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22 feb 2012

Marzo Donna a Bracciano

Prendono il via il 1° marzo prossimo a Bracciano le iniziative di Marzo Donna, la manifestazione in rosa organizzata dal Centro Donna comunale gestito dall’Associazione Pandora onlus. Seminari, incontri,  libri ed un’importante mostra di manifesti storici sulla violenza contro le donne.

Si rivolgono a donne disoccupate e inoccupate i seminari formativi di orientamento. Molto articolato il programma. Si va dalle modalità per fare impresa a consigli per i colloqui di selezione, dal marketing di se stessi al mobbing. L’iscrizione ai seminari è libera.

Calendario incontri:

Giovedì 1° marzo 2012 ore 10-13 – Comunicazione efficace – A. De Petris
Giovedì 15 marzo 2012 ore 10-13 – Negoziazione e pensiero positivo – A. De Petris
Sabato 17 marzo 2012 ore 10-13 – Essere donna e fare impresa – D. Bardini
Giovedì 22 marzo 2012 ore 10-13 -  I principali contratti di lavoro – S. Simoncini
Sabato 31 marzo 2012 ore 10-13 – Opportunità della rete – M. La Posta
Giovedì 5 Aprile 2012 ore 10-13 Seminario formativo: Curriculum e colloquio di selezione A. De Petris
Giovedì 19 aprile 2012 ore 10-13 Seminario formativo Marketing di sé stessi A. De Petris
Giovedì 3 maggio  2012 ore 10-13 Seminario formativo Stress lavoro correlato e mobbing.

L’8 marzo 2012 per la Giornata Internazionale delle Donne alle 18 presso la sala conferenze dell’archivio storico comunale in piazza Mazzini 5 si tiene la inaugurazione della mostra “No alla violenza contro le donne”.

In esposizione i 30 manifesti finalisti della gara europea indetta da UNRIC – Centro regionale di Informazione delle Nazioni Unite per una campagna di comunicazione contro la violenza sulle donne. All’inaugurazione interviene l’Associazione Forma Liquida, l’assessora alle Politiche di Genere del Comune di Bracciano Paola Lucci e l’Associazione Pandora. La mostra resterà aperta fino al 22 marzo con i seguenti orari: martedì e giovedì 15.30-18.30.

Il 10 marzo 2012 alle 16.30 in aula consiliare presentazione del libro “Il riccio e la castagna” di Marta Leri.

Tra le iniziative del Centro Donna Comunale il 29 aprile 2012 si tiene La Festa del Baratto e del Riciclo presso il giardino comunale in via Cavour dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 a cura della Banca del Tempo e con il contributo della Bracciano Ambiente spa. (info www.bdttrovailtempo.it).

Per informazioni:  CENTRO DONNA MARTEDÌ E GIOVEDÌ DALLE 10 ALLE 12 E LUNEDÌ E VENERDÌ DALLE 16,30 ALLE 18,30 – TEL. 342 5156291 –donnepandora@tiscali.it

Bracciano, 21 febbraio 2012

http://www.civitanews.it/2012/02/21/a-bracciano-in-programma-marzo-donna/

2 mar 2011

Centenario dell'8 Marzo

L'8 marzo prossimo non è una data qualunque nella storia delle donne: è il centesimo anniversario dell'istituzione della Giornata internazionale. Lo celebrerà il Parlamento europeo, che ha organizzato per quella data a Strasburgo un seminario dedicato alla leadership femminile. E anche la storica associazione Unione delle donne in Italia (Udi), che in occasione del centenario ha organizzato una premiazione e una tavola rotonda a Roma. Non tutti però concordano sulla scelta del 1911 come anno di inizio delle celebrazioni. Molti hanno già festeggiato il centenario nel 2008, perché prendono come riferimento quanto avvenne in una fabbrica tessile di New York, dove un numero rimasto incerto di operaie (tra le 29 e le 129) rimase ucciso in un incendio, in conseguenza del fatto che i proprietari avevano sigillato le porte per impedire agli operai, in maggioranza donne, di allontanarsi dal lavoro.

Secondo alcune fonti, comunque, anche quel famoso episodio passato alla storia non si verificò nel 1908 bensì nel 1911. In ogni caso, nel 1910, durante il congresso dell'Internazionale socialista a Copenaghen, Clara Zetkin, figura di prestigio del Partito Socialista Tedesco, direttrice della rivista L'Uguaglianza e grande mediatrice politica, accoglie il progetto della delegazione americana per ricordare la morte delle operaie nell'incendio e propone di lanciare un'unica grande giornata internazionale incentrata sul voto alle donne. Fino a quel momento la Giornata della donna aveva già una sua storia almeno negli Stati Uniti, anche se esperienze frammentarie erano state fatte in alcuni paesi d'Europa. Non si trattava dunque di inventare la Giornata, ma di ratificarne l'esistenza elevandola a livello internazionale. Sulla questione del voto però i socialisti sono ancora divisi: la proposta non passa, e bisogna aspettare l'anno seguente, appunto il 1911, per vedere nascere la "prova generale" della Giornata della donna.

