27 feb 2010

Una Gardenia per la Festa della Donna....aiutiamo l'AISM

Anche quest'anno in occasione della festa della donna, l'AISM propone di sostenere la ricerca con la Gardenia. Sabato 6, domenica 7 e lunedì 8 marzo, in oltre 3000 tra piazze italiane e centri commerciali

Sarà Valentina Vezzali a guidare l'appello delle donne dello sport, dello spettacolo e della televisione in occasione della Gardenia dell'AISM, la manifestazione dedicata alle donne, le più colpite dalla malattia. Insieme a lei, anche la madrina dell'AISM, l'attrice Antonella Ferrari, la cantante Noemi, la conduttrice radiofonica e attrice Michela Andreozzi e la Vee-Jay Carolina Di Domenico.

Tante le donne dello sport, dello spettacolo e della televisione che saranno al fianco dell'Associazione in occasione della Gardenia dell'AISM, la manifestazione dedicata alle donne, le più colpite dalla malattia. Alla campionessa di scherma Valentina Vezzali, testimonial per AISM e alla madrina dell'AISM, l'attrice Antonella Ferrari, entrambe presenti anche nella scorsa edizione dell'evento, quest'anno si sono unite anche la cantante Noemi, la conduttrice radiofonica e attrice Michela Andreozzi e la Vee-Jay Carolina Di Domenico.

Il loro invito è molto semplice e diretto: in occasione della festa della Donna, insieme alla tradizionale mimosa, dona un fiore per vincere la sclerosi multipla.

I fondi raccolti contribuiranno a sostenere la ricerca scientifica sulla malattia e ad incrementare i servizi sanitari e sociali dedicati alle persone con sclerosi multipla . In particolare, i fondi raccolti andranno a finanziare il progetto "Donne oltre la sclerosi multipla", un programma di servizi e strumenti a carattere locale e nazionale, in grado di informare e coinvolgere le donne colpite dalla malattia nei diversi ambiti della vita lavorativa, sociale e familiare.

http://notizie.libero.it/

Canzoni per le Donne: 'La Donna Cannone' di Francesco De Gregori

Canzoni per le Donne: 'Quello che le Donne non dicono' di Fiorella Mannoia

Canzoni per le Donne: 'Donne' di Zucchero

26 feb 2010

Cartoline per la Festa della Donna

IMMAGINI, CARTOLINE, PENSIERI PER LA FESTA DELLA DONNA

Poesie e pensieri per le Donne

Donna

Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,
i capelli diventano bianchi,
i giorni si trasformano in anni….
Però ciò che è importante non cambia;
la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito è a colla di qualsiasi tela di ragno.
Dietro ogni linea di arrivo c`e` una linea di partenza.
Dietro ogni successo c`e` un'altra delusione.
Fino a quando sei viva, sentiti viva.
Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo.
Non vivere di foto ingiallite…
insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.
Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c`e` in te.
Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto.
Quando a causa degli anni non potrai correre, cammina veloce.
Quando non potrai camminare veloce, cammina.
Quando non potrai camminare, usa il bastone.
Però  non trattenerti mai!


Madre Teresa di Calcutta

Buon 8 marzo, a tutte le donne
A quelle che non hanno il dono di un sorriso
A quelle che non hanno una carezza sulla pelle
A quelle che non conoscono la dolcezza
A quelle che in silenzio subiscono la violenza.
A quelle che non possono sciogliersi i capelli al vento
Buon 8 marzo, a tutte le donne
A quelle che abbracciano con amore
A quelle che illuminano l’anima
A quelle che parlano dentro oltre lo sguardo
A quelle che sorridono con i colori dell’arcobaleno
A tutte quelle che danno energia alla libertà della vita

Michele Luongo

 

Il coraggio delle donne
Sono coraggiose le donne,
ci costa caro, ma bisogna ammetterlo.
La fragilità? Solo uno stato culturale,
più che un dato biologico.
Sono forti e coraggiose, le donne.
Quando scelgono la solitudine,
rinunciando a un falso amore,
smascherandone la superficialità.
Sono coraggiose le donne, quando
crescono i figli senza l'aiuto di nessuno,
rivalutando l'ancestrale primato,
quello di essere mamme.
Hanno il coraggio di non chiedere
a uomini che sono anche padri,
la loro presenza,puntualmente assente.
Uomini che rifuggono le proprie responsabilità,
trincerandosi in comodi ruoli o paraventi
infantili di adulti mai cresciuti.
Sono forti e coraggiose, le donne,
quando a discapito di tutto e di tutti
scelgono i propri compagni; costruendo solide storie
spendendo patrimoni sentimentali, contro la morale comune.
Sono forti e coraggiose, le donne, quando sopportano,
violenze di ogni tipo, per salvaguardare quello che resta di famiglie,
che non son più tali
Sono la speranza del mondo, le donne, in qualsiasi
circostanza continuano a far nascere uomini,
che poi le tradiranno.

