10 gen 2009

Le maschere della commedia dell'arte

Arlecchino
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Apparve inizialmente come una creatura infernale.Un monaco inglese del XI sec raccontò di aver visto una notte Arlecchino con il suo corteo di demoni.é nel 600 che arlecchino divenne un personaggio da commedia che recitò le parti di servo sbadato e sguaiato. Il suo costume cucito con pezze è un simbolo perché arlecchino ne fa davvero"di tutti i colori".

Pulcinella
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E' una maschera tipicamente napoletana vestita di bianco con maschera nera che diceva di essere stato covato da una chioccia come il pulcino a cui allude il suo nome.Molte commedie lo rappresentano in modo discordante. Intelligente e ridicolo..abile e inetto.. La spiegazione di tanta incoerenza può trovarsi in una frase da Pulcinella sempre ripetuta"fatto strummolo sono del mio destino"e voleva dire che non solo le condizioni della vita ma anche il carattere e gli atteggiamenti degli uomini cambiano sotto i colpi del destino.
Ha anche un carattere mattacchione e, quando qualcosa gli va per il verso giusto, esplode in una danza fatta di vivaci e rapidi saltelli, di sberleffi e di smorfie gustosissime a vedersi. Una cosa però che non riesce mai ad imparare é a starsene zitto quando dovrebbe e proprio per questo é rimasta famosa l'espressione "é un segreto di Pulcinella" per dire di qualcosa che tutti sanno. Ma anche questo fa parte del carattere napoletano di Pulcinella: combattere, con spirito allegro e generoso, contro tutte le avversità e le durezze che si presentano nella vita di tutti i giorni.

Balanzone
E' la maschera tipica di Bologna, dottore saccente e ciarliero. E' un personaggio burbero e brontolone che fa credere di essere un gran sapiente, ma molto spesso truffa la gente. La storia dice che è un avvocato ed un professore che ha studiato all'Università di Bologna. I comici lo usano per impersonare la figura del "vecchio pedante", che si atteggia a ministro della giustizia e non fa altro che dire frottole. La maschera bolognese rappresenta un dottore di giurisprudenza, che si veste d'autorità ed infiora discorsi metà in dialetto bolognese e metà in lingua italiana, sempre pieni di paroloni in greco e in latino sgrammaticato, per impressionare il pubblico.
Balanzone è ben nutrito, rotondo, pieno di buon umore e sempre con il viso color rosso vivo.
Veste completamente di nero, con una lunga casacca, il colletto bianco inamidato, calzoni corti sino al ginocchio, calze, cappello con i bordi rialzati e una grande quantità di libroni impolverati sotto il braccio, come simbolo della sua scienza.

Pantalone



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La figura e la tipologia del personaggio di Pantalone derivano direttamente da quella del mercante veneziano del XVI secolo, una lunga zimarra nera che copre una calzamaglia rossa, come si può vedere in numerose raffigurazioni d'insieme dei pittori veneziani rinascimentali come Vittore Carpaccio, Jacopo Bellini e il figlio Giovanni, il Veronese, ecc...
E' un vecchio mercante veneziano avaro e brontolone. .
Crede solo nel denaro e nel commercio: autoritario e bizzarro è però facilmente raggirato dalla moglie e dalle figlie.

Brighella


E' una maschera di Bergamo. E' un giovane servo attaccabrighe e furbo. Il suo nome è nato dal fatto che per lui è facile litigare con le persone.
Il suo personaggio era originariamente quello del servo buffo e intrigante (il nome brighella deriva da "briga"), al punto che non si riesce mai a capire se la furberia sia un voluto abbandonarsi al gioco degli inganni e se la balordaggine non nasconda una buona dose di finezza.
Vivace e insolente con le donne, chiacchierone coraggioso con i poltroni, abbassa il capo solo davanti a chi lo tiene in soggezione.
La giacca e i pantaloni sono decorati di galloni verdi; ha le scarpe nere con i pon pon verdi.
Il mantello è bianco con due strisce verdi, la maschera e il cappello sono neri.
E' un servo sempre in cerca di avventure.