Dove la pratica di una giornata c'era già, continuò e si consolidò seguendo date scelte autonomamente; dove non c'era si affermò. Nel 1917, a Pietrogrado, fame, freddo e sofferenze della guerra spingono operaie e contadine in piazza contro lo zar a chiedere pace e pane: è l'inizio della Rivoluzione di Febbraio: 23 Febbraio secondo il calendario Giuliano, 8 marzo per quello riformato in vigore in Occidente. Nel 1921 a Mosca, alla seconda Conferenza delle donne comuniste, partecipano 82 delegate da 20 paesi: le dirigenti, tra cui Clara Zetkin, adottano il 23 febbraio/8 marzo come Giornata dell'operaia, in ricordo della manifestazione delle operaie di Pietrogrado. Quando le donne russe riuscirono a sintonizzarsi con le americane, fu 8 Marzo per tutte: da Oriente a Occidente da allora sarà Giornata internazionale della donna.
http://www.ansa.it

27 feb 2010

Una Gardenia per la Festa della Donna....aiutiamo l'AISM

Anche quest'anno in occasione della festa della donna, l'AISM propone di sostenere la ricerca con la Gardenia. Sabato 6, domenica 7 e lunedì 8 marzo, in oltre 3000 tra piazze italiane e centri commerciali

Sarà Valentina Vezzali a guidare l'appello delle donne dello sport, dello spettacolo e della televisione in occasione della Gardenia dell'AISM, la manifestazione dedicata alle donne, le più colpite dalla malattia. Insieme a lei, anche la madrina dell'AISM, l'attrice Antonella Ferrari, la cantante Noemi, la conduttrice radiofonica e attrice Michela Andreozzi e la Vee-Jay Carolina Di Domenico.

Tante le donne dello sport, dello spettacolo e della televisione che saranno al fianco dell'Associazione in occasione della Gardenia dell'AISM, la manifestazione dedicata alle donne, le più colpite dalla malattia. Alla campionessa di scherma Valentina Vezzali, testimonial per AISM e alla madrina dell'AISM, l'attrice Antonella Ferrari, entrambe presenti anche nella scorsa edizione dell'evento, quest'anno si sono unite anche la cantante Noemi, la conduttrice radiofonica e attrice Michela Andreozzi e la Vee-Jay Carolina Di Domenico.

Il loro invito è molto semplice e diretto: in occasione della festa della Donna, insieme alla tradizionale mimosa, dona un fiore per vincere la sclerosi multipla.

I fondi raccolti contribuiranno a sostenere la ricerca scientifica sulla malattia e ad incrementare i servizi sanitari e sociali dedicati alle persone con sclerosi multipla . In particolare, i fondi raccolti andranno a finanziare il progetto "Donne oltre la sclerosi multipla", un programma di servizi e strumenti a carattere locale e nazionale, in grado di informare e coinvolgere le donne colpite dalla malattia nei diversi ambiti della vita lavorativa, sociale e familiare.

http://notizie.libero.it/

Canzoni per le Donne: 'La Donna Cannone' di Francesco De Gregori

Canzoni per le Donne: 'Quello che le Donne non dicono' di Fiorella Mannoia

Canzoni per le Donne: 'Donne' di Zucchero

26 feb 2010

Cartoline per la Festa della Donna

IMMAGINI, CARTOLINE, PENSIERI PER LA FESTA DELLA DONNA

Poesie e pensieri per le Donne

Donna

Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,
i capelli diventano bianchi,
i giorni si trasformano in anni….
Però ciò che è importante non cambia;
la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito è a colla di qualsiasi tela di ragno.
Dietro ogni linea di arrivo c`e` una linea di partenza.
Dietro ogni successo c`e` un'altra delusione.
Fino a quando sei viva, sentiti viva.
Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo.
Non vivere di foto ingiallite…
insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.
Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c`e` in te.
Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto.
Quando a causa degli anni non potrai correre, cammina veloce.
Quando non potrai camminare veloce, cammina.
Quando non potrai camminare, usa il bastone.
Però  non trattenerti mai!


