22 gen 2018

Storia del Carnevale Romano

Nato nel Medioevo, il Carnevale Romano ha tuttavia la sua massima esplosione dopo l’elezione di Papa Paolo II, il quale, dopo il trasferimento della residenza pontificia a Palazzo Venezia, concentra nel centro storico ed in particolare nella Via Lata (attuale Via del Corso), la maggior parte dei festeggiamenti carnascialeschi.
carnevale romano -
La Commedia dell’arte, le sfilate in maschera, i Giochi Agonali, i carri allegorici, tornei e giostre, le attesissime corse dei cavalli berberi e la festa dei moccoletti coinvolgevano tutta la popolazione, richiamando viandanti e curiosi da mezzo mondo. Con l’avvento dei Savoia a Roma nel 1870, inizia il tramonto del Carnevale, soprattutto a causa dei molti incidenti che avvenivano durante i giochi e che mietevano diverse vittime tra il pubblico presente.
carnevale romano
I luoghi del Carnevale nell’Urbe erano soprattutto Piazza Navona, dove venivano organizzate rappresentazioni ludiche e fuochi d’artificio, Piazza del Popolo, luogo di partenza dell’avvenimento più importante del Carnevale, la corsa dei Bèrberi, Via del Corso, lungo la quale si svolgeva la corsa che si concludeva a Piazza Venezia.
L’immortalità del carnevale romano è magnificata da scrittori e poeti del calibro di Goethe, Gogol, Stendhal, Dickens e Dumas, e dalla pittura di Caffi, Shor e Orlov.
Il Carnevale nasce a Roma. 

Ci venivano, al Carnevale Romano, Goethe, Stendhal, Dickens, Rossini, Paganini e chi più ne ha, più ne metta. Hector Berlioz compone addirittura un’ ouvertoure per grande orchestra sinfonica e corno inglese solista a cui dà il nome di “ Le Carnival Romain”
In tempi remoti, le feste erano concentrate in piazza Navona, tra i resti di quello che era lo Stadio di Domiziano. Erano giostre di Saracino, tauromachie, cavalieri che infilavano anelli con la lancia: residui del vecchio motto “panem et circenses” che ritroviamo, in varie stagioni dell’anno, sparse un po’ per tutta Italia.

A Testaccio, sulla montagna dei cocci, il Carnevale era una sorta di lotta contro i maiali, con il popolino che cercava di arraffare quanto possibile delle povere bestie. Poi, nel 1464, arriva al Papato Pietro Barbo, veneziano. All’elezione vorrebbe essere chiamato Formoso, ma i Cardinali lo distolgono dallo scegliere un nome legato ai secoli bui del medioevo. Propose Marco e. anche qui, il Sacro Collegio gli fece rilevare che rieccheggiava troppo il grido di battaglia “San Marco!” dei Veneziani. Si accontentò di chiamarsi Pio II e fu l’ultima concessione al Collegio dei Cardinali, perché diceva “ io sono il Papa e posso, secondo più mi piace, fare e disfare”.

E così il Carnevale si trasferisce in via del Corso, (allora via Lata), in modo tale che tutti potessero godere della vista del palazzo che aveva fatto costruire in piazza Venezia, quel palazzo che allora si chiamava S. Marco e che tutti conosciamo per il famoso balcone di Mussoliniana memoria. Il Corso e le due piazze collegate, quella del Popolo e la piazza Venezia diventano, così,il palcoscenico del mitico carnevale di Roma Un carnevale che consentiva ogni sorta di travestimento e mascheramento durante il giorno, ma che non ammetteva maschera durante la notte, per motivi di pubblica sicurezza. Anche preti e frati, rigorosamente all’interno dei propri conventi e canoniche, potevano mascherarsi.
Unica limitazione il non andar per strada e, per le monache di clausura, il solo “placet” a che si mascherassero da padre confessore. Allegria!
Gli eventi più attesi del Carnevale Romano erano la Corsa dei Berberi e la Festa dei Mocccoletti. La prima era una sorta di festa dei tori di Pamplona, con cavalli che correvano a rotta di collo per il Corso tra grida, incitamenti e pungolamenti del popolo. Poi, nel 1874, un giovane attraversa la strada e viene travolto e ucciso da un cavallosotto i regali occhi di Vittorio Emanuele II.