Bruno Esposito

I migliori ‘pensieri’ per la Festa della Donna: ‘Donne in rinascita’

 

Più dei tramonti, più del volo di un uccello, la cosa meravigliosa in assoluto è una donna in rinascita.
Quando si rimette in piedi dopo la catastrofe, dopo la caduta.
Che uno dice: è finita.
No, non è mai finita per una donna.
Una donna si rialza sempre, anche quando non ci crede, anche se non vuole.
Non parlo solo dei dolori immensi, di quelle ferite da mina anti-uomo che ti fa la morte o la malattia.
Parlo di te, che questo periodo non finisce più, che ti stai giocando l'esistenza in un lavoro difficile, che ogni mattina è un esame, peggio che a scuola.
Te, implacabile arbitro di te stessa, che da come il tuo capo ti guarderà deciderai se sei all'altezza o se ti devi condannare.
Così ogni giorno, e questo noviziato non finisce mai.
E sei tu che lo fai durare.
Oppure parlo di te, che hai paura anche solo di dormirci, con un uomo; che sei terrorizzata che una storia ti tolga l'aria, che non flirti con nessuno perché hai il terrore che qualcuno s'infiltri nella tua vita.
Peggio: se ci rimani presa in mezzo tu, poi soffri come un cane.
Sei stanca: c'è sempre qualcuno con cui ti devi giustificare, che ti vuole cambiare, o che devi cambiare tu per tenertelo stretto.
Così ti stai coltivando la solitudine dentro casa.
Eppure te la racconti, te lo dici anche quando parli con le altre: "Io sto bene così. Sto bene così, sto meglio così".
E il cielo si abbassa di un altro palmo.
Oppure con quel ragazzo ci sei andata a vivere, ci hai abitato Natali e Pasqua.
In quell'uomo ci hai buttato dentro l'anima ed è passato tanto tempo, e ne hai buttata talmente tanta di anima, che un giorno cominci a cercarti dentro lo specchio perché non sai più chi sei diventata.
Comunque sia andata, ora sei qui e so che c'è stato un momento che hai guardato giù e avevi i piedi nel cemento.
Dovunque fossi, ci stavi stretta: nella tua storia, nel tuo lavoro, nella tua solitudine.
Ed è stata crisi, e hai pianto.
Dio quanto piangete!
Avete una sorgente d'acqua nello stomaco.
Hai pianto mentre camminavi in una strada affollata, alla fermata della metro, sul motorino.
Così, improvvisamente. Non potevi trattenerlo.
E quella notte che hai preso la macchina e hai guidato per ore, perché l'aria buia ti asciugasse le guance?
E poi hai scavato, hai parlato, quanto parlate, ragazze!
Lacrime e parole. Per capire, per tirare fuori una radice lunga sei metri che dia un senso al tuo dolore.
"Perché faccio così? Com'è che ripeto sempre lo stesso schema? Sono forse pazza?"
Se lo sono chiesto tutte.
E allora vai giù con la ruspa dentro alla tua storia, a due, a quattro mani, e saltano fuori migliaia di tasselli. Un puzzle inestricabile.

Ecco, è qui che inizia tutto. Non lo sapevi?
E' da quel grande fegato che ti ci vuole per guardarti così, scomposta in mille coriandoli, che ricomincerai.
Perché una donna ricomincia comunque, ha dentro un istinto che la trascinerà sempre avanti.
Ti servirà una strategia, dovrai inventarti una nuova forma per la tua nuova te.
Perché ti è toccato di conoscerti di nuovo, di presentarti a te stessa.
Non puoi più essere quella di prima. Prima della ruspa.
Non ti entusiasma? Ti avvincerà lentamente.
Innamorarsi di nuovo di se stessi, o farlo per la prima volta, è come un diesel.
Parte piano, bisogna insistere.
Ma quando va, va in corsa.
E' un'avventura, ricostruire se stesse.
La più grande.
Non importa da dove cominci, se dalla casa, dal colore delle tende o dal taglio di capelli.
Vi ho sempre adorato, donne in rinascita, per questo meraviglioso modo di gridare al mondo "sono nuova" con una gonna a fiori o con un fresco ricciolo biondo.
Perché tutti devono capire e vedere: "Attenti: il cantiere è aperto, stiamo lavorando anche per voi. Ma soprattutto per noi stesse".
Più delle albe, più del sole, una donna in rinascita è la più grande meraviglia.
Per chi la incontra e per se stessa.
È la primavera a novembre.
Quando meno te l'aspetti...