Madre Teresa di Calcutta

Buon 8 marzo, a tutte le donne
A quelle che non hanno il dono di un sorriso
A quelle che non hanno una carezza sulla pelle
A quelle che non conoscono la dolcezza
A quelle che in silenzio subiscono la violenza.
A quelle che non possono sciogliersi i capelli al vento
Buon 8 marzo, a tutte le donne
A quelle che abbracciano con amore
A quelle che illuminano l’anima
A quelle che parlano dentro oltre lo sguardo
A quelle che sorridono con i colori dell’arcobaleno
A tutte quelle che danno energia alla libertà della vita

Michele Luongo

 

Il coraggio delle donne
Sono coraggiose le donne,
ci costa caro, ma bisogna ammetterlo.
La fragilità? Solo uno stato culturale,
più che un dato biologico.
Sono forti e coraggiose, le donne.
Quando scelgono la solitudine,
rinunciando a un falso amore,
smascherandone la superficialità.
Sono coraggiose le donne, quando
crescono i figli senza l'aiuto di nessuno,
rivalutando l'ancestrale primato,
quello di essere mamme.
Hanno il coraggio di non chiedere
a uomini che sono anche padri,
la loro presenza,puntualmente assente.
Uomini che rifuggono le proprie responsabilità,
trincerandosi in comodi ruoli o paraventi
infantili di adulti mai cresciuti.
Sono forti e coraggiose, le donne,
quando a discapito di tutto e di tutti
scelgono i propri compagni; costruendo solide storie
spendendo patrimoni sentimentali, contro la morale comune.
Sono forti e coraggiose, le donne, quando sopportano,
violenze di ogni tipo, per salvaguardare quello che resta di famiglie,
che non son più tali
Sono la speranza del mondo, le donne, in qualsiasi
circostanza continuano a far nascere uomini,
che poi le tradiranno.

Bruno Esposito

I migliori ‘pensieri’ per la Festa della Donna: ‘Donne in rinascita’

 

Più dei tramonti, più del volo di un uccello, la cosa meravigliosa in assoluto è una donna in rinascita.
Quando si rimette in piedi dopo la catastrofe, dopo la caduta.
Che uno dice: è finita.
No, non è mai finita per una donna.
Una donna si rialza sempre, anche quando non ci crede, anche se non vuole.
Non parlo solo dei dolori immensi, di quelle ferite da mina anti-uomo che ti fa la morte o la malattia.
Parlo di te, che questo periodo non finisce più, che ti stai giocando l'esistenza in un lavoro difficile, che ogni mattina è un esame, peggio che a scuola.
Te, implacabile arbitro di te stessa, che da come il tuo capo ti guarderà deciderai se sei all'altezza o se ti devi condannare.
Così ogni giorno, e questo noviziato non finisce mai.
E sei tu che lo fai durare.
Oppure parlo di te, che hai paura anche solo di dormirci, con un uomo; che sei terrorizzata che una storia ti tolga l'aria, che non flirti con nessuno perché hai il terrore che qualcuno s'infiltri nella tua vita.
Peggio: se ci rimani presa in mezzo tu, poi soffri come un cane.
Sei stanca: c'è sempre qualcuno con cui ti devi giustificare, che ti vuole cambiare, o che devi cambiare tu per tenertelo stretto.
Così ti stai coltivando la solitudine dentro casa.
Eppure te la racconti, te lo dici anche quando parli con le altre: "Io sto bene così. Sto bene così, sto meglio così".
E il cielo si abbassa di un altro palmo.
Oppure con quel ragazzo ci sei andata a vivere, ci hai abitato Natali e Pasqua.
In quell'uomo ci hai buttato dentro l'anima ed è passato tanto tempo, e ne hai buttata talmente tanta di anima, che un giorno cominci a cercarti dentro lo specchio perché non sai più chi sei diventata.
Comunque sia andata, ora sei qui e so che c'è stato un momento che hai guardato giù e avevi i piedi nel cemento.
Dovunque fossi, ci stavi stretta: nella tua storia, nel tuo lavoro, nella tua solitudine.
Ed è stata crisi, e hai pianto.
Dio quanto piangete!
Avete una sorgente d'acqua nello stomaco.
Hai pianto mentre camminavi in una strada affollata, alla fermata della metro, sul motorino.
Così, improvvisamente. Non potevi trattenerlo.
E quella notte che hai preso la macchina e hai guidato per ore, perché l'aria buia ti asciugasse le guance?
E poi hai scavato, hai parlato, quanto parlate, ragazze!
Lacrime e parole. Per capire, per tirare fuori una radice lunga sei metri che dia un senso al tuo dolore.
"Perché faccio così? Com'è che ripeto sempre lo stesso schema? Sono forse pazza?"
Se lo sono chiesto tutte.
E allora vai giù con la ruspa dentro alla tua storia, a due, a quattro mani, e saltano fuori migliaia di tasselli. Un puzzle inestricabile.