Colombina



E' l'unica maschera femminile. È la scaltra servetta fidanzata di Arlecchino. È molto maliziosa e convince Arlecchino ad esaudire ogni suo desiderio, soprattutto a comprarle tutto ciò che desidera. Briosa e furba servetta. E' vivace, graziosa, bugiarda e parla veneziano.
Nelle rappresentazioni è spesso oggetto di attenzioni da parte del padrone Pantalone, la qual cosa provoca la gelosia in Arlecchino.


Gianduja
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Maschera tipica del Piemonte. Il carattere della maschera rispecchia un po' il popolo piemontese: è conservatore, di umore sempre allegro, scaltro anche se all'apparenza rozzo ed ingenuo, un galantuomo che ama il buon vino e la buona tavola.
Dal suo nome deriva quello della cioccolata di tipo gianduia e del relativo cioccolatino gianduiotto con la quale è confezionato

Il carnevale nella storia


Le prime manifestazioni che ci ricordano il carnevale nel mondo risalgono a 4000 anni fa.

Gli Egizi, fin dai tempi delle dinastie faraoniche, furono i primi ad ufficializzare una tradizione carnevalesca, con feste, riti e pubbliche manifestazioni in onore della dea Iside, che presiedeva alla fertilità dei campi e simboleggiava il perpetuo rinnovarsi della vita.

Il carnevale greco veniva celebrato, invece, in varie riprese, tra l'inverno e la primavera, con riti e sagre in onore di Bacco, dio del vino e della vita. Le "Grandi dionisiache" dal tono particolarmente orgiastico, si tenevano tra il 15 marzo ed il 15 aprile, mese di Elafebolione, in Atene, e segnavano il punto culminante del lungo periodo carnevalesco.

I "Saturnali" furono, per i Romani, la prima espressione del carnevale e gradualmente, perdendo l'iniziale significato rituale, assunsero la chiara impostazione delle feste popolari, i cui relitti sopravvivono nelle tradizioni di varie zone della nostra penisola, soprattutto nell'Italia del Sud e nelle Isole.

Le feste in onore di Saturno, dio dell'età dell'oro, iniziavano il 17 dicembre e si prolungavano dapprima per tre giorni e poi per un periodo più che raddoppiato, corrispondendo all'epoca dell'annuale ciclo delle nostre feste natalizie e, per il loro contenuto, al nostro carnevale.

Caratteristica preminente dei "Saturnali" era la sospensione delle leggi e delle norme che regolavano allora i rapporti umani e sociali. Donde l'erompere della gioia quasi vendicativa della plebe e degli schiavi e la condiscendenza del patriziato, che si concedevano un periodo di frenetiche vacanze di costumi e di lascivia di ogni genere. Erano giorni di esplosione di rabbia e di frenesia incontrollata, di un'esuberanza festaiola che spesso degenerava in atti di intemperanza e di dissolutezza.

Riproduzione in terracotta di una maschera di stile venezianoLa personificazione del carnevale in un essere umano o in un fantoccio risale, invece, al Medioevo.

Ne furono responsabili i popoli barbari che, calando nei paesi mediterranei, determinarono una sovrapposizione, o meglio una simbiosi, di usi e di costumi, assorbiti quindi dalla tradizione locale, che ne ha tramandati alcuni fino ai giorni nostri, mentre altri si sono fatalmente perduti durante il lungo ed agitato andare del tempo.

La Chiesa cattolica considera il Tempo di Carnevale come momento essenziale di riflessione e di riconciliazione con Dio. Si celebrano le Sante Quarantore (o carnevale sacro), che si concludono, con qualche ora di anticipo, la sera dell'ultima domenica di carnevale.

Il Carnevale ha termine il martedì grasso, giorno che precede il mercoledì delle Ceneri, quando ha inizio la Quaresima.

