anno era di 52,30 metri di lunghezza, 300 kg di peso.


Programma:

ore 14,30 - raduno delle 100 befane in piazza del Plebiscito

15,00 - trasferimento in corteo delle befane e delle fiat 500 con la banda musicale fino a Porta Romana

15,30 - Partenza della Calza più lunga del mondo.

Il corteo sarà preceduto dalla banda musicale e dal gruppo Majorettes di Bomarzo, dal gruppo sbandieratori "Città di Viterbo", da bambini e bambine vestiti rispettivamente da spazzacamino e da befana.

In piazza del Plebiscito - sosta per il saluto del Vescovo, del prefetto, del Sindaco e di altre autorità.

In viale B. Buozzi, nel sacrato parrocchiale distribuzione delle calze della befana ai bambini presenti.

E' prevista la presenza di Rai e Mediaset.

Info: 340.5723916 Luciano Barozzi - Circoscrizione Pilastro

28 dic 2008

Canzone della Befana

La Befana


Sono andata a cercare notizie su inernet della Befana ed ho trovato la sua storia, le sue filastrocche…Anche notizie su come viene festeggiato il 6 gennaio nel mondo…ma andiamo per ordine….


Il termine Befana deriva da Epifania che significa “apparizione”, “manifestazione”.
La sua storia parte da quando i re magi si persero nel loro cammino verso Betlemme, ad un tratto videro una casetta, andaro a bussare ed aprì loro una vecchina che gli indicò la strada.

Ma dopo un po’ la vecchina si rese di avergli dato le indicazioni sbagliate, allora gli corse dietro. Ogni casa che trovava bussava per chiedere se li avessero visti e ad ogni bambino che apriva la porta lei gli regalava dei dolcetti. Da qui iniziò la tradizione della Befana che porta la notte tra il 5 e il 6 gennaio dolcetti ai bambini e solo nel medioevo la si rappresentò a cavallo della scopa come una streghetta.