Ecco, è qui che inizia tutto. Non lo sapevi?
E' da quel grande fegato che ti ci vuole per guardarti così, scomposta in mille coriandoli, che ricomincerai.
Perché una donna ricomincia comunque, ha dentro un istinto che la trascinerà sempre avanti.
Ti servirà una strategia, dovrai inventarti una nuova forma per la tua nuova te.
Perché ti è toccato di conoscerti di nuovo, di presentarti a te stessa.
Non puoi più essere quella di prima. Prima della ruspa.
Non ti entusiasma? Ti avvincerà lentamente.
Innamorarsi di nuovo di se stessi, o farlo per la prima volta, è come un diesel.
Parte piano, bisogna insistere.
Ma quando va, va in corsa.
E' un'avventura, ricostruire se stesse.
La più grande.
Non importa da dove cominci, se dalla casa, dal colore delle tende o dal taglio di capelli.
Vi ho sempre adorato, donne in rinascita, per questo meraviglioso modo di gridare al mondo "sono nuova" con una gonna a fiori o con un fresco ricciolo biondo.
Perché tutti devono capire e vedere: "Attenti: il cantiere è aperto, stiamo lavorando anche per voi. Ma soprattutto per noi stesse".
Più delle albe, più del sole, una donna in rinascita è la più grande meraviglia.
Per chi la incontra e per se stessa.
È la primavera a novembre.
Quando meno te l'aspetti...

Testo originale Diego Cugia, alias Jack Folla

13 gen 2010

La tradizione della mimosa per l'8 marzo

mimosa

Nel 1946 l' U.D. I. (Unione Donne Italiane) subito dopo la guerra organizzò il primo 8 marzo per la prima festa della donna.
Si voleva un fiore che simboleggiasse l'8 marzo, il giorno della grande tragedia del 1909.
Le femministe italiane suggerirono la mimosa pianta dalle palline morbide e luminose
come fiore simbolo per la festa della donna.
Anche perchè la mimosa è una pianta che fiorisce proprio a marzo,
giusto per la festa della donna.
Mimosa da mimus, mimo, perchè alcune specie si contraggono a toccarle.
Genere di pianta originaria dell'America tropicale.
La specie sensitiva: Mimosa pudica ha foglie che toccate, si chiudono a coppie
abbandonando la posizione orizzontale a cui ritornano poi molto lentamente.

mimosa20

6 mar 2009

8 MARZO: BOLOGNA, SABATO E DOMENICA CONCERTI IN 4 OSPEDALI

Donne che fanno musica negli ospedali
per allietare la degenza ad altre donne ricoverate.
E' questo il senso di 'Musica in corsia', il ciclo di 4 concerti ospitati in altrettanti ospedali di Bologna che si terranno domani e domenica, in occasione della festa dell'8 Marzo. L'iniziativa, presentata oggi a Palazzo D'Accursio e promossa dall'associazione Kaleidos e da Manutencoop, conclude la quinta edizione di 'Musica per la salute', il cartellone di 50 appuntamenti, ospitati in 39 nosocomi di 6 province dell'Emilia Romagna, che si e' aperto lo scorso novembre.

http://www.romagnaoggi.it/

4 mar 2009

Festa della donna, non solo mimosa

La festa della donna.
L'occasione per discutere dei mille volti dell'universo femminile. Personalità complesse, dalle mille sfaccettature. Ma gli ultimi fatti di cronaca fanno emergere, purtroppo, un aspetto particolare: la fragilità delle donne, ma anche il loro coraggio e la loro forza d'animo. Parliamo delle donne che hanno subìto violenza: fragili perché sono le vittime, ma allo stesso tempo forti e coraggiose perché reagiscono. Di questo abbiamo parlato con la presidentessa del Comitato Pari Opportunità dell'Università di Cassino, Fiorenza Taricone, a cui abbiamo chiesto di analizzare il fenomeno della violenza sulla donne. Accadono una serie di fatti concomitanti – ha esordito – La violenza attira lo sguardo sulla vittima, su colei che, fino a qualche anno fa, non aveva voce, su colei che subisce. Il movimento femminista, a cui tutti dobbiamo essere debitori e debitrici, ha aiutato a far affermare un principio: il reato non è contro la morale ma contro la persona.”

