3 mag 2009

Poesie per la mamma

Lettera Alla Madre

"Mater dolcissima, ora scendono le nebbie, il Naviglio urta confusamente sulle dighe,
gli alberi si gonfiano d'acqua, bruciano di neve; non sono triste nel Nord:
non sono in pace con me, ma non aspetto perdono da nessuno,
molti mi devono lacrime da uomo a uomo.
So che non stai bene, che vivi come tutte le madri dei poeti,
povera e giusta nella misura d'amore per i figli lontani.
Oggi sono io che ti scrivo:
" Finalmente, dirai, due parole di quel ragazzo che fuggì di notte
con un mantello corto e alcuni versi in tasca.
Povero, così pronto di cuore lo uccideranno un giorno in qualche luogo.- "
Certo, ricordo, fu da quel grigio scalo di treni lenti che portavano mandorle
e arance, alla foce dell'Imera, il fiume pieno di gazze, di sale, d'eucalyptus.
Ma ora ti ringrazio, questo voglio, ell'ironia che hai messo sul mio labbro,
mite come la tua. Quel sorriso m'ha salvato da pianti e da dolori.
E non importa se ora ho qualche lacrima per te, per tutti quelli che come te
aspettano, e non sanno che cosa.
Ah, gentile morte, non toccare l'orologio in cucina che batte sopra il muro
tutta la mia infanzia è passata sullo smalto del suo quadrante,
su quei fiori dipinti: non toccare le mani, il cuore dei vecchi.
Ma forse qualcuno risponde?
O morte di pietà, morte di pudore.
Addio, cara, addio, mia dolcissima Mater".

Salvatore Quasimodo


La madre

E il cuore quando d'un ultimo battito
Avrà fatto cadere il muro d'ombra,
Per condurmi, Madre, sino al Signore,
Come una volta mi darai la mano.

In ginocchio, decisa,
Sarai una statua davanti all'Eterno,
Come già ti vedeva
Quando eri ancora in vita.

Alzerai tremante le vecchie braccia,
Come quando spirasti
Dicendo: Mio Dio, eccomi.

Ricorderai d'avermi atteso tanto,
E avrai negli occhi un rapido sospiro.

Giuseppe Ungaretti


Mi ha fatto la mia mamma

Persone male informate
O più bugiarde del diavolo
Dicono che tu sei nato
Sotto a una foglia di cavolo!

Persone male informate
O più bugiarde del diavolo
Dicono che sono nato
Sotto a una foglia di cavolo!

Altri maligni invece
Sostengono senza vergogna
Che sei venuto al mondo
A bordo di una cicogna!

Altri maligni invece
Sostengono senza vergogna
Che sono venuto al mondo
A bordo di una cicogna!

Se mamma ti ha comperato
Come taluni pretendono
Dimmi: dov’è il negozio
Dove i bambini si vendono?

Se mamma mi ha comperato
Come taluni pretendono
Diteci: dov’è il negozio
Dove i bambini si vendono?

Tali notizie sono
Prive di fondamento:
Ti ha fatto la tua mamma
E devi essere contento!

Tali notizie sono
Prive di fondamento:
Mi ha fatto la mia mamma
E sono molto contento!
Tali notizie sono
Prive di fondamento:
Mi ha fatto la mia mamma
E sono molto contento!
E sono molto contento!

Gianni Rodari


Poesia per la mamma

Mamma è il giorno della tua festa
Ti vorrei mettere una corona in testa
Regina vorrei farti
Brillanti ed oro vorrei donarti
Ma non ho questo fiore
Accettalo
E’ il dono del mio cuore!


Le mie mani per la mamma

Con le mie mani seppur piccoline,
tantissime cose io posso fare.
Le posso battere,le posso guardare
delle carezze io posso dare.
E oggi, mamma, che è la tua festa,
le mie manine ti voglio donare.
E ora mi metto le mani sul cuore
Per dimostrarti il mio grande amore.
E con le mani ti mando un bacino
Stringimi forte e stammi vicino.