6 gen 2009

Festività dell'anno: Stati Uniti

Giovedì, 1 Gennaio 2009
New Years Day
Giorno festivo ufficiale


Lunedì, 19 Gennaio 2009
Martin L Kings Birthday
Giorno festivo ufficiale


Lunedì, 16 Febbraio 2009
Presidents Day
Giorno festivo ufficiale

Domenica, 12 Aprile 2009
Easter
Giorno festivo ufficiale


Lunedì, 25 Maggio 2009
Memorial Day
Giorno festivo ufficiale


Sabato, 4 Luglio 2009
Independence Day
Giorno festivo ufficiale


Lunedì, 7 Settembre 2009
Labor Day
Giorno festivo ufficiale


Lunedì, 12 Ottobre 2009
Columbus Day
Giorno festivo ufficiale


Mercoledì, 11 Novembre 2009
Veterans Day
Giorno festivo ufficiale


Giovedì, 26 Novembre 2009
Thanksgiving Day
Giorno festivo ufficiale


Venerdì, 25 Dicembre 2009
Christmas Day
Giorno festivo ufficiale


Grazie a : http://www.retira.de/it/index.php

Feste nel mondo: Germania

Giovedì, 1 Gennaio 2009
Neujahr
Giorno festivo ufficiale


Martedì, 6 Gennaio 2009
Heilig Drei König*
Giorno festivo regionale (Baden-Württemberg, Bayern, Sachsen-Anhalt)


Venerdì, 10 Aprile 2009
Karfreitag
Giorno festivo ufficiale


Domenica, 12 Aprile 2009
Ostersonntag
Giorno festivo ufficiale


Lunedì, 13 Aprile 2009
Ostermontag
Giorno festivo ufficiale

Venerdì, 1 Maggio 2009
Maifeiertag / Tag der Arbeit
Giorno festivo ufficiale


Giovedì, 21 Maggio 2009
Christi Himmelfahrt
Giorno festivo ufficiale


Domenica, 31 Maggio 2009
Pfingstsonntag
Giorno festivo ufficiale


Lunedì, 1 Giugno 2009
Pfingstmontag
Giorno festivo ufficiale


Giovedì, 11 Giugno 2009
Fronleichnam*
Giorno festivo regionale (Baden-Württemberg, Bayern, Hessen, Nordrhein-Westfalen, Rheinland-Pfalz, Saarland, katholischen Gemeinden Sachsen und Thüringens)


Sabato, 8 Agosto 2009
Friedensfest*
Giorno festivo regionale (der Stadt Augsburg)


Sabato, 15 Agosto 2009
Mariä Himmelfahrt*
Giorno festivo regionale (katholischen Gemeinden Bayerns, Saarland)

Sabato, 3 Ottobre 2009
Tag der Deutschen Einheit
Giorno festivo ufficiale


Sabato, 31 Ottobre 2009
Reformationstag*
Giorno festivo regionale (Brandenburg, Mecklenburg-Vorpommern, Sachsen, Sachsen-Anhalt, Thüringen)


Domenica, 1 Novembre 2009
Allerheiligen*
Giorno festivo regionale (Baden-Württemberg, Bayern, Nordrhein-Westfalen, Rheinland-Pfalz, Saarland)


Venerdì, 25 Dicembre 2009
1. Weihnachtsfeiertag
Giorno festivo ufficiale


Sabato, 26 Dicembre 2009
2. Weihnachtsfeiertag
Giorno festivo ufficiale


Con l'aiuto di: http://www.retira.de/it/index.php

5 gen 2009

Calendario festività del 2009!!

Queste sono le giornate festive del nuovo anno appena iniziato...

Martedì grasso (Carnevale) 24 febbraio


Domenica di Pasqua 12 aprile


Domenica dell'Ascensione 24 maggio


Domenica di Pentecoste 31 maggio


25 aprile - Anniversario della Liberazione di Sabato


1° maggio - Festa del Lavoro di Venerdì


2 giugno - Festa della Repubblica di Martedì


15 agosto - Assunzione di Maria Vergine di Sabato


1° novembre - Tutti i Santi di Domenica


8 dicembre - Immacolata Concezione di Martedì


25 dicembre - Natale di Venerdì


26 dicembre - Santo Stefano di Sabato

3 gen 2009

Storie e racconti sulla Befana

Ho trovato diverse storie sull'origine di questa vecchina, alcune le ho messe qui: Befana




Altre ve le racconto ora.......

