23 dic 2018

Yalda, la vittoria della luce sulle tenebre

La festa di Yalda deriva dal Mitraismo e celebra la nascita di Mitra, dio del sole.
 Il culto di Mitra era diffuso anche nell’impero romano, dove veniva celebrato con il Sol Invictus e diverse sono le assonanze tra Shab-e Yalda e il Natale cristiano. Secondo alcune tesi la stessa nascita di Gesù sarebbe da collegare alle celebrazioni pagane della divinità del sole.
Gli antichi persiani credevano che le forze del male fossero dominanti nella notte più lunga dell'anno e che il giorno seguente appartenesse al Signore della Saggezza, Ahura Mazda.

Ancora oggi le famiglie iraniane, per esorcizzare il buio della notte, accendono candele e lanterne e si riuniscono per mangiare anguria, cantare ed esprimere desideri. Festeggiano fino all'alba perché da questo momento in poi le notti saranno più corte, le ore di luce aumenteranno, le tenebre e il male lasceranno il posto alla primavera che arriverà.

La festa della nascita di Mitra diede origine alla festa romana del Dies Natalis Solis Invicti ("Giorno di nascita del Sole Invitto"). Il mitraismo contese al cristianesimo il primato di religione dell'Impero fino all'editto col quale Teodosio riconobbe il cristianesimo come religione di Stato (380 d.C.). I tanti mitrei di Roma (quello di San Clemente è solo il più celebre) testimoniano quanto fosse diffusa la religione che adorava il sole. La data del Natale cristiano è legata proprio al culto del Sol Invictus.

Il vescovo siriano Jacob Bar-Salibi scrive: "Era costume dei pagani celebrare il 25 dicembre la nascita del Sole, in onore del quale accendevano fuochi come segno di festività. Anche i cristiani prendevano parte a queste solennità. Quando i dotti della Chiesa notarono che i Cristiani erano fin troppo legati a questa festività, decisero in concilio che la 'vera' Natività doveva essere proclamata in quel giorno". Fu papa Giulio I a ufficializzare nel 337 che il Natale si sarebbe celebrato il 25 dicembre, in precedenza ultimo giorno di festa per la nascita di Mitra.

Gli iraniani credono che coloro che iniziano l'inverno mangiando frutta estiva non si ammalino durante la stagione fredda. Pertanto, mangiare angurie è una delle tradizioni più importanti di questa notte.

I melograni, posti sopra un cesto di frutta, ricordano il ciclo della vita: la rinascita e il risveglio delle generazioni. Il rivestimento esterno viola di un melograno simboleggia la nascita o l'alba, e il loro rosso brillante semina il bagliore della vita.

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