La professoressa Taricone ha tenuto molto a sottolineare che non bisogna solo centrare l'attenzione, che a volte diventa morbosa, sulla vittima. Bisogna invece capire che si tratta di un rapporto duale: da una parte c'è la vittima, dall'altra il persecutore. «Ultimamente – ci ha detto – si sta incentivando la coscienza della ribellione, la donna si sta costruendo una nuova immagine di se stessa, di una persona che ha la forza di denunciare. Anche gli ultimi casi di violenze sessuali hanno dimostrato una grande volontà della donna di non soggiacere al ruolo di vittima.” Insomma, l'altra metà del cielo, adesso, per fortuna, non vuole più subire. Non vuole più essere vittima senza voce. Per cercare in qualche modo di superare il problema, si deve lavorare sotto l'aspetto culturale, sociale, ma anche politico. Secondo la Taricone, bisogna intervenire sullo stereotipo maschile, sia sull'approccio del'uomo alla fisicità, sia sul rispetto della persona in senso lato.

E la violenza va considerata in tutte le sue forme, non solo dal punto di vista sessuale. Bisogna distinguere tra la violenza del singolo e quella di gruppo, quella del branco. La «logica» individuale riguarda anche la violenza che avviene in famiglia in tutte le sue infinite gradazioni: dall'incesto alla pedofilia ai maltrattamenti del coniuge. La «logica del branco», invece, rivela un disagio sociale profondo, che racchiude in sé il bullismo, il teppismo, il desiderio di sopraffare. E sul tema degli stranieri, che troppo spesso sono identificati come la radice del problema, la professoressa Taricone non ha dubbi: "E' facile trovare un capro espiatorio, ma troppo spesso questo ci fa dimenticare tutto ciò che avviene con i nostrani. "
http://iltempo.ilsole24ore.com/frosinone/2009/03/04/996768-festa_della_donna_solo_mimosa.shtml

3 mar 2009

Frasi sulle donne per la festa della donna

La festa della donna (o più correttamente Giornata internazionale della donna) è una giornata celebrativa del ruolo delle donne che ricorre il giorno 8 marzo ed è associata in molti paesi all'usanza di regalare mimose.

La festa prende origine dalla volontà di commemorare, in una giornata speciale, le conquiste politiche, sociali ed economiche raggiunte dalle donne, anche attraverso lotte e movimenti delle associazioni femministe.

La scelta della data dell'8 marzo deriverebbe infatti da una protesta condotta in tale data da alcune donne di fabbriche tessili e di confezioni di New York avrebbero condotto l'8 marzo di tutti gli anni a partire dal 1857.
Con la festa della donna si ricorda anche l'incendio avvenuto nel 1911 alla fabbrica Triangle (New York) in cui morirono dove 148 persone, per la maggior parte donne.

Negli ultimi anni tale significato si è però andato riducendo, mentre è invece cresciuto l'aspetto commerciale della ricorrenza, dovuto principalmente alla vendita di mimose e altri fiori e regali.
Questi regali, pensieri e frasi per la festa della donna vengono donati dagli uomini alle donne, ma anche scambiati fra donne e donne.

La tradizione prevede che in occasione della festa della donna si regali un mazzetto di mimosa alle donne care, accompagnandolo con pensieri e frasi sulle donne da dedicare alle proprie donne speciali.


Negli ultimi anni la festa della donna ha suscitato la creatività di molti, che si scambiano tramite il telefono cellulare degli SMS di auguri sulle donne e SMS per la festa della donna.


http://www.poesieracconti.it/

Festa della Donna: tutti gli appuntamenti in Liguria

Può sembrare paradossale, ma la scelta di dedicare a tutte le donne la giornata dell'8 marzo nasce da una leggenda metropolitana.
Non esistono infatti documenti ufficiali che attestino l'incendio della fabbrica tessile Cotton l'8 marzo 1908, appiccato dallo stesso proprietario dopo avervi chiuso dentro le oltre cento operaie che da alcuni giorni scioperavano. C'è stato sì un incendio, il 25 marzo 1911 alla fabbrica Triangle, ma non fu di natura dolosa e le 148 vittime non erano soltanto donne.
Una festa nata nel 1975, dichiarato dalle Nazioni Unite Anno Internazionale delle donne, e concepita come un momento di riflessione sui passi avanti finora compiuti per abbattere la discriminazione sessuale, anche se con il passare degli anni si è sempre più associata a parentesi goliardiche.

Ecco gli eventi in programma in Liguria la Festa della Donna, che quest'anno cade di domenica.