Testo originale Diego Cugia, alias Jack Folla

Auguri per la Festa della Donna

Sono immagine, cartoline trovate sul web.

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23 feb 2010

Poesie per la Festa del Papà



Grazie Papà

Da te, papà, ricevo tanto.
A te, papà, io voglio bene.
Dite, papà, io vado fiero.
A te, papà, io dico grazie.

Grazie papà, per il bene che mi vuoi.
Grazie papà, per i doni che mi fai.

Con te, papà, non ho paura.
Con te, papà. mi sento forte.
Con te, papà, mi trovo bene.
A te, papà, io dico grazie.

Grazie papà, per la gioia che mi dai.
Grazie papà, per quello che tu sei.

B. Bartolini

Caro Papà

Caro Papà,
io dico con sincerità
“ Tu sei per noi
il miglior Papà”
Ci sostieni ogni giorno
Come guida sicura
Sul nostro cammino
W col tuo sacrificio
Ci doni serenità
Auguri!

Filastrocca per il papà

Papà dammi la mano
grande e forte mi sento con te
tu mi guardi e mi dici piano
sono felice se tu sei con me.
Se mi prendi sulle tue spalle
io mi sento un capo tribù.
Se mi tieni stretto al cuore
il mio amico più caro sei tu.
Per la strada la gente ci sorride
e ci guarda perché
pensa che tu sei il mio gigante
ma io sono il tuo re.

Papà

Se sei arrabbiato
perché nel traffico ti sei stancato,
caro papà riprendi fiato:
il mondo è bello ma un po' affollato.

Caro papà se sei un po' teso
ed il lavoro ti sembra un peso,
tu pensa sempre: sei nel mio cuore,
ti voglio bene a tutte le ore.

Ricette per la Festa del Papà



ZEPPOLE DI SAN GIUSEPPE

BIGNE' DI SAN GIUSEPPE

Frittelle di riso di San Giuseppe (video)

Sfinci di San Giuseppe per i papà siciliani e non solo....

Frittelle di San Giuseppe (video)

RAVIOLE DI SAN GIUSEPPE CON MOSTARDA BOLOGNESE 

ZEPPOLE DI SAN GIUSEPPE 

FRITTELLE DI RISO DI SAN GIUSEPPE 

 

La festa del papà



La prima volta in cui fu festeggiata questa festa pare risalga al 5 luglio 1908 nel West Virginia, presso la chiesa metodista locale.
Fu la signora Sonora Smart Dodd la prima persona a sollecitare l'ufficializzazione della festa; senza essere a conoscenza dei festeggiamenti di Fairmont, ispirata dal sermone ascoltato in chiesa durante la festa della mamma del 1909, ella organizzò la festa una prima volta il 19 giugno del 1910 a Spokane, Washington. La festa fu organizzata proprio nel mese di giugno perché in tale mese cadeva il compleanno del padre della signora Dodd, veterano della guerra di secessione americana.

La data in generale varia da Paese a Paese. Nei Paesi che seguono la tradizione statunitense, la festa si tiene la terza domenica di giugno. In molti Paesi di tradizione cattolica, la festa del babbo viene festeggiata il giorno di san Giuseppe, padre putativo di Gesù, ovvero in corrispondenza con la Festa di San Giuseppe.

In alcuni Paesi la festa è associata ai padri nel loro ruolo nazionale, come in Russia dove è celebrata come la festa dei difensori della patria.

In Italia viene festeggiata il 19 marzo, così anche Bolivia Honduras, Liechtenstein
Svizzera (Canton Ticino), Andorra, Portogallo e Spagna.