Ci sono altre versioni della storia della Befana:
Quando mancavano pochi giorni al 6 di gennaio, la Befana, con la promessa dei doni e con la minaccia del carbone, teneva in pugno tutti i bambini che cercavano di essere più buoni e promettevano mari e monti ai loro genitori.
Per molti bimbi l'arrivo della Befana era anche un'occasione per fare un po’ i conti con la propria coscienza: la vecchia Befana,severa anche se in fondo molto buona, costringeva tutti a pensare a lungo al proprio modo di fare e comportarsi, e ingiungeva solennemente di correggere i propri difetti. Certi bambini molto impazienti, fin dal giorno prima avrebbero voluto sapere quello che la Befana avrebbe loro portato, ma saperlo con così tanto anticipo era impossibile.
Allora cercavano di prevederlo con degli oroscopi di loro invenzione che si chiamavano "indovinelle" .
Andavano in cucina e spazzavano dalla cenere un angolo del focolare, quando la legna messa ad ardere era ben scoppiettante. Poi adagiavano in quell'angolo pulito,due foglie di ulivo bagnate di saliva, incrociandole l'una sull'altra e dicevano:"Indovina indovinello, che vieni una volta all'anno, dimmi quello che ti comando".
Detto questo, quei bambini facevano tutte le domande che desideravano fare:
"Arriverà la Befana? Cosa porterà, dolci? giocattoli? vestiti? Tante cose? poche? niente? Cenere e carbone?"
Le foglie appoggiate alla piastra rovente del focolare, ad un certo grado di calore facevano un bel salto, con tanti scoppiettii: voleva senz'altro dire che la Befana sarebbe stata generosa e avrebbe esaudito tutti i desideri espressi. Se invece le foglie si muovevano piano piano,era segno che la Befana sarebbe stata poco generosa e che non avrebbe esaudito tutti i desideri dei bambini.
Ma se le foglie fossero bruciate senza muoversi, certamente era segno che la cenere e il carbone erano assicurati.
I bambini fantasticavano molto sui doni della Befana e domandavano sempre tutto quello che avevano desiderato durante l'anno: bambole, trenini, cavalli a dondolo, tricicli e biciclette e spesso chiedevano alla Befana cose che essa non poteva e non voleva concedere loro.
La Befana, come già sappiamo amava la semplicità ed era molto parsimoniosa, non le piacevano gli sprechi e le esagerazioni. I doni che preferiva fare erano cose povere,arance, mandarini, fichi secchi e castagne, datteri, torroncini, melograni e uva passa, biscotti fatti in casa, specialmente quelli a forma di uccellini, cavallucci, pupattole.
Fra i suoi regali non mancavano mai calzerotti colorati, guanti e sciarpe di lana calda: certo la Befana doveva avere una memoria formidabile per ricordare, di anno in anno, tutto quello di cui i suoi piccoli amici avevano bisogno.
In un paesetto sperduto in una stretta valle di montagna, la Befana portava ai bambini una bella corona di castagne e mele, fatta proprio come le corone del rosario delle nonne: al posto delle avemarie c'erano le mele, e al posto dei padrenostri, c'erano le castagne.
Invece del crocefisso c'era un'arancia o un mandarino. I bambini si mettevano quella corona al collo e cominciavano a mangiare. Ma la nostra Vecchia sapeva bene quanto ai bambini piacessero i giocattoli e poi amava tanto far felici gli altri.
Così, oltre alle cose utili, ai dolci e ai frutti, lasciava nella calza, quando poteva, anche alcuni giochi. Di paese in paese, talvolta alla Befana piaceva fare qualcosa di speciale, di diverso.
C'era un piccolo villaggio dove ai bambini che ormai si erano fatti grandicelli , la Befana lasciava tra i doni anche una patata o una cipolla. Con quel segno la Befana voleva dire loro che ormai si erano fatti grandi e l'anno dopo non sarebbe più tornata.
La vigilia dell'Epifania, nelle grandi città frequentate dalla Befana, venivano fatte delle fiere in suo onore, dei bei mercati pieni di bancarelle che presentavano ogni ben di Dio, dolci, e giocattoli a non finire. I bambini che avevano la fortuna di abitare in quelle città, andavano alla fiera con i loro genitori e girando fra le bancarelle si facevano un'idea di quello che avrebbero potuto chiedere alla Befana.
In quei mercati,talvolta, improvvisamente si vedeva passare una vecchiaccia un po’ stracciata che sembrava scappare via, cercando di confondersi tra la folla. I bambini intimoriti si rifugiavano nelle pieghe delle gonne delle loro mamme, per non vedere.
Era la Befana quella? Forse sì ,rispondevano le mamme. Come mai così in anticipo? Chissà!
Tornati a casa un po’ spaventati da quella apparizione inaspettata, i bambini promettevano di essere da allora in poi solamente buoni e presa penna e calamaio scrivevano una bella letterina alla Befana, piena di grandi promesse e con la richiesta di quei doni che avevano visto alla fiera.
Poi non restava che sperare che la Befana passasse a ritirare le loro ordinazioni, per lasciare nelle calze il mattino dopo quanto era stato richiesto.
Chi, invece non aveva fiere e mercati dove andare, la letterina alla Befana l'aveva spedita già da un pezzo.

Ma nel mondo come festeggiano il 6 Gennaio?In Spagna il 6 gennaio tutti i bambini si svegliano presto e corrono a vedere i regali che i Re Magi hanno lasciato. Il giorno precedente mettono davanti alla porta un bicchier d' acqua per i cammelli assetati e anche qualcosa da da mangiare e una scarpa .
In molte città si tiene il corteo dei Re Magi, in cui i Re sfilano per le vie cittadine su dei carri riccamenti decorati.

In Francia, invece, nel giorno dell' epifania si usa fare un dolce speciale, all' interno del quale si nasconde una fava.

Chi la trova diventa per quel giorno il re o la regina della festa.

Il dolce si chiama "gâteau des Rois" ("dolce dei Re").

Il dolce era diviso in altrettante porzioni quanti erano i convitati, più una.

Questa porzione supplementare, chiamata "la parte del Buon Dio" o "la parte della Vergine", era destinata al primo poverello che si sarebbe presentato.

Per molto tempo, l'Epifania fu più importante del giorno del Natale.

Questa tradizione ha portato al costume di fare del seme nascosto nel dolce un vero oggetto da collezione: dal fagiolo secco al seme dorato in oro a 24 carati, se ne trovano per tutti i gusti. Al Museo di Blain sono conservati più di 10.000 semi, e ogni anno si organizza una fiera per collezionisti. Esiste persino una rivista dedicata all'argomento.