Carla Peirolero e Roberta Alloisio sono le protagoniste del recital Non ci resta che ridere… le donne si raccontano con ironia tra successi, delusioni e speranze, in scena all'Auditorium di Palazzo Rosso (venerdì 6, ore 17.30). Alla Biblioteca Berio il reading poetico–musicale Lo sguardo di lei, con musiche di Andrea Basevi e voce narrante di Patrizia Ercole, che ripercorrono le poesie al femminile della letteratura del Novecento (sabato 7, ore 17).
La stagione sinfonica del Teatro Carlo Felice dedica alla Festa della donna il concerto diretto da Imma Shara. E nella Sala degli Argenti di Palazzo del Principe il concerto settimanale dell'associazione Amici di Paganini vede per l'occasione protagoniste due donne, la violinista Lucia Luque e la pianista Annalisa Dondero (domenica 8, ore 11).

Il Galata Museo del Mare ospita Penelope è partita, vite di donne migranti (sabato 7, ore 15.30), in collaborazione con l'Associazione Usciamo dal Silenzio e con l'intervento di Salvatore Palidda e Maria Asunta Dos Santos. Nel corso del pomeriggio saranno proiettati alcuni cortometraggi a tema femminile, e a seguire una visita guidata gratuita alla mostra La Merica (info 010 2463555).
E a Ovada (Loggia di San Sebastiano, venerdì 6 ore 21) Nando Dalla Chiesa e Michela Buscemi presentano l'incontro Le ribelli. Storie di donne che hanno sfidato la mafia per amore.

È dedicato alle donne l'aperitivo letterario al Cafè Letterario di piazza delle Erbe (mercoledì 4, ore 20) sul tema Le ragazze cattive (e grasse) vanno dappertutto e con letture tratte da Eve Ensler, Gioconda Belli, Simone de Beauvoir, Sibilla Aleramo e Clarissa Pinkola Estés.
Da venerdì 6 a sabato 21 marzo la libreria Feltrinelli ospita la mostra fotografica Presenza di donna – Lei vista da lui, 33 ritratti di figure femminili realizzati da uomini, a cura di Roberto Lanza. La libreria di via XX Settembre propone anche un acquisto solidale: per ogni libro comprato nella giornata di domenica 8, saranno donati 0,20 Eu all'associazione Aidos, che si occupa di favorire l’educazione e l’istruzione delle ragazze di Tiljala, in India.
Altro appuntamento letterario è alla libreria Finisterre (piazza Truogoli di S. Brigida 25), dove venerdì 6 e sabato 7 marzo è allestita un'ampia scelta di libri al femminile, fra i quali spicca la presentazione del volume + Dvd 8 Marzo - una storia lunga un secolo di Tilde Capomazza e Marisa Ombra.

Itinera organizza per la festa della donna (ore 16.30) la visita guidata del centro storico genovese basata sul tema Le donne genovesi del passato, con una tappa al piano nobile di Palazzo Rosso (info e prenotazioni 010 6091603).
Al Fellini (via XII Ottobre) arrivano i California Dream Men, che festeggiano i loro dieci anni di presenze in Italia con uno show che inizia allo scoccare della mezzanotte di domenica. Il locale è aperto tutta la sera di sabato anche per la cena, con un menu al prezzo fisso di 30 Eu (info e prenotazioni 010 532713), e per l'occasione tutti i camerieri serviranno ai tavoli in boxer. E la festa prosegue anche domenica, con l’esibizione della MaMao Band, che eseguirà cover di brani della musica rock.
Domenica sera spettacoli di striptease anche al Cezanne (via Cecchi 7r), al Caribe Club (corso Italia 3), alla pizzeria Da Erasmo (Voltri, via Don Giovanni Verità 2r) e allo Scandinavian Discobar (via D'Annunzio 19).

E alcuni appuntamenti in riviera e nelle altre province. Il Teatro Cantero di Chiavari ospita lo spettacolo Nome di battaglia: Lia (sabato 7, ore 10), ispirato alla figura della partigiana Gina Galeotti, uccisa mentre era incinta di 8 mesi il 24 aprile 1945 nel quartiere Niguarda a Milano.
Il comune di Cogorno organizza la Fiera Festa della Donna presso il Centro di San Salvatore (dalle 09.30), mentre nel pomeriggio proseguono i festeggiamenti del Carnevale. E la Biblioteca Civica propone la mostra di libri 8 marzo. Festa della donna (info 0185 385746), suddivisa in tre sezioni: Donne nella storia (con biografie di personaggi storici femminili), Storie di donne (dedicata a vicende reali che hanno donne per protagoniste) e Donne scritte da donne (romanzi scritti da autrici donne e rivolti a un pubblico femminile).

