Una ricorrenza molto amata e diventata, nel tempo, un appuntamento per tutta la città. Una tradizione antica che unisce storia, devozione popolare e folclore.
Il culto della Madonna del Carmine nasce intorno al 1535, quando dei marinai ritrovarono vicino la foce del Tevere una grande statua di legno raffigurante una Madonna. L'immagine venne consegnata ai frati carmelitani della basilica di San Crisogono che riconobbero la figura nella Madonna del Carmelo, alla quale era dedicato il loro ordine. La Madonna fiumarola diventò così la protettrice dell'intero quartiere e fu subito amata e venerata. La sua importanza era tale che il principe Borghese, nel 1600, fece costruire un oratorio dove la scultura rimase fino al 1890. Poi l'edificio fu demolito, insieme a tanti altri della zona, per la realizzazione del viale del Re (oggi viale Trastevere). A quel punto la sacra immagine venne spostata nella chiesa di San Giovanni dei genovesi, poi nella chiesa di Sant'Agata in largo San Giovanni de' Matha. Dove si trova tutt'ora. Il tempo non ha scalfito la devozione popolare e l'importanza della festa che inizia oggi con la spettacolare processione da Sant'Agata alla chiesa di San Crisogono. In passato c'erano persino i tamburini dei granatieri ad avvisare il rione dell'inio dei festeggiamenti. In quell'epoca la Madonna fiumarola era portata in spalla dai «cicoriari» ed era oggetto di venerazione e rispettotanto che le trasteverine le offrivano gioie e doni. Come nella migliore tradizione romana oltre alle celebrazioni religiose con processioni e messe varie, seguivano momenti di svago popolare con le bancarelle, i cocomerari, le luminarie e i fuochi d'artificio. Aspetti che sono ancora parte della festa de noantri che prende il via alle 17 di oggi. A San Crisogono sarà celebrata la messa pontificale presideuta da Armando Brambilla, vescovo delegato per l'assistenza religiosa negli ospedali di Roma. Alle 18,30 si snoderà la processione nelle vie del rione e alle 24 una fiaccolata accompagnerà il rientro della Madonna del Carmine nella chiesa di S. Agata. La «festa de noantri» proseguirà per tutta la settimana, fino a domenica 26 luglio, quando avrà luogo la rievocazione storica della processione presieduta da Ernesto Mandara, vescovo ausiliare per il Centro. La statua della Madonna fiumarola partirà dal Circolo Canottieri Lazio alle 19,30 e, a bordo di un battello, navigherà lungo il Tevere fino a Ponte Garibaldi. Da qui sarà portata in processione nella basilica di S. Maria in Trastevere. Lunedì 27 alle 6,30 del mattino, una messa concluderà le celebrazioni e la Madonna del Carmine sarà riaccompagnata nella chiesa di Sant'Agata. Dove trascorrerà un altro anno, fino alla prossima festa. C.T.
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