3 dic 2013

38^ edizione dei "100 Presepi"

imageSale del Bramante - Piazza del Popolo
DATE: dal 28 novembre 2013 – 6 gennaio 2014
ORARIO: 9.30-20.00 - Tutti i giorni, anche festivi.
DESCRIZIONE: 38^ edizione dei "100 Presepi" - sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica. La Mostra presenta ogni anno circa 200 presepi sempre nuovi provenienti dalle regioni italiane e da vari Paesi esteri dell'Europa, dell'Africa, dell'America Latina e dell'Asia: opere di artisti e artigiani italiani e stranieri, di musei e collezioni private, di enti, di scuole, di associazioni culturali operanti nel sociale. I presepi sono realizzati nelle forme, con le ambientazioni e materiali tra i più vari, classici del  600 e  700 napoletano e siciliano e del 800 romano o di fantasia con personaggi ad altezza d uomo o miniaturizzati, in metalli preziosi o materiali di recupero, rappresentanti il folklore e le tradizioni natalizie di vari paesi del mondo.
INFO E ORGANIZZAZIONE: Rivista della Nazioni - Tel. 06/8542355
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IL PRESEPE SICILIANO


In Sicilia l'arte presepiale pur risentendo degli influssi della scuola napoletana, specialmente per quanto riguarda l'ambientazione - riproduzione di scene di vita quotidiana in paesi e con personaggi isolani - e talvolta la tecnica - manichini in legno e fil di ferro con vesti di stoffa - presenta tuttavia diversi caratteri originali variabili a seconda delle provenienze geografiche.

Quattro sono le aree dove in particolare si sviluppa un artigianato presepiale fortemente caratterizzato: i territori di Palermo, Siracusa, Trapani e Caltagirone.
A Palermo e nel siracusano, dove l'apicultura è molto diffusa, fin dal '600 si usa la cera per plasmare statuine di Gesù Bambino e poi interi presepi. In quest'arte si distinguono i cosiddetti "Bambinai" che operavano a Palermo nella zona della chiesa di San Domenico tra il '600 e il '700; tra loro un caposcuola fu Giulio Gaetano Zumbo del quale si può ammirare un presepe al Victoria and Albert Museum di Londra e Giovanni Rosselli ricordato da una sua opera al Museo Regionale di Messina nonché Anna Fortino, Giacomo Serpotta e Anna La Farina.
 I Bambinelli sono di fattura raffinata, impreziositi da accessori d'oro e d'argento, ieratici nell'espressione e rappresentati con una croce in mano. Nel '800 sono rinomati i "cerari" siracusani che producono presepi interi o Bambinelli dall'espressione gioiosa o dormienti, recanti nelle mani un agnellino, un fiore o un frutto e immersi in un tripudio di fiori di carta e lustrini colorati dentro teche di vetro (scarabattole).
Tra loro eccellono Fra' Ignazio Macca, del quale si conservano alcuni presepi nell'eremo di San Corrado a Noto e nel Museo Bellomo di Siracusa e Mariano Cormaci ricordato dal presepe in cera a grandezza naturale sito nella grotta di Acireale. Notevole anche il presepe conservato nel palazzo Vescovile di Noto, che rappresenta uno spaccato di vita contadina, composto da 38 figure inserite nel paesaggio dei monti iblei.

A Trapani per la fattura dei presepi si utilizzano materiali nobili e soprattutto il corallo, da solo, come in epoca rinascimentale, o insieme all'avorio, alla madreperla, all'osso, all'alabastro e alle conchiglie, nel periodo barocco e rococò, quando alla composizione centrale della Natività fanno corona architetture in stile d'epoca dove si rappresentano scene fantasiose e simboliche. Splendidi esemplari quelli esposti ai musei Pepoli di Trapani e Cordici di Erice.

