La tradizione valdostana lega il carnevale della Coumba Freida (che significa Valle Fredda) al passaggio di Napoleone attraverso il Colle del Gran San Bernardo, nel maggio del 1800, in occasione della campagna d'Italia.
I costumi e le maschere che sfilano per l'occasione sono la trasposizione allegorica delle uniformi dei soldati francesi. Gli altri personaggi sono invece raffigurazioni di alcuni principi ed elementi: tra questi l'orso simboleggia l'avvicendarsi della primavera; le code dei muli, rappresentano i venti e servono per allontanare le correnti d'aria nefaste; gli specchi applicati sui costumi hanno il compito di allontanare gli spiriti maligni; il colore rosso, che esprime la forza e il vigore e che, anch'esso, ha il potere di esorcizzare i malefici e la sfortuna. Durante il corteo, le maschere visitano le famiglie; entrano nelle case, ballano nelle strade e nelle piazze, mangiano e bevono ciò che viene loro offerto. Le prime sfilate si svolgono a Valpelline e nelle prossime settimane si spostano nelle diverse località della Valle. Gli appuntamenti sono a febbraio a Doues il 6 e 7, a Gignod il 6 e 7 e dal 13 al 16, a Etroubles l’11 e 12 e a Saint Oyen il 13. Chiuderanno Allein dal 14 al 16 Febbraio e Roisan, che inizierà i festeggiamenti il 13 con il carnevale dei bambini e terminerà il 15 e 16 Febbraio con i cortei degli adulti.
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