Nella casa c'è una fiamma
Nella casa c'è una fiamma,
cara bimbi, è la mamma,
sempre pronta con amore
per i figli del suo cuore.

Un sorriso, una carezza
e poi tanta tenerezza
da dipingere con ardore
con la mano del pittore.

Il lavoro non le manca,
mai si ferma, mai è stanca,
come la chioccia ai pulcini
dona tutto ai suoi bambini.

Solo lei ci può capire,
e nessuno le può mentire.
Tanto bene le vogliamo
ed al mondo lo gridiamo:
Viva la mamma!


E' la festa della mamma

E' la festa della mamma
che mi cantava la ninna nanna,
mi hai insegnato a parlare,
a mangiare a camminare,
ogni volta che guardo le stelle
tu mi sembri una di quelle.

Ti voglio bene con tutto il cuore
tu pensi a me tutte le ore,
se sei arrabiata come un vulcano
io ti sorrido e ci diamo la mano.
Tu mi indichi la via
perche' sei la mamma mia.

2 mag 2009

Festa della mamma: tanti cuori

Occorrente:

Carta velina: fucsia, rosa, arancio e rossoCuori per la mamma

Cartone di recupero

Colla vinilica

Pennello piatto

Decorazioni varie: perline, bottoni, nastrini e fiori di carta

Glitter colorati in gel a tubetto

Nastrino per rifinire

tovagliolo di carta rossa

Taglierino (da utilizzare con adulto)

Colla trasparente in gel a tubetto

Matita

Preparare la sagoma di un grosso cuore utilizzando un pezzo di cartone recuperato da una scatola da imballaggio.

Strappare la carta velina in tanti quadratini irregolari e rivestire un lato del cuore utilizzando la colla vinilica appena diluita con acqua ed un pennello piatto.

Decorare ora il bordo sempre dello stesso lato: prendere dei pezzi di carta velina più grandi di quelli appena utilizzati in 2 colori diversi, strapparli sempre con le mani e accartocciarli formando delle palle senza però comprimerle troppo, dopodichè incollarle, alternate, intorno all’intero perimetro del cuore creando una cornice. Lasciare asciugare.

Nella parte retrostante incollare il tovagliolino di carta rossa utilizzando sempre della colla vinilica diluita, quindi lasciare asciugare e tagliare il tovagliolo in eccesso.

Decorare la cornice con i fiori ritagliati da tessuto, carta velluto o carta di caramelle, immagini ritagliate, bottoni, perline, applicazioni di plastica o decori in resina di vario genere, incollare i decori con la colla gel.

Tracciare al centro del cuore la sagoma di un cuore più piccolo con la matita e ritagliarlo con un taglierino creando una finestrella.

Rifinire le decorazioni in carta colorata con i glitter in gel a tubetto colorati. Completare la cornice incollando un nastrino lungo il bordo interno della finestrella a cuore.

Infine, per poter appendere il lavoro, creare un’asola con un pezzo di nastrino e fissarla in alto nel retro con alcune gocce di colla in gel. Ultimato il lavoro potete incollare nel retro della cornice al centro della finestrella una foto e appenderlo.

 

Da: Crea e decora

Un fiore per la mamma

Lattine di fiori

Occorrente:

Lattine vuote dei pelati

Carta smerigliata fine

colori acrilici

Pennello

Fiori primaverili

Foglie di piante da appartamento o da giardino

Rafia di diversi colori

Smerigliate le lattine pulite con la carta smerigliata. Passate una mano di colore acrilico e lasciate asciugare. Scegliete un colore diverso per ogni lattina. Formate dei piccoli nidi con la rafia e disponetene uno in ogni lattina insieme a qualche foglia verde e ad uno o due fiori.

Da: Decorare con i fiori

Un cuore per la mamma

Questa è una composizione floreale a forma di cuore adatta per la festa della mamma!!