A Savona la sezione locale dell'Unione Donne Italiane presenta la tappa cittadina della Staffetta nazionale contro la violenza sulle donne, partita da Niscemi lo scorso 28 novembre e che, risalendo la penisola, si terrà a Savona dal 17 al 19 giugno 2009, per concludersi a Brescia il prossimo 25 novembre: sabato 7 marzo alle 15.30 in piazza Sisto IV saranno distribuite mimose a tutte le donne presenti e consegnato materiale informativo sull’argomento. Alle 17.00 la libreria Ubik ospita sarà proiettato un video illustrativo della Staffetta e un filmato realizzato dagli alunni del liceo Chiabrera.
Alla Cantina Teatrale Cattivi Maestri va in scena lo spettacolo La strega, tratto dal romanzo La chimera di Sebastiano Vassalli e a cura della Compagnia Teatrale Cattivi Maestri (domenica 8, ore 21).

Alla Spezia tanti gli eventi intorno alla rassegna 8mm, che quest'anno giunge alla quarta edizione e nella quale è omaggiata la creatività femminile attraverso l'esibizione dal vivo di artiste italiane e internazionali: tra le ospiti che si esibiscono al CAMeC e al Bacchus, la cantautrice inglese Claire Hamill, la tedesca Nadia von Jacobi, l'arpista spezzina Marcella Carboni e il quartetto di giovani sassofoniste Everytime Saxophone Quartet (domenica 8, dalle 18).
A Lerici per tutto il mese Non solo l'otto a marzo, una serie di eventi fra convegni, mostre, spettacoli e presentazioni di libri.

In molti ristoranti sono predisposti menu speciali in occasione della Festa della Donna. Alcuni appuntamenti nei dintorni della Spezia: il ristorante Colle del Telegrafo, con un menu fisso al prezzo di 27 Eu (località Colle del Telegrafo, info e prenotazioni 0187 760361), e il ristorante Bistrot di Sarzana (info e prenotazioni 0187 621077). Alla Casa del Popolo di Montaretto il pranzo a favore dell'associazione Nuestras Hijas (info e prenotazioni 0187 813363).
E al Castello dell'Aquila di Fivizzano, in provincia di Massa, una cena con delitto ambientata nell'atmosfera noir degli anni Cinquanta (info e prenotazioni 0585 99157).

http://www.mentelocale.it/contenuti/index_html

Per la Festa della Donna regala la gardenia dell’AISM

Anche quest'anno, in occasione della Festa della Donna, torna la “Gardenia dell’AISM”:
sabato 7 e domenica 8 marzo in oltre 3.000 piazze saranno distribuite dai volontari AISM oltre 230.000 piante di gardenia, in cambio di una donazione di 13 euro.
L'invito è molto semplice e diretto.
Insieme alla tradizionale mimosa, l'8 marzo regala una pianta di gardenia: un fiore per vincere la sclerosi multipla.
> Trova la piazza più vicina

I fondi raccolti con la Gardenia dell’AISM 2009 oltre a sostenere la ricerca scientifica sulla malattia contribuiranno ad incrementare i servizi sanitari e sociali dedicati alle persone con sclerosi multipla. Quest’anno, in particolare, i fondi raccolti andranno a finanziare anche il programma “Donne oltre la sclerosi multipla”. Un programma ricco di servizi e strumenti innovativi, a carattere nazionale e sul territorio, in grado di informare e coinvolgere le donne colpite dalla malattia nei diversi ambiti della vita lavorativa, sociale e familiare.

Quest’anno la Gardenia dell’AISM può contare sul sostegno di sette madrine d’occasione, del mondo della politica e dell’informazione, dello spettacolo, dello sport e della moda. Il Ministro delle politiche giovanili Giorgia Meloni, Annalisa Spiezie, giornalista, Carla Fendi, imprenditrice, Valentina Vezzali, campionessa olimpica di scherma e le attrici Cecilia Dazzi, Mita Medici e Antonella Ferrari, madrina dell’AISM, sono scese in campo accanto all’Associazione per portare questo messaggio: l'otto marzo assieme alla tradizionale mimosa regala una pianta di gardenia, simbolo di solidarietà: da donna a donna, un fiore per vincere la sclerosi multipla.

24 feb 2009

8 marzo: Festa della donna


La Giornata Internazionale della Donna, comunemente però definita Festa della Donna è un giorno di celebrazione per le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne ed è una festività internazionale celebrata in diversi paesi del mondo occidentale l'8 marzo.


L'usanza di regalare mimose in occasione della festa non è invece diffusa ovunque. L'8 marzo era originariamente una giornata di lotta, specialmente nell'ambito delle associazioni femministe: il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli.