Il Re abolisce per sempre la corsa dei berberi e il carnevale di Roma comincia il suo declino. La festa dei moccoletti era una gara a tener viva la fiammella della propria candela durante tutta la sera del Martedì grasso, una gara tra nobili, popolani e borghesi, come tra gli appartenenti alle varie classi sociali tra loro . Poteva succedere di tutto, anche sotto l’occhio vigile dei tutori dell’ordine.
Sempre quel grande poeta e cronista di vita che è il Belli ci racconta ne “li moccoletti del 37”:

Cacciorno le carrozze a bbastonate,  
serrorno porte, sfassciorno lampioni....
Me pareveno furie scatenate. 
E li cherubbigneri e li dragoni?
Co le loro guaianelle sfoderate  
ce fescero la parte dei cojjoni. 

Se carnevale finiva a mezzanotte con il suono delle campane dei campanili delle chiese romane, tutto finiva, comunque a piazza Venezia. Spalle all’Altare della Patria, a sinistra sull’angolo di via del Corso c’è ancor oggi un “mignano”, un balcone che gira ad angolo sulla piazza e sul Corso, chiuso da “gelosie”.
E’ forse l’ ultimo mignano rimasto a Roma ed è della casa in cui Maria Letizia Ramolino (non siamo parenti!) passò gli ultimi anni della sua via dopo che l’illustre figlio Napoleone Buonaparte evase dall’isola d’Elba. Donna di ferro, spesso in contrasto col suo più famoso figlio, avrà, chissà quante volte, gettato uno sguardo sotto la protezione delle gelosie del suo mignano, a quella folla rumorosa, vestita di mille colori spesso scimmiottanti quelli delle divise papaline. Un poco avrà ricordatole smaglianti divise degli eserciti di tutti i suoi otto figli, messi da Napoleone a governare mezza Europa e, in particolare, quelle di suo genero Gioacchino Murat, re di Napoli che, per le divise variopinte e sontuose aveva un particolare debole. Avrà forse mandato il pensiero indietro nel tempo, nei ricordi e nei rimpianti e pensato a quale tragico carnevale abbia attraversato l’Europa per così tanto tempo con gli eserciti variopinti di suo figlio.
Oggi , poco o nulla è cambiato, quel triste, tragico carnevale continua con gente vestita dei colori delle tutte mimetiche, altro modo di sentirsi diversi per poi essere tutti uguali.



Marcello Ramognino http://www.unonotizie.it/3768-alle-origini-del-carnevale-una-storia-tutta-romana.php


2 mar 2016

La Pasqua pagana e la Pasqua ebraica

La Pasqua ha due precedenti: quella ebraica e quella pagana.

Sia gli ebrei che i pagani celebrano da millenni i temi della Morte e della Risurrezione in coincidenza del’Equinozio di primavera.

Quella ebraica celebra essenzialmente la liberazione degli Ebrei dall’Egitto grazie a Mosè.

La parola ebraica Pesach significa passare oltre, tralasciare, e deriva dal raccapricciante racconto biblico della Decima Piaga, in cui l’Angelo sterminatore, o angelo della Morte, vide il sangue dell’agnello del Pesach sulle porte delle case di Israele e “passò oltre”, uccidendo solo i primogeniti maschi degli egiziani, compreso il figlio primogenito del faraone.

La Pasqua con il Cristianesimo ha modificato il suo significato originario, venendo a connotare un passaggio, soprattutto il:


  • passaggio da morte a vita per Gesù Cristo;
  • passaggio a vita nuova per i cristiani (in particolare per quelli che, nella Veglia Pasquale, ricevono il battesimo).

Perciò, la Pasqua cristiana è detta Pasqua di risurrezione, mentre quella ebraica è Pasqua di liberazione (dalla schiavitù d’Egitto). La Pasqua ebraica è dunque una festa molto piu’ nazionalista.

 La Pasqua pagana

La maggior parte delle religioni pagane mediterranee e mediorientali hanno festeggiato l’equinozio primaverile.

Il nome inglese della Pasqua, “Easter“, deriva dal nome dell’antica dea del sole. Cio’ lo asserisce uno studioso cristiano, Bede (672-735), nel libro De Ratione Temporum. Bede sostiene che Eostre (o Eastre) era la Grande Dea Madre dei popoli sassoni dell’Europa settentrionale. Allo stesso modo, la dea teutonica della fertilita’ era nota con I nomi di: Ostare, Ostara, Ostern, Eostra, Eostre, Eostur, Eastra, Eastur, Austron and Ausos.