Il 23 Febbraio in Russia.
Il 5 Maggio in Romania.
L'8 Maggio nella Corea del Sud
Nel giorno dell'ascensione in Germania e la prima domenica di Giugno in Lituania.
Il 5 Giugno in Danimarca.
La seconda domenica di Giugno in Austria, Belgio e Costa Rica.
La terza domenica di Giugno nella maggioranza degli altri stati, come: Stati uniti, Grecia, Canada, Messico, Regno unito, Cina.....
Il 17 Giugno in Guatemala e El Salvador
In Siria e Libano il 21 Giugno.
Il 23 in Nicaragua, Polonia e Uganda.
L'Ultima domenica di luglio nella Repubblica Dominicana
Nella Seconda domenica di agostoin Brasile
L'8 Agosto a Taiwan
La Prima domenica di settembre in Australia e Nuova Zelanda
La Seconda domenica di settembre in Lettonia
Alla prima Luna nuova di settembre in Nepal
La prima domenica di Ottobre in Lussemburgo
LA Seconda domenica di novembre in Estonia, in Finlandia, in Norvegia, in Svezia e in Islanda
Il 5 Dicembre in Thailandia (http://it.wikipedia.org/)

14 feb 2010

La maschera più bella del Carnevale di Venezia 2010

Una bella comitiva di sedici pantegane davanti a piazza San Marco. E' l'istantanea scattata ieri ai vincitori del concorso della 'Maschera più bella' per il Carnevale di Venezia Sensation 2010.

La giuria, presieduta da Angela Missoni e composta dal video artista Fabrizio Plessi, dal costumista Stefano Nicolao, dal direttore artistico del Carnevale di Venezia Marco Balich, ha premiato un gruppo di sedici persone provenienti da varie città dell’Inghilterra,che impersonavano le 'pantegane', ratti di notevoli dimensioni che popolano i canali di Venezia, come simpatico omaggio alla città. Il gruppo di amici è stato premiato per l’originalità e la spontaneità della proposta, ed ha vinto un soggiorno in Laguna.
Per l'occasione sono stati conferiti altri premi, legati alle maschere e al travestimento: miglior artista Sensation 2010 'Operation Escargot' di Cie Popol; premio speciale di San Valentino ai Koehler, coppia anche nella vita, giunta a Venezia dalla Germania; premio speciale 'Casinò di Venezia' assegnato dalla giuria a Rossana Molinatti, ottant’anni, che ha straordinariamente interpretato il quadro 'La vergine' di Gustav Klimt. Il Carnevale di Venezia Sensation 2010 ha l battuto con l'arrivo stimato di 150 mila persone nella sua seconda domenica di festeggiamenti il record che resisteva dal 1997. http://www.adnkronos.com/IGN/

13 feb 2010

Per San Valentino...dillo con una Rosa

Vuoi regalare le rose al tuo amore per San Valentino? Fai attenzione al loro significato:
Due Rose, indipendentemente dal loro colore posseggono un significato di congiungimento, di appuntamento oppure di condivisione, ma in solitamente regalansi un numero dispari di rose ovvero le classiche "dozzine", in altre parole un numero multiplo di sei, ad esempio 12, 18, 24, e così via. Tutte le rose di norma simboleggiano amore, ma a colori diversi corrispondono diversi significati. Tale peculiarità fa in modo che la scelta del colore sia importante al fine del messaggio che si intende mandare. Rose rosse e bianche insieme significano Unità. Rose rosse e gialle insieme significano Solidarietà.

ROSE DI CAMPO - Semplicità
ROSE (BIANCO E ROSSO MESCOLATO) - Unità
ROSE A FIORE VARIEGATO - l'Amor tradito
ROSE (BIANCO) - Sono Degno di Te, Reverenza, Purezza / Candore, Segretezza, Silenzio, Innocenza
ROSE (COLORE ROSA ) - Felicità Perfetta, Freschezza, Tenerezza, Gratitudine, Apprezzamento, Ammirazione o Comprensione
ROSE (IBISCO) - Bellezza Delicata
ROSE (NOZZE) - Amore Felice
ROSE (ROSSO) - Amore, Ti Amo, Amore Ardente e Passionale, Rispetto, Coraggio
ROSE (GIALLE) - Accusa per un amore che sta affievolendosi, Vergogna ed una Dichiarazione di Gelosia, Contentezza, Libertà
ROSE (SENZA SPINE) - Amore a Prima Vista
ROSE BORRACINA, BORRACCINA, CAPRICCIOSA, CANINA - l'Indipendenza ma anche la Poesia;
ROSE CAPPUCINA, PCAPPUCCINA - Splendore;
ROSE CANELLA, MatCANNELLArave - precocità
ROSE DEL BENGALA - Compostezza dell'anima ergo "Siete bella tanto nella prospera quanto nell'avversa fortuna"
ROSE DELLA CINA - "Riconciliamoci!" se però è a fiore rosso doppio indica Dispetto
ROSE DI BANKS - Voi siete bella nel riso e nel pianto"
ROSE MUSCHIATE - "Siete bella ma capricciosa!" - Caducità della Bellezza
ROSE TEA - con essa si sottolinea la Gentilezza della donna amata, Ricorderò sempre
ROSE MULTIFLORA - Augurio di Fecondità
ROSE CENTIFOLIE - "le rose dai cento petali", sono ambasciatrici di Amore e sono di conseguenza simbolo di grazia
ROSE DAMASCENE - i loro boccioli hanno petali enormi e piatti nell'estremità superiore conferendo loro pertanto un aspetto suddiviso in quarti, è il simbolo dell'elogio per una bella carnagione
ROSE GALLICHE / FRANCESI - "Incontriamoci al chiaro di luna" 