La prima giornata internazionale della Donna fu celebrata il 28 febbraio 1909 negli Stati Uniti in seguito alla sua dichiarazione da parte del Partito Socialista Americano.

La data dell'8 Marzo deriva da una leggenda sorta fra i circoli comunisti francesi negli anni '50, secondo la quale alcune donne di fabbriche tessili e di confezioni avrebbero condotto tali proteste l'8 marzo di tutti gli anni a partire dal 1857 nella città di New York.

Fra gli altri eventi storici commemora l'incendio della fabbrica Triangle (New York, 1911), dove 148 persone, la maggior parte donne, persero le loro vite.

L'idea di istituire una giornata internazionale della donna fu per la prima volta presa in considerazione all'alba del 20° secolo quando la rapida industrializzazione e l'espansione economica portò a molteplici proteste sulle condizioni di lavoro. Nel 1910 si tenne la prima conferenza internazionale delle donne nell'ambito della seconda internazionale socialista a Copenaghen, nell'edificio del movimento operaio al 69 di Jagtvej la Folkets Hus (Casa del Popolo) chiamata poi "Ungdomshuset". Qui più di 100 donne rappresentanti di 17 paesi scelsero di istituire una festa per onorare la lotta femminile per l'ottenimento dell'uguaglianza sociale, chiamata Giornata internazionale della Donna. L'anno seguente, la giornata mondiale della donna segnò oltre un milione di manifestanti in Austria, Danimarca, Germania e Svizzera. Poco dopo il 25 marzo 1911 l'incendio della fabbrica Triangle uccise 148 lavoratori. L'insufficienza delle misure di sicurezza è considerata la causa dell'alto numero di morti. Questo porto molta attenzione sul tema della sicurezza sul lavoro, tema molto caro alle giornate internazionali della donna degli anni seguenti. Più tardi, all'inizio della prima guerra mondiale, le donne di tutta europa tennero delle marce di pace l'8 marzo 1913.

La donne russe si ritrovarono a manifestare il 23 febbraio 1917 (l'8 marzo del calendario giuliano) per la morte di circa 2 milioni di soldati russi morti in guerra. Le proteste continuarono per vari giorni fintanto che lo Zar fu costretto ad abdicare ed il governo dovette concedere il diritto al voto anche alle donne. Da quell'anno la festa viene celebrata in una data fissa, mentre precedentemente era festeggiata l'ultima domenica di febbraio.

In Italia, nel secondo dopoguerra, la giornata internazionale della donna fu ripresa e rilanciata dall'UDI (Unione Donne Italiane) associando nel contempo alla data dell'8 marzo l'ormai tradizionale fiore della mimosa.

Nell'ovest la giornata mondiale della donna fu commemorata comunque anche se con sempre meno successo, fino alla nascita del femminismo negli anni '60.

Il 1975 fu designato come 'Anno Internazionale dell Donne' dalle Nazioni Unite. Le organizzazioni delle donne hanno osservato la giornata internazionale della donna in tutto il mondo l'8 marzo tenendo eventi su larga scala che onorassero gli avanzamenti della donna e ricordassero diligentemente che la continua vigilanza e l'azione sono richieste per assicurare che l'uguaglianza delle donne sia ottenuta e mantenuta in tutti gli aspetti della vita. A partire da quell'anno la Nazioni Unite hanno cominciato a celebrare la giornata internazionale della donna l'8 marzo. Due anni dopo, nel dicembre 1977, l'assemblea generale delle Nazioni Unite adottò una risoluzione proclamando una "giornata delle nazioni unite per i diritti della donna e la pace internazionale" da osservare in un qualsiasi giorno dell'anno dagli stati membri in accordo con le tradizioni storiche e nazionali di ogni stato. Adottando questa risoluzione, l'assemblea generale riconobbe il ruolo della donna negli sforzi di pace e riconobbe anche l'urgenza di porre fine alla discriminazione ed ad aumentare il supporto alla piena ed eguale partecipazione.
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Simbolo di questa festa è diventato il fiore della mimosa.

In Inghilterra, nel secolo scorso, le ragazze meno carine erano solite infilare un fiore d’acacia nell’occhiello della giacca, della camicetta oppure
fra i capelli per esibire la loro ideologia. Diverso significato veniva attribuito alla mimosa dagli
indiani d’America; in base ad una vecchia
usanza un ramoscello d’acacia era donato da
ogni giovane alla ragazza che gli aveva infuocato
il cuore. Il loro aspetto delicato nasconde forza
e vitalità; per questo è simbolo
di forza e femminilità.

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