"Mater dolcissima, ora scendono le nebbie, il Naviglio urta confusamente sulle dighe,
gli alberi si gonfiano d'acqua, bruciano di neve; non sono triste nel Nord:
non sono in pace con me, ma non aspetto perdono da nessuno,
molti mi devono lacrime da uomo a uomo.
So che non stai bene, che vivi come tutte le madri dei poeti,
povera e giusta nella misura d'amore per i figli lontani.
Oggi sono io che ti scrivo:
" Finalmente, dirai, due parole di quel ragazzo che fuggì di notte
con un mantello corto e alcuni versi in tasca.
Povero, così pronto di cuore lo uccideranno un giorno in qualche luogo.- "
Certo, ricordo, fu da quel grigio scalo di treni lenti che portavano mandorle
e arance, alla foce dell'Imera, il fiume pieno di gazze, di sale, d'eucalyptus.
Ma ora ti ringrazio, questo voglio, ell'ironia che hai messo sul mio labbro,
mite come la tua. Quel sorriso m'ha salvato da pianti e da dolori.
E non importa se ora ho qualche lacrima per te, per tutti quelli che come te
aspettano, e non sanno che cosa.
Ah, gentile morte, non toccare l'orologio in cucina che batte sopra il muro
tutta la mia infanzia è passata sullo smalto del suo quadrante,
su quei fiori dipinti: non toccare le mani, il cuore dei vecchi.
Ma forse qualcuno risponde?
O morte di pietà, morte di pudore.
Addio, cara, addio, mia dolcissima Mater".
Salvatore Quasimodo
La madre
E il cuore quando d'un ultimo battito
Avrà fatto cadere il muro d'ombra,
Per condurmi, Madre, sino al Signore,
Come una volta mi darai la mano.
In ginocchio, decisa,
Sarai una statua davanti all'Eterno,
Come già ti vedeva
Quando eri ancora in vita.
Alzerai tremante le vecchie braccia,
Come quando spirasti
Dicendo: Mio Dio, eccomi.
Ricorderai d'avermi atteso tanto,
E avrai negli occhi un rapido sospiro.
Giuseppe Ungaretti
Mi ha fatto la mia mamma
O più bugiarde del diavolo
Dicono che tu sei nato
Sotto a una foglia di cavolo!
Persone male informate
O più bugiarde del diavolo
Dicono che sono nato
Sotto a una foglia di cavolo!
Altri maligni invece
Sostengono senza vergogna
Che sei venuto al mondo
A bordo di una cicogna!
Altri maligni invece
Sostengono senza vergogna
Che sono venuto al mondo
A bordo di una cicogna!
Se mamma ti ha comperato
Come taluni pretendono
Dimmi: dov’è il negozio
Dove i bambini si vendono?
Se mamma mi ha comperato
Come taluni pretendono
Diteci: dov’è il negozio
Dove i bambini si vendono?
Tali notizie sono
Prive di fondamento:
Ti ha fatto la tua mamma
E devi essere contento!
Tali notizie sono
Prive di fondamento:
Mi ha fatto la mia mamma
E sono molto contento!
Tali notizie sono
Prive di fondamento:
Mi ha fatto la mia mamma
E sono molto contento!
E sono molto contento!
Gianni Rodari
Poesia per la mamma
Mamma è il giorno della tua festa
Ti vorrei mettere una corona in testa
Regina vorrei farti
Brillanti ed oro vorrei donarti
Ma non ho questo fiore
Accettalo
E’ il dono del mio cuore!
Le mie mani per la mamma
Con le mie mani seppur piccoline,
tantissime cose io posso fare.
Le posso battere,le posso guardare
delle carezze io posso dare.
E oggi, mamma, che è la tua festa,
le mie manine ti voglio donare.
E ora mi metto le mani sul cuore
Per dimostrarti il mio grande amore.
E con le mani ti mando un bacino
Stringimi forte e stammi vicino.
Nella casa c'è una fiamma
cara bimbi, è la mamma,
sempre pronta con amore
per i figli del suo cuore.
Un sorriso, una carezza
e poi tanta tenerezza
da dipingere con ardore
con la mano del pittore.
Il lavoro non le manca,
mai si ferma, mai è stanca,
come la chioccia ai pulcini
dona tutto ai suoi bambini.
Solo lei ci può capire,
e nessuno le può mentire.
Tanto bene le vogliamo
ed al mondo lo gridiamo:
Viva la mamma!
E' la festa della mamma
E' la festa della mamma
che mi cantava la ninna nanna,
mi hai insegnato a parlare,
a mangiare a camminare,
ogni volta che guardo le stelle
tu mi sembri una di quelle.
Ti voglio bene con tutto il cuore
tu pensi a me tutte le ore,
se sei arrabiata come un vulcano
io ti sorrido e ci diamo la mano.
Tu mi indichi la via
perche' sei la mamma mia.