Carnevale di Roma appuntamenti per il 14 Febbraio

Domenica il primo appuntamento della giornata e' alle 9.30 con "Battesimo del pony", in collaborazione con la Fise: i bambini dai 4 anni in su potranno sperimentare per la prima volta l'emozione di salire su un pony.
Verra' approntato per loro un percorso nel ring di piazza del Popolo, assistiti da animatori esperti, diretti da tecnici del settore nazionale federale. Dalle 10 alle 13 animazione per bambini in piazza Navona, piazza di Spagna e piazza del Popolo. Dalle 10.30 alle 13 "I colori di Re Carnevale", sfilata in maschera per le strade del I Municipio, a cura dell'associazione Castellum e della parrocchia di Sant'Attanasio. Dalle 10.30 alle 14 "Primo Carnevale latinoamericano a Roma", da piazza Venezia, passando per i Fori Imperiali, fino al Colosseo, Arco di Costantino. Alle 11, al teatro Sistina (via Sistina, 129), Arlecchino-commedia ridicolosa in musica", inserito nella rassegna "A teatro con mamma e papa'". Diretto da Tommaso Paolucci e con le scenografie di Antonio Angeletti, il cast ricalca i tipici personaggi carnevaleschi, in ordine di apparizione: Giorgio Giurdanella e' Pantalone, Luca Arcangeli e' l'oste Silvio, Paola Giorgi e' la cameriera Clarice, Giorgio Valente e' Balanzone, Dario Falasca e' Brighella, Loredana Corrao e' Smeraldina, Andrea Bartola e' Arlecchino, Silvia Delfino veste i panni di Beatrice in abiti da uomo e Luigi Moretti e' Florindo. Uno spettacolo musicale frutto della miscela dei testi originari di Carlo Goldoni e del premio Nobel Dario Fo, che ripropone la tradizione del Teatro dell'arte in modo divertente ed originale: Arlecchino, Pantalone, il Dottore, Brighella, Smeraldina e il Capitano ci aiuteranno ad entrare nel gioco fantastico del teatro e ad incontrare momenti di vita dei comici del Cinquecento. Alle 11.30-15-16.30, al Teatro San Carlino (viale dei Bambini, angolo viale Valadier) "Speciale Carnevale: Pinocchio... una marionetta". Spettacolo teatrale ispirato al racconto di Carlo Collodi, con musiche dal vivo. Progetto speciale realizzato in collaborazione con l'assessorato alle Politiche culturali e della comunicazione del Comune di Roma. Con: Ilaria Signori, Francesco Picciotti, Marco Ceccotti, Antonio Accardo, Maurizio Ponziani, Luisa Batassa; testi e regia:
Caterina Vitiello; scenografia: Manuel Reimann; costumi e burattini: Vera Zamuner. Lo spettacolo, ispirato al romanzo di Collodi, e' un racconto nel racconto. A portarlo in scena, attori e burattini che interpreteranno i personaggi prendendo vita da un gigante libro di racconti. Dalle 15 "Sarabanda", parata carnascialesca con artisti di strada tra piazza del Popolo e San Lorenzo in Lucina, piazza di
Spagna e piazza Navona. Dalle 15 "Gran Carnevale romano" (ottava edizione). In via Tiburtina, tra via Cave di Pietralata e via Casal Bruciato, 30.000 mq di isola pedonale ed un percorso di 1,5 km per ospitare tante colorate rappresentazioni in maschera, a cavallo tra attualita' ed ironica rievocazione storica e trasmesse nell'etere attraverso la diretta tv di Romauno. Dalle ore 15 alle 19, in occasione della mostra "Il Carnevale romano", il Museo di Roma a Palazzo Braschi ospita il "Concerto veneziano" del quartetto d'archi "Musica in Maschera", in preziosi abiti settecenteschi. Dalle 15.30 alle 17.30 "Pony in maschera", in collaborazione con la Fise Lazio. Sfileranno in maschera nel ring allestito a piazza del Popolo i bambini delle scuole pony aderenti alla Fise della citta'. A seguire, alcune scuole pony mostreranno le abilita' dei loro giovani allievi ad eseguire spettacolari ed ironici caroselli equestri in costumi, ispirati a favole e film dei nostri tempi. Il primo assaggio di "arte equestre" in uno spazio tanto prestigioso. Dalle 15.30 alle 19 animazione in piazza del Popolo, San Lorenzo in Lucina, piazza di Spagna e piazza Navona, con spettacolo della Commedia dell'Arte. Alle 16, al Teatro del Torrino (via Sciangai, 10), "Il Carnevale delle maschere". Scritto e diretto da Luca Pizzurro, con Giuliano Calandra, Martina Buoni, Alessia Di Fusco, Francesca Barbasso. Musiche Pericle Odierna. Arlecchino, Pulcinella, Pantalone e Colombina cacciati dai loro padroni troveranno nella musica un nuovo modo per divertirsi e far divertire. Una commedia musicale scoppiettante, con un ritmo travolgente. Alle 16 e alle 18, al Teatro Le maschere (via Aurelio
Saliceti, 1), "Arlecchino al gran ballo di Sfessania", con testo e regia di Gigi Palla. In una notte particolare le maschere ritratte da Callot si animano misteriosamente ed escono dalle loro cornici per partecipare alla piu' strabiliante festa del martedi' grasso: il Ballo di Sfessania. Alle 18.30 "I cavalli di Roma", arte equestre a piazza del Popolo. Regia di Umberto Scotti. Replica dello spettacolo di sabato, con Alizee Froment, gli Hasta Luego, Jean Francois Pignon, Gianluca Coppetta, Manlio Fani, Andrea Giovannini, Pasquale Beretta, Pier Angelo Caniato, l'VIII reggimento Lancieri di Montebello e i loro cavalli-artisti. Presenta Paola Saluzzi. Alle 21.30, al Morgana Music Inn (largo dei Fiorentini, 3) "Le metamorfosi". Adattamento e regia di Corrado Veneziano e nell'esecuzione di Daniela Marazita ed Enrico Ottaviano. Il caos e' il protagonista della splendida opera di Ovidio, e il caos attraversa anche la messinscena realizzata dal Morgana Music Inn: con una storia d'amore che pian piano obbliga il pubblico a prendere posizione, a sbilanciarsi, truccarsi e travestirsi. Una lettura irriverente e divertente, che non tradisce la bellezza e la godibilita' del testo classico. http://www.diregiovani.it/