In russia La chiesa ortodossa celebra il Natale il 6 gennaio.

Secondo la leggenda i regali vengono portati da Padre Gelo accompagnato da Babuschka ,una simpatica vecchietta.


In Germania questo è il giorno della venuta dei Re Magi.

Spesso i preti e i chirichetti vanno nelle case per chiedere delle donazioni e recitano solitamente anche qualche Verso o intonano una canzone sacra. Le persone di religione cattolica si recano in chiesa, a messa, ma in Germania il 6 Gennaio non è un giorno festivo, si lavora come solito e i bambini vanno a scuola.


In Islanda il 6 gennaio viene chiamato il tredicesimo, perchè da Natale fino a questa data trascorrono 13 giorni.

Questo è l'ultimo giorno del periodo festivo nel quale si dice addio al Natale.

Si inizia con una fiaccolata, alla quale partecipano anche il re e la regina degli elfi. A metà strada arriva anche l'ultimo dei Babbo Natale, il tredicesimo ( il primo Babbo Natale arriva l' 11 dicembre e poi ne arriva uno ogni giorno fino a Natale, poi dal 25 dicembre in poi ne va via uno al giorno). La fiaccolata finisce con un falò e con dei fuochi d' artificio.


In Ungheria il giorno dell' epifania i bambini si vestono da Re Magi e poi vanno di casa in casa portandosi dietro un presepe e in cambio ricevono qualche soldo.


In Romania la festa dell' epifania rappresenta la venuta dei Re Magi ed è un giorno festivo. Ancora oggi in alcuni paesi i bambini vanno lungo le strade e bussano alle porte per chiedere se possono entrare per raccontare delle storie. Di solito come compenso ricevono qualche spicciolo. Anche i preti vanno di casa in casa per benedire le case.





18 dic 2008

Filastrocche e poesie per la Befana

La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
col cappello alla romana
viva viva la Befana!

La Befana
di
Giovanni Pascoli

Viene viene la Befana
vien dai monti a notte fonda.
Come è stanca! La circonda
neve, gelo e tramontana.
Viene viene la Befana.
Ha le mani al petto in croce,
e la neve è il suo mantello
ed il gelo il suo pannello
ed il vento la sua voce.
Ha le mani al petto in croce.
E s’accosta piano piano
alla villa, al casolare,
a guardare, ad ascoltare
or più presso or più lontano.
Piano piano, piano piano.
Che c’è dentro questa villa?
Uno stropiccìo leggero.
Tutto è cheto, tutto è nero.
Un lumino passa e brilla.
Che c’è dentro questa villa?
Guarda e guarda...tre lettini
con tre bimbi a nanna, buoni.
guarda e guarda...ai capitoni
c’è tre calze lunghe e fini.
Oh! tre calze e tre lettini.
Il lumino brilla e scende,
e ne scricchiolan le scale;
il lumino brilla e sale,
e ne palpitan le tende.
Chi mai sale? Chi mai scende?
Co’ suoi doni mamma è scesa,
sale con il suo sorriso.
Il lumino le arde in viso
come lampada di chiesa.
Co’ suoi doni mamma è scesa.
La Befana alla finestra
sente e vede, e s’allontana.
Passa con la tramontana,
passa per la via maestra,
trema ogni uscio, ogni finestra.
E che c’è nel casolare?
Un sospiro lungo e fioco.
Qualche lucciola di fuoco
brilla ancor nel focolare.
Ma che c’è nel casolare?
Guarda e guarda... tre strapunti
con tre bimbi a nanna, buoni.
Tra la cenere e i carboni
c’è tre zoccoli consunti.
Oh! tre scarpe e tre strapunti...
E la mamma veglia e fila
sospirando e singhiozzando,
e rimira a quando a quando
oh! quei tre zoccoli in fila...
Veglia e piange, piange e fila.
La Befana vede e sente;
fugge al monte, ch’è l’aurora.
Quella mamma piange ancora
su quei bimbi senza niente.
La Befana vede e sente.
La Befana sta sul monte.
Ciò che vede è ciò che vide:
c’è chi piange e c’è chi ride;
essa ha nuvoli alla fronte,
mentre sta sul bianco monte.