Anticamente, infatti, la dodicesima notte dopo il Natale, ossia dopo il solstizio invernale, si celebrava la morte e la rinascita della natura, attraverso la figura pagana di Madre Natura. La notte del 6 gennaio, infatti, Madre Natura, stanca per aver donato tutte le sue energie durante l'anno, appariva sotto forma di una vecchia e benevola strega, che volava per i cieli con una scopa. Oramai secca, Madre Natura era pronta ad essere bruciata come un ramo, per far sì che potesse rinascere dalle ceneri come giovinetta Natura, una luna nuova.

Prima di perire però, la vecchina passava a distribuire doni e dolci a tutti, in modo da piantare i semi che sarebbero nati durante l'anno successivo.
In molte regioni italiane infatti, in questo periodo, si eseguono diversi riti purificatori simili a quelli del Carnevale, in cui si scaccia il maligno dai campi grazie a pentoloni che fanno gran chiasso o si accendono imponenti fuochi, o addirittura in alcune regioni si costruiscono dei fantocci di paglia a forma di vecchia, che vengono bruciati durante la notte tra il 5 ed il 6 gennaio. (http://www.ilnatale.org/epifania/befana.htm)
Le leggende della Befana e Babushka
La leggenda narra di una vecchia signora (la Befana in Italia e Babushka in Russia) che si rifiutò di uscire nella notte fredda con i pastori per andare a far visita al bambino Gesù.
Al mattino, preparò un cesto di doni per il Bambinello e andò a far visita nella stalla, ma la trovò vuota.

Da quel giorno ha viaggiato per il mondo, guardando ogni bimbo in faccia per trovare Gesù Bambino.
A Natale lascia doni per ciascun bimbo buono sempre sperando che uno di loro sia Gesù. (http://www.ilnatale.org/leggende/befana-babushka.htm)

I Re Magi, in quella notte fredda e tempestosa, seguendo la scia di una cometa luminosissima, si recavano sui loro cammelli verso la grotta dove era nato un bimbo straordinario.
Recavano in dono oro, incenso e mirra.
Fu nei pressi di un piccolo corso d'acqua, dove i cammelli testardi e ieratici si impuntarono per abbeverarsi(perchè, sapete, non è che sia proprio vero che questi pazientissimi animali non bevano mai...), che i Re Magi incontrarono una donna dall'aria sveglia e curiosa.

Si chiamava Caterina, era vivace e allegra, ma soprattutto piena di buon senso e voglia di partecipare a quell'evento straordinario di cui si parlava tanto in giro .
E sì, non c'era la televisione, ma certo un fenomeno come la Cometa che correva dritta verso un punto del cielo sopra un luogo che doveva diventare uno dei più celebri di tutti i tempi, non passava certo inosservato, soprattutto quando coincideva con una profezia che era sulla bocca di tutti.
Caterina squadro' la piccola processione di questi dignitosissimi,inappuntabili, seriosissimi nobiluomini e inizio' a fare mille domande, su come, dove, quando eccc...
Caterina, invero, era una donna allora molto accattivante e i Re erano, in fondo uomini non propriamente indifferenti al fascino dell'eterno femminino, cosi' attaccarono discorso di buon grado.
Fini' cosi' che si ritrovarono con Caterina che curiosava nelle bisacce dei doni.
"Ma cosa sono queste cose? -esordi' la donna, ormai arrivata ad un grado di confidenza totale -"oro, incenso, mirraaa?? Ma cosa se ne fa un bambinello infreddolito nella sua mangiatoia? Ha bisogno di ben altro...mmmmhhh, ci penso io."
Si sfilo' una delle sue lunghe calze, la riempi' della cenere calda del fuoco che aveva acceso nei pressi e dentro la cenere sistemò per bene alcuni pezzi di carbone.
E voilà, una semplice, rudimentale stufetta, per altro efficacissima , una manna( tanto per restare in una terminologia biblica) per un fantolino esposto al freddo e al gelo.
Caterina entrò così nella leggenda, per altro solo italiana e nel tempo prese le sembianze di una vecchia un pò scorbutica, generosa e in fondo misteriosa, insomma... la Befana. (http://www.liblab.it/ita/Cultura/La-leggenda-della-Befana-The-Befana)

VITERBO CHRISTMAS VILLAGE

 Tutta la magia del Natale a Viterbo. In una bellissima dimora del '400 potrai trovare La casa di Babbo Natale. Potrai visitare La Fabbr...