Il nome di questa dea a sua volta derivava dall’antino nome della primavera: “eastre.”

Divinità simili erano note nelle antiche culture mediterranee e celebrate nel giorno dell’equinozio di primavera. Alcune di esse erano:

·Aphrodite a Cipro

·Ashtoreth in Israele

·Astarté in Grecia

·Demeter a Micene

·Hathor in Egitto

·Ishtar in Assiria

·Kali in India

·Ostara, dea nordica della fertilità.

Quando si celebra la Pasqua?

Com’è noto, infatti, la data di Pasqua non è uguale ogni anno, ma si sposta sul calendario di anno in anno.
La Pasqua, per la maggioranza delle Chiese cristiane, cade nella domenica successiva al primo plenilunio successivo all’Equinozio di Primavera (il 21 marzo). Questo sistema venne fissato definitivamente nel IV secolo. Nei secoli precedenti potevano esistere diversi usi locali sulla data da seguire, tutti comunque legati al calcolo della Pasqua ebraica.

La pasqua cristiana fu celebrata la prima volta nell’anno 160.
http://www.asiablog.it/

7 feb 2016

Carnevale 2016 a Rio di Janeiro

La scuola Pèrola Negra ha aperto lo show di San Paolo e ha dato inizio al Carnevale. I carri allegorici sono ispirati al Brasile tradizionale, con costumi e colori che richiamano la foresta tropicale e le etnie indigene. Uno spettacolo di luci e bellezza che avvolge anche le strade, dove a dominare è il Carnaval de rua (Carnevale di strada) con migliaia di persone che sfilano danzando per la città

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28 gen 2016

Carnevale 2016 in Toscana

imageCarnevale 2016 non solo a Viareggio, ma anche a Firenze dove potremo assistere ad esempio, al , la festa in maschera organizzata al Viper Theatre per il prossimo 30 gennaio. A San Mauro a Signa sarà un anno speciale in quanto il Carnevale di San Mauro festeggia i suoi primi 50 anni, con la sfilata dei carri. 

Anche al Mugello, e per l'esattezza a Borgo San Lorenzo, sfilate allegoriche fino al prossimo 7 febbraio, mentre l'ultima domenica del mese di gennaio (il 31) prende il via il Carnevale di Montespertoli.

Festeggiamenti anche a Figline Valdarno con le sfilate dei carri domenica 31 gennaio, 7 febbraio e martedì 9 febbraio, mentre a Sesto Fiorentino si comincerà sabato 30 e domenica 31 gennaio con il corso mascherato e la sfilata tradizionale dei carri.

Eventi Carnevale 2016 a Prato, Lucca e Pisa: il calendario

Appuntamento da non mancare anche quello di Prato: a Montemurlo, alle ore 15 di domenica 31 gennaio, grande festa con la sfilata, mentre gli altri eventi da annotare sul calendario sono quelli di Oste (domenica 7 febbraio) e Seano (31 gennaio e 7 febbraio).Per quanto riguarda la provincia di Lucca, non mancate al Carneval Marlia a Capannori (fino al 14 febbraio) mentre nella zona di Pisa, segnaliamo le feste che si terranno a Santa Croce sul'Arno (sempre fino a San Valentino), a Bientina (fino al giorno 9) e a Vicopisano (il Carnevale dei Ragazzi fino al 9 febbraio). Se potete, non perdetevi neppure il Carnevale Bientinese con una grande festa nella piazza centrale e il Carnevale sanromanese che offrirà un ambiente in stile 'Far West' fino a domenica 14 febbraio. http://it.blastingnews.com/

25 gen 2016

Carnevale di Viareggio 2016

imageAdrKronos - Il presidente del Consiglio Matteo Renzi nei panni di un'alchimista, che incanta gli italiani con le sue magie. Matteo Salvini, leader della Lega, raffigurato come un settecentesco pseudo nobile, che tiene in mano Marine Le Pen. La ripresa economica a suon di selfie con i ministri Maria Elena Boschi, Stefania Giannini e Angelino Alfano, il premier Renzi ed anche la presidente della Camera Laura Boldrini e la vice segretaria del Pd Debora Serracchiani.

Ancora una volta al Carnevale di Viareggio la satira politicasarà protagonista dei grandi carri in cartapesta che sfileranno per lungo i viali a mare.