Carnevale dei bambini a Firenze

Una festa per rendere i bambini protagonisti e lasciarli liberi di esprimersi.

E' il 'Carnevale dei bambini' che si svolgera' oggi in piazza Ognissanti, a Firenze. L'iniziativa e' organizzata dall'Associazione Borgognissanti in collaborazione con l'assessorato all'Educazione e il Quartiere 1. Alla festa partecipera' l'intero quartiere visto che tutti i negozi del Borgo saranno addobbati in tema carnevalesco. Per l'occasione, grazie alla Soprintendenza, e' prevista l'apertura straordinaria della Chiesa di Ognissanti e del Cenacolo del Ghirlandaio.
A partire dalla 15  il mondo fiabesco delle maschere si mettera' in movimento con l'esibizione dei componenti del complesso folcloristico messicano 'I Mariachi', accompagnati da un gruppo di bambini messicani in costume tradizionale. Alle 15.30 e' prevista invece un'esibizione di arti marziali degli allievi dell'Istituto Wu-Shu. Il finale, dalle 16 in poi, e' dedicato alla sfilata dei bambini e ai doni da consegnare alle mascherine piu' belle.
http://www.adnkronos.com/IGN/

7 feb 2010

Carnevale di Venezia e il Volo dell'Angelo

Oltre 75.000 persone hanno preso d'assalto Venezia per assistere al Volo dell'Angelo, l'evento più atteso del Carnevale di Venezia, Sensation 2010. Da oggi seguiranno dieci giorni di festeggiamenti.
Dal campanile di San Marco si è lanciata Bianca Brandolini d’Adda, modella di fama internazionale, che per l'occasione ha indossato un abito creato dallo stilista Giambattista Valli.