 A Caltagirone, città produttrice di ceramiche fin dal '500, i presepi sono realizzati in terracotta e rappresentano come cornice alla Natività, scene di vita contadina e pastorale animate da personaggi tipici di quella civiltà come il pastore che dorme, lo zampognaro, il venditore di ricotta o il cacciatore.
La migliore produzione qualitativa di presepi in terracotta policroma si ebbe tra la fine del '700 e la prima metà dell'800 con la bottega dei fratelli Bongiovanni, Giuseppe e Giacomo e con il nipote Giuseppe Vaccaro eccellente artista.
Tuttavia già agli inizi del '700 operavano artigiani rinomati come i "santari" Branciforti e Margioglio che contribuirono ad imporre Caltagirone anche come "Città del presepe".
Più in genere nell'intero territorio isolano ebbe grande diffusione a partire dal '600, il presepe costruito con la tecnica usata nella produzione di statue d'altare: statuine in legno rivestite di stoffe immerse in un bagno di colla per renderle rigide e dai colori brillanti. Tra i più noti presepisti del genere il caposcuola Salvatore Matera, il Nolfo, il Ciotta, i Pisciotta e i Tipa.
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IL PRESEPE ROMANO

imageLa prima testimonianza in assoluto dell'arte presepiale a Roma, si ha con le statue di legno scolpite nel 1289 da Arnolfo Di Cambio e conservate nella cripta della Cappella Sistina della Basilica di Santa Maria Maggiore. Successivamente sono le cronache del frate francescano Juan Francisco Nuno ad informare, nel 1581, sull'uso ormai da tempo diffuso a Roma, di allestire presepi in monasteri e luoghi di culto ed in particolare nella Chiesa dell'Aracoeli dove era specialmente venerata la statua del Bambinello che si dice opera di un frate francescano che l'aveva intagliata in un tronco di ulivo del Getsemani, trafugata il 1° febbraio del 1994 e non più ritrovata. Nel '600 la nobiltà romana inizia ad esporre presepi nei propri palazzi, opere sontuose in linea con lo stile barocco dell'epoca, commissionate ad artisti famosi come il Bernini del quale si ricorda un presepe realizzato per il Principe Barberini. Anche il '700 mantiene viva la tradizione dei presepi nelle case patrizie ma chiese e monasteri non sono da meno come attestano le grandi statue della natività in San Lorenzo, i presepi di Santa Maria in Trastevere e Santa Cecilia. Ma è nel '800 che la realizzazione di presepi si diffonde a livello popolare grazie alla produzione a basso costo, con gli stampi di innumerevoli serie di statuine in terracotta modellate da artigiani figurinai tra i quali anche il ragazzo Bartolomeo Pinelli famoso in seguito come pittore della Roma del suo tempo. Sono tuttavia le famiglie più importanti per censo e ceto sociale a realizzare in gara tra loro i presepi più imponenti, ricostruzioni di paesaggi biblici o di scorci della campagna romana caratterizzata da alberature di pini e olivi, costruzioni rustiche e rovine dell'antichità, da mostrare non solo a parenti e amici ma anche a concittadini e turisti, richiamati da fronde di rami appesi ai portoni a somiglianza d'insegne. Sono rimasti famosi quello della famiglia Forti, posto sulla sommità della Torre degli Anguillara, o della famiglia Buttarelli in Via De' Genovesi, riproducente il paese di Greccio e la scena del presepe vivente voluto da San Francesco o quello di padre Bonelli nel portico della chiesa dei Santi XII Apostoli, parzialmente meccanico con la ricostruzione del Lago di Tiberiade solcato dalle barche e delle città di Gerusalemme e Betlemme. Nel presepe romano più usuale, il paesaggio agreste fa da sfondo alla grotta in sughero, sovrastata da un tripudio di angeli in volo sulle nuvole, disposti in nove cerchi concentrici che pongono la Natività al centro della scena, una scena povera sia nella rappresentazione dei personaggi, pastori con le greggi e contadini al lavoro con i loro animali, sia nelle architetture, case modeste e locande di campagna tra resti di archi e acquedotti antichi, tipici dei luoghi rappresentati. A partire dalla seconda metà del novecento, l'ambientazione cambia e vengono proposte zone caratteristiche della Roma sparita, demolite per far posto all'urbanizzazione di Roma capitale, ma conservate al ricordo dagli acquerelli dell'artista tedesco E. Roessler Franz, che fotografano la Roma papalina e le sue irripetibili atmosfere.