Occorrente:

Rose rosseCuore floreale

Rose lilla

Radici aeree

Asclepia

Calendule

Camomilla

Bacche d’edere

Iperico

Lunaria

Filo metallico dorato e verde

Prima di tutto preparate un cuore con delle radici aeree e legatelo sulla punta con fil di ferro. Munite il cuore di una sorta di manico fatto con un fil di ferro verde, in modo da poterlo tenere in mano. Lavorate dall’interno verso l’esterno, fino a riempire tutta la forma. Steccate i fiori che hanno uno stelo molto corto.

Potete nascondere gli steli foderando la parte posteriore del cuore con delle foglie. Legate il mazzo e tagliate gli steli alla stessa lunghezza. Arricchite il mazzo con filo metallico dorato. Otterrete un effetto particolare se applicherete al filo metallico qualche accessorio come ad esempio petali di rosa di seta arrotolati o rametti finti di lavanda o di mughetto. Avvolgete le estremità del filo metallico alla punta del cuore.

Da: Decorare con i fiori

24 apr 2009

1° Maggio Festa dei lavoratori

La Festa dei lavoratori è una festività celebrata il 1º maggio di ogni anno che intende ricordare l'impegno del movimento sindacale ed i traguardi raggiunti in campo economico e sociale dai lavoratori. La festa del lavoro è riconosciuta in molte nazioni del mondo ma non in tutte.

Più precisamente, con essa si intende onorare le battaglie operaie volte alla conquista di un diritto ben preciso: l'orario di lavoro quotidiano fissato in otto ore. Tali battaglie portarono alla promulgazione di una legge che fu approvata nel 1866 nell'Illinois (USA). La Prima Internazionale richiese poi che legislazioni simili fossero approvate anche in Europa.

L'origine della festa risale ad una manifestazione organizzata negli Stati Uniti dai Cavalieri del lavoro (Knights of Labor, associazione fondata nel 1869) a New York il 5 settembre 1882. Due anni dopo, nel 1884, in un'analoga manifestazione i Cavalieri del lavoro approvarono una risoluzione affinché l'evento avesse una cadenza annuale. Altre organizzazioni sindacali affiliate all' Internazionale dei lavoratori - vicine ai movimenti socialista ed anarchico - suggerirono come data della festività il primo maggio.

Ma a far cadere definitivamente la scelta su questa data furono i gravi incidenti accaduti nei primi giorni di maggio del 1886 a Chicago (USA) e conosciuti come rivolta di Haymarket. Questi fatti ebbero il loro culmine il 4 maggio quando la polizia sparò sui manifestanti provocando numerose vittime.

L'allora presidente Grover Cleveland ritenne che la festa del primo maggio avrebbe potuto costituire un'opportunità per commemorare questo episodio. Successivamente, temendo che la commemorazione potesse risultare troppo a favore del nascente socialismo, stornò l'oggetto della festività sull'antica organizzazione dei Cavalieri del lavoro.

La data del primo maggio fu adottata in Canada nel 1894 sebbene il concetto di festa del lavoro sia in questo caso riferito a precedenti marce di lavoratori tenute a Toronto e Ottawa nel 1872.

In Europa la festività del primo maggio fu ufficializzata dai delegati socialisti della Seconda Internazionale riuniti a Parigi nel 1889 e ratificata in Italia due anni dopo.