La Befana
di
Guido Gozzano

Discesi dal lettino
son là presso il camino,
grandi occhi estasiati,
i bimbi affaccendati

a metter la scarpetta
che invita la Vecchietta
a portar chicche e doni
per tutti i bimbi buoni.

Ognun, chiudendo gli occhi,
sogna dolci e balocchi;
e Dori, il più piccino,
accosta il suo visino

alla grande vetrata,
per veder la sfilata
dei Magi, su nel cielo,
nella notte di gelo.

Quelli passano intanto
nel lor gemmato manto,
e li guida una stella
nel cielo, la più bella.

Che visione incantata
nella notte stellata!
E la vedono i bimbi,
come vedono i nimbi

degli angeli festanti
ne' lor candidi ammanti.
Bambini! Gioia e vita
son la vision sentita

nel loro piccolo cuore
ignaro del dolore.


Quando è l'ora, la Befanaalla scopa salta in groppa.
D'impazienza già trabocca:
l'alza su la tramontana,
fra le nuvole galoppa.
Ogni bimbo nel suo letto
fa l' esame di coscienza:
maledice il capriccetto,
benedice l' ubbidienza:
La mattina al primo raggio
si precipita al camino.
Un bel dono al bimbo saggio,
al cattivo un carboncino!


M'avevan detto, la Befananon é più tanto lontana
sulla scopa è già per via
giungerà all'Epifania.
Porterà ai bimbi buoni
chicche dolci ed altri doni.
La Befana qui passò
tutto questo mi portò!
Se sia brutta vecchia e storta
non lo so e non me ne importa,
so soltanto che il suo arrivo
rende il cuore più giulivo !

Fate nanna, piccolini,nei lettini
bianchi e belli come panna;
fate nanna!
Dal castello delle fate,
ch’ è lassù, lontan lontano
fra le nevi immacolate,
al camino vien, pian piano
la Befana, ricca e buona,
che vi dona
cavallucci, bamboline
e balocchi senza fine.
Glieli porta l’ asinello,
forte e bello,
che le orecchie ha lunghe assai:
se vi sente, o bimbi, guai!
Fate nanna, piccolini,
nei lettini
bianchi e belli come panna;
fate nanna!


Zitti, zitti bimbi buoni,presto, presto giù a dormire:
la Befana è per venire
col suo sacco pien di doni.
La Befana è una vecchina
che discende dalla luna
sulla scopa di saggina
non appena il ciclo imbruna.
E si accosta pian pianino
alle calze e alle scarpette
messe in fila sul camino
e, ridendo, mette e mette...
Fuori soffia tramontana
e vien giù la neve bianca,
ma pei bimbi la Befana
non ha freddo e non si stanca.


FilastroccaPrima versioneLa Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
con le toppe alla sottana:
Viva, viva la Befana!


Seconda versioneLa Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
col vestito alla romana:
Viva viva la Befana!


Terza versioneLa befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
col cappello alla romana:
Viva viva la Befana!


Quarta versioneLa befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
porta un sacco pien di doni
da regalare ai bimbi buoni


Quinta versioneLa befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte,
con la scopa di saggina:
viva viva la nonnina!


Sesta versioneLa befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte,
se ne compra un altro paio
con la penna e il calamaio.


Settima versioneLa befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
viene e bussa alla tua porta
sai tu dirmi che ti porta?


Ottava versioneLa befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte;
viene, bussa e scappa via,
la befana è mamma mia.


Nona versioneLa Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
il suo sacco è pien di toppe
e le ossa ha tutte rotte.


Decima versioneLa Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte,
il vestito trulla là, la Befana:
"Eccomi qua!!!"


Undicesima versioneLa Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte,
con la gerla sulle spalle
e le calze rosse e gialle.


Dodicesima versioneLa Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte,
s'è scucita la sottana:
viva, viva la Befana!


Tredicesima versioneLa Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte,
il cappello alla tramontana,
viva, viva la Befana!


Quattordicesima versioneBefana Befana
che stai nella tana
vestita di rosa
portaci qualche cosa!


Quindicesima versioneBefana Befana
con le scarpe tutte rotte,
col vestito da Furlana
viva, viva la Befana!
Chi ne conosce delle altre? Se me le fate avere le pubblico qui!!!!Grazie!!!!

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