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2 dic 2013

Il mistero della stella dei Re magi

imageIl 7 dicembre presso il Planetario osservatorio astronomico di Anzi alle ore 18:00 avrà luogo la manifestazione “Il mistero della stella dei re magi”.
Con questa iniziativa, riferiscono gli organizzatori, il Planetario di Anzi continua la sua programmazione invernale proponendo lo studio e l’analisi dei misteri del Natale, nell’intrecciarsi di scienza, religione e leggenda; un seminario informativo sugli eventi astronomici legati al Natale con Vincenzo Gallo relatore dell’evento.

http://www.basilicatanet.it/basilicatanet/

Capodanno 2014

imagePraga, Repubblica Ceca
Luogo ideale per passare le feste natalizie e l'ultimo dell'anno, il centro storico è davvero suggestivo nel pieno dell'inverno. In quel periodo Praga è sempre aperta: musei, attrazioni e locali sono a disposizione dei visitatori. I fuochi artificiali che fanno partire dal castello meritano da soli il viaggio. Spesso ci sono buone offerte specialmente per chi si ferma qualche notte.
Nuovo Galles del Sud, Australia
Nonostante i fuochi d'artificio della vicina Sydney siano l'attrazione per molti turisti, la zona circostante è altrettanto meritevole di attenzione. Le bellezze naturali della costa meritano un viaggio specialmente per chi ama la tranquillità e vuole evitare le grandi folle degli eventi speciali.
Chiang Mai, Thailandia
A 700 km a nord di Bangkok, da fine ottobre a fine febbraio, la temperatura media è di 21 gradi si può assistere allo spettacolo delle lanterne cinesi che volano nella notte. per iniziare l'anno si possono provare le terme di Pai, città montuosa nel Nord della Thailandia.
Dublino, Irlanda
In questa città del Nord Europa sanno come divertirsi, soprattutto al Pub. Nella città ce ne sono un migliaio e la sera di Capodanno tutti festeggiano lì. Per i turisti non mancano le occasioni di visitare luoghi incantevoli in un'atmosfera molto ospitale.
Alta Savoia, Francia
Luoghi incontaminati di rara bellezza, avvolti nel classico manto candido dell'inverno. Per la festa dell'ultimo dell'anno serve una selezione di formaggi locali e paté. Principali località: Chamonix-Mont-Blanc, Megève e Morzine-Avoriaz vicino al Lac de Montriond.

Mercatini di Natale 2013

image1. Vipiteno (BZ), Piazza Città, dal 29 novembre al 6 gennaio 2014 (chiuso il 25/12)
2. Brunico (BZ), Via Bastioni e Piazza Municipio, dal 29 novembre al 6 gennaio 2014 (chiuso il 25/12)
3. Bressanone (BZ), Piazza Duomo, dal 29 novembre al 6 gennaio 2014 (chiuso il 25/12 e l'1/1)
4. Bolzano, Piazza Walther, dal 29 novembre al 6 gennaio 2014
5. Merano (BZ), Passeggiata Lungo Passirio, dal 29 novembre al 6 gennaio 2014
6. Trento, Piazza Fiera, dal 23 novembre al 30 dicembre
7. Aosta, Piazza Severino Caveri, dall'1 dicembre al 6 gennaio 2014
8. Bassano del Grappa (VI), Piazza Garibaldi e Piazza Libertà, dal 17 novembre al 8 gennaio 2014
9. Levico Terme (TN), Parco secolare degli Asburgo, dal 23 novembre al 6 gennaio 2014
10. Rovereto (TN), Corso Rosmini, dal 22 novembre al 6 gennaio 2014 (chiuso il 25/12).

VITERBO CHRISTMAS VILLAGE

 Tutta la magia del Natale a Viterbo. In una bellissima dimora del '400 potrai trovare La casa di Babbo Natale. Potrai visitare La Fabbr...