Ma i carri allegorici presenteranno anche temi meno consueti, di più stringente attualità, come ad esempio la tragedia dei migranti (Male nostrum), i social newtwork con il creatore di Facebook Marc Zuckerberg nei panni di un "dio", il dramma degli incidenti sul lavoro, la xenofobia, i "nuovi barbari", fino all'esclusivo circolo Bilderberg, considerato 'covo' di molti complotti ("Il potere è stato eccezionalmente abile in molto aspetti e uno di questi è stato il suo mascheramento").

Viareggio, la capitale del Carnevale, festeggia i 143 anni della sua manifestazione e lo fa in grande stile con cinque straordinari corsi mascherati. Per un intero mese dal 7 febbraio al 5 marzo la città della Versilia si trasforma nella fabbrica del divertimento, tra sfilate di giganti di cartapesta, feste notturne, spettacoli pirotecnici, veglioni, rassegne teatrali, appuntamenti gastronomici e grandi eventi sportivi mondiali.

Ad ogni sfilata dei carri allegorici assistono circa 200mila spettatori ammaliati dal gigantismo delle costruzioni, che hanno reso famosi nel mondo i maestri costruttori viareggini, sempre alla ricerca delle migliori soluzioni tecniche e artistiche per stupire il grande pubblico. Il triplice colpo di cannone è il segnale inequivocabile che a Viareggio inizia la festa. Sparato dal mare dà, ogni volta, il via alla sfilata dei carri.

Come per magia i giganteschi mascheroni prendono vita tra movimenti, musica e balli. Uno spettacolo sempre nuovo, entusiasmante ed affascinante, ma allo stesso tempo una tradizione artistica e culturale che Viareggio custodisce gelosamente da 143 anni.

Cinque i grandi corsi mascherati (7, 14, 21, 28 febbraio e 5 marzo), concentrati in un mese unico di grandi festeggiamenti e la sera sono i rioni cittadini ad accendersi a festa con i grandi baccanali notturni. Il manifesto ufficiale del Carnevale di Viareggio 2016 porta la firma di Anna Bulycheva, artista, illustratrice e graphic designer russa iscritta al corso in Graphic Design dell'Istituto Europeo di Design di Firenze.

E' questo il risultato del contest interno organizzato dall'Istituto Europeo di Design di Firenze insieme alla Fondazione Carnevale di Viareggio con l'obiettivo di realizzare l'immagine della prossima edizione. Una tradizione, quella del manifesto ufficiale, iniziata nel 1926 e che negli anni ha visto le firme di grandi talenti come Lucio Venna, Virginio Bianchi, Uberto Bonetti, Franco Signorini, Arnaldo Pomodoro, Sandro Luporini, Serafino Beconi, Jean Michel Folon, Lorenzo Mattotti, Sergio Staino, Franco Anichini, Giorgio Michetti, Chiara Rapaccini, Arnaldo Galli, Roberto Paglianti e Beppe Bertuccelli, solo per citarne alcuni.

"Volevo creare un manifesto moderno e colorato, ma al tempo stesso riassumere i più di cento anni di storia di questo evento meraviglioso", spiega Anna Bulycheva, laureata in architettura a Mosca con un curriculum che comprende lavori per importanti brand internazionali quali Nokia, Christian Dior Jewelry e Paco Rabanne, oltre a due mostre personali tra Mosca e Parigi.

"Per la scelta dei colori - prosegue - mi sono basata sul logo del Carnevale, il Burlamacco. Il rosso, il nero e il bianco creano un contrasto molto forte. Tutte le forme riconducono al triangolo, come il disegno del costume di Arlecchino. Mi sono ispirata ai lavori di Fortunato Depero e Picasso per creare un'immagine geometrica e due personaggi statici che ricordassero degli attori in piedi su un palco. L'insieme di forme, colori e personaggi crea un immagine potente, perfetta ai fini della comunicazione".

CARNEVALE DI VIAREGGIO 2016

Grandi Corsi Mascherati

I giganteschi carri allegorici in cartapesta sfilano sui Viali a Mare

Domenica 7 febbraio – ore 15

In apertura Cerimonia di alzabandiera

1° CORSO MASCHERATO di APERTURA

Al termine della sfilata

Grande Spettacolo pirotecnico di Inaugurazione – ditta Mazzone di Orbetello

Domenica 14 febbraio – ore 15

2° CORSO MASCHERATO degli INNAMORATI

Al termine della sfilata

Grande Spettacolo pirotecnico – ditta Mazzone di Orbetello

Domenica 21 febbraio – ore 15

3° CORSO MASCHERATO della PRIMAVERA IN MARE

Domenica 28 febbraio – ore 15

4° CORSO MASCHERATO di GALA

Sabato 5 marzo – ore 18,30

5° CORSO MASCHERATO NOTTURNO di CHIUSURA

Al termine lettura dei verdetti delle giurie

Grande Spettacolo pirotecnico di Chiusura – ditta Mazzone di Orbetello

20 gen 2016

Carnevale 2016 a Fano: arrivano le Winx!