1890: 1 maggio, per la prima volta manifestazione simultanea in tutto il mondo

Il 20 luglio 1889 il congresso costitutivo della Seconda Internazionale, riunito a Parigi, decise che "una grande manifestazione sarebbe stata organizzata per una data stabilita, in modo che simultaneamente i tutti i paesi e in tute le città, i lavoratori avrebbero chiesto alle pubbliche autorità di ridurre per legge la giornata lavorativa a otto ore".
La scelta cadde sul primo Maggio dell'anno successivo, appunto per il valore simbolico che quella giornata aveva assunto.
In Italia come negli altri Paesi il grande successo del 1 Maggio, concepita come manifestazione straordinaria e unica, indusse le organizzazioni operaie e socialiste a rinnovare l'evento anche per 1891.
Nella capitale la manifestazione era stata convocata in pazza Santa Croce in Gerusalemme, nel pressi di S.Giovanni. La tensione era alta, ci furono tumulti che provocarono diversi morti e feriti e centinaia di arresti tra i manifestanti.
Nel resto d'Italia e del mondo la replica del 1 Maggio ebbe uno svolgimento più tranquillo. Lo spirito di quella giornata si stava radicando nelle coscienze dei lavoratori.

1891: la festa dei lavoratori diventa permanente

Nell'agosto del 1891 il II congresso dell'Internazionale, riunito a Bruxelles, assunse la decisione di rendere permanente la ricorrenza. D'ora in avanti il 1 Maggio sarebbe stato la "festa dei lavoratori di tutti i paesi, nella quale i lavoratori dovevano manifestare la comunanza delle loro rivendicazioni e della loro solidarietà".

Il primo maggio durante il fascismo

Nel nostro Paese il fascismo decise la soppressione del 1 Maggio, che durante il ventennio fu fatto coincidere il con la celebrazione del 21 aprile, il cosiddetto Natale di Roma. Mentre la festa del lavoro assume una connotazione quanto mai "sovversiva", divenendo occasione per esprimere in forme diverse (dal garofano rosso all'occhiello, alle scritte sui muri, dalla diffusione di volantini alla riunione in osteria) l'opposizione al regime. Il 1 Maggio tornò a celebrarsi nel 1945, sei giorno dopo la liberazione dell'Italia.

1947: L'eccidio di Portella della Ginestra

La pagina più sanguinosa della festa del lavoro venne scritta nel 1947 a Portella della Ginestra, dove circa duemila persone del movimento contadino si erano date appuntamento per festeggiare la fine della dittatura e il ripristino delle libertà, mentre cadevano i secolari privilegi di pochi, dopo anni di sottomissione a un potere feudale. La banda Giuliano fece fuoco tra la folla, provocando undici morti e oltre cinquanta feriti. La Cgil proclamò lo sciopero generale e puntò il dito contro "la volontà dei latifondisti siciliani di soffocare nel sangue le organizzazioni dei lavoratori".
La strage di Portella delle Ginestre, secondo l'allora ministro dell'Interno, Mario Scelba, chiamato a rispondere davanti all'Assemblea Costituente, non fu un delitto politico. Ma nel 1949 il bandito Giuliano scrisse una lettera ai giornali e alla polizia per rivendicare lo scopo politico della sua strage. Il 14 luglio 1950 il bandito fu ucciso dal suo luogotenente, Gaspare Pisciotta, il quale a sua volta fu avvelenato in carcere il 9 febbraio del 1954 dopo aver pronunciato clamorose rivelazioni sui mandanti della strage di Portella.

Il primo Maggio oggi

Le profonde trasformazioni sociali, il mutamento delle abitudini, la progressiva omogeneizzazione delle abitudini hanno profondamente cambiato il significato di una ricorrenza che aveva sempre esaltato la distinzione della classe operaia. Il modo di celebrare il 1 maggio è quindi cambiato nel corso degli anni.
Da diversi anni Cgil, Cisl, Uil hanno scelto di celebrare la giornata del 1 Maggio promovendo una manifestazione nazionale dedicata ad uno specifico tema. E' diventato un appuntamento anche il tradizionale concerto rock che i sindacati confederali organizzano in piazza San Giovanni a Roma

Fonti: http://www.lomb.cgil.it/home.php http://it.wikipedia.org/wiki/Pagina_principale

VITERBO CHRISTMAS VILLAGE

 Tutta la magia del Natale a Viterbo. In una bellissima dimora del '400 potrai trovare La casa di Babbo Natale. Potrai visitare La Fabbr...