5 dic 2010

Il presepe vivente di Genga

Figuranti, falegnami, calzolai, tessitori, tutti intenti nella loro arte mentre attendono la nascita del Messia in una cornice naturale che già da sola fa spettacolo.
Nelle Marche e precisamente nella Gola di Frasassi si rinnova la tradizione del presepe vivente di Genga (www.presepedigenga.it).

Il territorio marchigiano (www.turismo.marche.it) ha mantenuto quasi intatte nel tempo moltissime manifestazioni legate alle ricorrenze religiose che si sono radicate nella cultura e nel costume popolare. Tra queste spiccano i presepi viventi allestiti in occasione del Natale, in primis quello di Genga. L'allestimento coinvolge gran parte della popolazione con circa 300 figuranti con una coregrafia che si snoda su quasi 30 mila metri quadri all'interno della Gola di Frasassi (www.frasassi.com), fra le grotte più belle e conosciute d'Italia, ricche di concrezioni e di anfratti nascosti. Nato nell'81 dall'iniziativa di alcuni gengarini, il presepe da allora viene curato ogni anno dagli abitanti del borgo lungo un sentiero in cui si fanno rivivere tutte le tradizioni che hanno animato la vita quotidiana del territorio: pastori, pescatori, contadini scandiscono con le loro attività la salita verso la contemplazione della Natività, alla grotta naturale del Santuario di Frasassi. Le date, provvisorie, sono fissate per il 26 dicembre e il 2 gennaio, dalle 15.30 circa. Il biglietto costa 5 euro e il ricavato viene devoluto in beneficenza (Informazioni: info@presepedigenga.it)

Nelle Marche spicca anche un altro presepe vivente particolarmente scenografico: è quello che viene allestito nel castello di Precicchie, frazione di Fabriano (www.castelloprecicchie.it). La rappresentazione, in calendario il 26 dicembre, il primo e il 6 gennaio, ha inizio solitamente intorno alle 17, quando le brevi giornate invernali, accompagnate da nebbia e gelo, promettono di restituire un ambiente ancora più suggestivo. Pian, piano, la fioca luce illumina il piccolo borgo e il visitatore si trova dentro il presepe, anzi dentro la Betlemme dell'anno zero. Tra stradine scoscese, vicoli, piazzette e dirupi i figuranti inscenano la Natività, fulcro della rappresentazione. I visitatori si destreggiano fra piccoli bivacchi illuminati da torce, il vociare del mercato, lo sfarzo delle corti e la povertà dei pastori.

Salto indietro nel tempo anche dal presepe vivente di Falerone o da quello allestito nel centro storico del borgo fermano di Altidona. A Fano, invece, viene costruito un grande presepe artistico e meccanico nelle cantine del settecentesco Palazzo Fabbri. Scenografia meccanica anche a Colmurano, con il presepe di San Marco. "Presepi in un paese da presepio" si possono ammirare nella frazione di Quintodecimo ad Acquasanta. Durante il periodo natalizio meritano una visita anche alcuni musei del presepe delle Marche, a poca distanza l'uno dall'altro: a Morrovalle, Macerata e Tolentino.http://www.ansa.it

1 commento:

Calogero ha detto...

Il presepe di Genga, nelle Marche. Grazie mille.

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