''Lo rifarei subito - ha commentato - Un'esperienza unica, con un'adrenalina incredibile che ripeterei senza problemi. Essere protagonista, e aprire il Carnevale di Venezia, il più bello del mondo, non è da tutti i giorni''. La protagonista del 'volo' ammette ''di aver provato una certa tensione'' prima del lancio. Poi, però, ''mentre 'volavo' è passato tutto''.

Entusiasta Piero Rosa Salva, presidente della Venezia Marketing Eventi, Società organizzatrice del Carnevale di Venezia. ''E' un Carnevale nel segno della bellezza e dell'eleganza - ha dichiarato - Bianca Brandolini d'Adda ha simbolicamente interpretato il fascino della città regalando al pubblico giunto numeroso da tutto il mondo una emozionante apertura di questa kermesse''.

Bianca Brandolini D'Adda nei panni del tradizionale angelo conferma ancora una volta la scelta di un personaggio di caratura internazionale che vanta un forte legame familiare con la città di Venezia. Il padre è infatti un veneziano doc, la madre ha origini franco-brasiliane, e Bianca inoltre è uno dei rampolli della famiglia Agnelli in quanto nipote di Cristiana, sorella dell'avvocato Gianni Agnelli.

Nata nel 1987, cresciuta in Francia e nota per il suo stile impeccabile, lei stessa si definisce italiana in Francia e parigina in Italia. http://www.adnkronos.com/IGN/

3 feb 2010

Cestino di Pasqua

Questo cestino può essere realizzato per addobbare la tavola di Pasqua e poi "smontato" a fine pasto oppure può essere un simpatico regalo, un po' diverso dal solito, da fare ad amici e parenti.
La sua esecuzione è molto semplice. La cosa importante è scegliere delle decorazioni che si accordino con il colore del tulle per un bell'effetto cromatico. Noi abbiamo optato per petali di rosa, violette, bottoncini gialli e foglie verdi di zucchero con cui abbiamo ricreato dei fiori sulla superficie dell'uovo di cioccolato. Farli aderire è molto semplice, basta preparare della glassa con lo zucchero a velo secondo le istruzioni sulla confezione. Un puntino di glassa serve per attaccare ciascun elemento.
Una volta preparato l'uovo, passare alla confezione finale. Fissare il tulle sul fondo del cestino, disporre gli ovetti e sopra l'uovo.
Il dolce cestino è pronto.

OCCORRENTE:
1 Uovo di cioccolato
Decorazioni varie di zucchero
Gr 50 di Zucchero a velo
Gr 400 di Ovetti di cioccolato
Veli di tulle di colori diversi
1 Cestino

Tradizioni pasquali nelle varie religioni

LA PASQUA EBRAICA
La Pasqua è molto sentita dagli Ebrei, che in questo modo celebrano la liberazione dalla schiavitù dell'Egitto dei Faraoni e l'inizio del cammino che attraverso un viaggio di quarant'anni nel deserto li portò in Israele. Quella ebraica è una grande festa familiare, forse più della cristiana (ricordate il detto: "Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi"?), che coinvolge tutti i membri della famiglia, dal più piccolo al più anziano, durante la quale gli adulti, attraverso la lettura dell'Haggadà (libro di leggenda), giochi e canti, raccontano ai bambini le peripezie degli antichi Padri nella terra dei Faraoni. Tutta la lettura del libro è fatta con domande, che i bambini pongono attraverso simpatiche canzoncine, e risposte, sempre cantate, degli adulti.
La storia ebraica racconta che Dio, come vuole la tradizione, scelse Mosè per guidare il popolo ebraico fuori dall'Egitto. Il Faraone, però, non voleva rinunciare ai suoi schiavi e tentò in tutti i modi di ostacolare la loro fuga fino a quando Dio non decise di intervenire in loro aiuto e l'Egitto fu colpito dalle famose dieci piaghe; alla fine il Faraone fu costretto a lasciar partire gli ebrei, che Mosè guidò nel leggendario passaggio del Mar Rosso, le cui acque si aprirono per farli passare. La tradizione vuole, però, che la fuga fosse avvenuta in modo molto frettoloso e che gli ebrei non avessero avuto il tempo di far lievitare il pane. In ricordo di questo fatto, durante tutto il periodo pasquale, viene abolito dalla cucina il lievito,e, al posto del pane, si mangia per otto giorni il pane azzimo in cui il lievito è del tutto assente.
Uno dei giochi preferiti dai bambini durante la cena di Pasqua (che in ebraico si chiama Seder) è la ricerca di un pezzetto di questo pane che gli adulti hanno sapientemente nascosto. Oltre che attraverso la lettura e i canti, nel corso della cena pasquale, si ripercorre l'avventura degli ebrei in Egitto anche attraverso una serie di simboli, ad esempio mangiando un'ottima marmellata di frutta secca e vino dolce, il cui colore richiama quello dei mattoni che gli schiavi Ebrei usavano per costruire le piramidi egiziane.

