La colazione dal punto di vista religioso:"La rivincita dell’appetito dopo le privazioni della Quaresima. Dal punto di vista gastronomico la Pasqua è il risveglio della tavola, poiché da sempre gli uomini festeggiano importanti momenti, religiosi ma non solo, attraverso la condivisione del cibo. Così la sacralità della Pasqua è sottolineata con il pranzo in famiglia e con una serie di alimenti che hanno valore simbolico oltre che estrema piacevolezza.
E non si tratta solo di valori legati alla religione ma anche alla celebrazione della primavera: dalle spighe di grano che si fanno pane, alle primizie della terra come carciofi, fave, pisellini ed erbette di campo che non mancano mai al banchetto pasquale. Come non può mancare l’uovo, sinonimo di rinascita e di rinnovamento, auspicio di fecondità, elemento talmente legato alla ricorrenza che si parla anche di “Pasqua d’uovo“. Così si intrecciano i sentimenti religiosi ai riti ancestrali di celebrazione della natura che ritorna in fiore.
I bambini, nel pomeriggio del sabato santo, portavano in chiesa cestelli colmi di uova per la benedizione. L’uovo benedetto diventava così il dono per familiari e amici. Da qui nasce l’uso di scambiarsi le uova di Pasqua che via via si sono arricchite di colori e impreziosite nelle più golose riproduzioni di cioccolato.
L’uovo, così, vuol dire nascita a nuova vita e risveglio. E forse non è un caso se nella tradizione il pasto più atteso era quello del mattino: la colazione pasquale con dolci tipici, formaggi freschi, salumi, carciofi, in alcuni casi animelle ma soprattutto uova è ancora in uso in diverse regioni."
Nessun commento:
Posta un commento