Loreto (AN) – Rainbow – la content company famosa in tutto il mondo per le sue produzioni animate e multimediali – porterà tutta la magia delle fatine Winx al Carnevale di Fano, uno dei più popolari Carnevali per famiglie e il più antico d’Italia.

L’appuntamento è per domenica 31 gennaio 2016, la seconda delle tre domeniche (24 e 31 gennaio, 7 febbraio) di sfilate che ogni anno vedono Fano animarsi di colori e incantare oltre 150mila visitatori con gli imponenti carri allegorici di cartapesta alti anche fino a 18 metri.
Le magiche eroine, nate dal genio e dall’estro creativo di Iginio Straffi e protagoniste della serie animata che ha ormai conquistato le bambine di oltre 150 paesi nel mondo, saranno le ospiti speciali di questa domenica, aggiungendo la loro magia a quella del Carnevale di Fano.

Si inizierà la mattina quando tutte le piccole fan delle fatine potranno partecipare ai laboratori di “trasformazione in fata” dove, grazie alla magia di un make-up fatato, mascherina e glitter, verranno truccate come le loro magiche eroine e potranno creare le loro magiche bacchette per prepararsi all’incontro con le Winx, pronte a sfilare in città fin dal mattino.

Nel pomeriggio, poi, le vere Winx sfileranno lungo Viale Gramsci, durante i cortei dei carri allegorici, per salutare il pubblico del Carnevale con una sfilata degna delle feste che si tengono nella magica Alfea.

E le sorprese non finiscono qui perché, a partire dalle ore 17:45, piazza XX Settembre ospiterà tutta la magica energia dello spettacolo “Winx Show Carnival Edition”. Bloom, Flora, Stella, Aisha, Musa e Tecna saliranno sul palco per esibirsi in canzoni e coreografie tratte dalle più belle ed emozionanti canzoni Winx.

Questo sarà solo il primo passo di un felice sodalizio tra Rainbow e il Carnevale di Fano – due realtà legate dall’eccellenza del made in Italy, dal profondo legame con il territorio marchigiano e dalla creatività – che darà il via a una serie di iniziative per le edizioni 2016 e 2017.
http://www.carnevaledifano.com/le-winx-al-carnevale-di-fano/

Carnevale 2016 a Civita Castellana

Carnevale di Civita Castellana
Dal 31/01/2016 Al 31/01/2016 Ore 14.30

Carnevale di Civita Castellana

Domenica 31 gennaio, domenica 7 e martedì 9 febbraio, dalle 14.30 con partenza simbolica e carnevalesca da Piazza della Liberazione, si ripeterà, dunque, la tradizione del Carnevale Civitonico, l’occasione di festa più attesa dell’anno, in cui storicamente i poteri si invertono.

Carnevale Civitonico: il percorso. I carri partiranno da piazza della Liberazione, nella parte nuova della città, percorreranno poi via Mazzini, via della Repubblica e, dopo aver attraversato il Ponte Clementino, si inoltreranno nelle vie del centro storico, per la parte più suggestiva della sfilata, arrivando infine in piazza Matteotti con le prime luci della sera.

Martedì 9 febbraio, nella giornata di chiusura della manifestazione, al termine della sfilata, proprio in piazza Matteotti, la festa proseguirà con musica e balli.

Lo storico Rogo del Puccio. Dopo le premiazioni dei carri e dei gruppi mascherati, poi, si svolgerà il Rogo del Puccio, il fantoccio di cartapesta alto circa 3 metri che presenzia in piazza Matteotti dall’entrata del Carnevale e che ne definisce la chiusura dando così appuntamento all’anno successivo.

Gli appuntamenti del Carnevale Civitonico 2016, con feste quotidiane per l’intero periodo, arriveranno al proprio apice domenica 31 gennaio, domenica 7 febbraio e martedì 9 febbraio.  Tutte le manifestazioni, a carattere gratuito, avranno inizio alle ore 14.30.



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