IL RITO GRECO-ORTODOSSO
In Grecia la Pasqua è sentita più del Natale. In tutto il Paese e in tutte le isolette la sera prima della mezzanotte si tengono processioni verso santuari e chiese, recitando salmi. La Quaresima finisce con il suono delle campane e la celebrazione dei riti di Resurrezione, nella notte di Pasqua. Nelle chiese, al buio, vengono accese candele che devono essere riportate a casa accese. I riti della Pasqua continuano a tavola, con il pane pasquale, dolcetti, uova colorate di rosso e la tipica "Maghiritsa", una zuppa fatta con le interiore dell'agnello. Ovunque si organizzano balli, processioni e manifestazioni folkloristiche. Alcune molto belle e particolari sono quelle di Corfù, Mégara (presso Atene), Aràchova e Livadia (presso Delfi). Le tradizioni più antiche sono conservate nell'Epiro e a Creta.
Una tradizione ateniese vuole che si preparino delle uova sode rosse, una per ciascun commensale. Prima del pranzo, inizia la 'battaglia delle uova' ovvero ogni ospite gioca tenendo l'uovo stretto nella mano e colpendo la punta dell'uovo, quello del vicino: vince l'ospite che dopo aver combattuto con tutti avrà ancora l'uovo intero.
In Russia Sagorsk diviene la capitale della Pasqua: è la cittadina dove risiede il pope di Mosca e di tutta la Russia (massima autorità della religione ortodossa). La celebrazione del rito Pasquale comincia alla mezzanotte del sabato con una processione attorno alla cattedrale. La mattina del giorno di Pasqua le famiglie Russe si recano sulla tomba di un parente, dove viene consumato un picnic. La sera di Pasqua si tiene una cena con diversi tipi di carne, pesce e funghi, dove non manca il "Pasxa", un piatto sostanzioso a base di tvorag (ricotta): altre ricette tipiche della Pasqua ortodossa sono il Kulich e il Kisel di frutta varia (trovi qui le ricette di questi piatti).
Pasqua nel Regno Unito
Nel Regno Unito, una delle cerimonie più vive è quella del Giovedì Santo, giorno dedicato all'attività caritativa e si svolge secondo un rituale tradizionale.
A Londra, l'uso del Royal Maundy Gifts, è ricordato nell'abazia di Westminster dove vengono donate ai poveri borse di denaro. Le borse, vengono distribuite dal sovrano su di un vassoio d'argento, dopo la cerimonia religiosa.
Il Venerdì Santo vive ancora l'usanza degli hot-cross buns dolci, di antichissima tradizione, che un tempo si usavano mangiare come protezione contro il fuoco. Nel pub di Londra chiamato "Il Figlio della Vedova" si conservano quasi duecento esemplari di questi dolci, secondo quanto descritto da una leggenda: "una vedova che attendeva il figlio marinaio disperso in mare non volle mai disperare e continuò ogni anno a cuocergli gli hot-cross buns. Questi dolcetti sono delle brioches fatte con la cannella e uvetta sulla cui superficie vi è una croce di glassa, a ricordare la passione di Cristo.
Un'usanza curiosa è quella di far rotolare le uova colorate su di un prato o lungo una strada, fino a quando tutti i gusci non siano stati spezzati; questo avviene a Preston, dove le uova rotolano su un pendio erboso. Un'altra tradizione divertente è quella di contendersi le uova e le torte con battaglie, combattute principalmente da ragazzi.
Buona Pasqua in Inghilterra si dice Happy Easter

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