18 nov 2010

L'Albero di Natale può salvare un Orso!

A partire dal 19 novembre prossimo nei centri commerciali IKEA si potrà acquistare l’albero di Natale Picea Abies, alto circa 170 centimetri al prezzo di 12 euro e 99 centesimi, vaso escluso.

L’offerta, valida fino ad esaurimento scorte, si inserisce nella campagna di impegno ambientale del colosso svedese. Infatti, riconsegnando l’albero, unitamente allo scontrino, tra il 5 ed il 12 gennaio del 2011, riceverete un buono pari all’importo versato per il prezzo d’acquisto da spendere negli stores IKEA dal 19 gennaio al 28 febbraio 2011.

Per ogni albero restituito l’IKEA devolverà 3 euro al WWF che utilizzerà questi fondi per ripopolare di arbusti le aree dell’Appennino centrale, tra Lazio e Abruzzo, abitate dall’orso marsicano. Gli animali selvatici del Parco, non solo l’orso, potranno così disporre di aree naturali con frutti appetitosi e reperiranno il cibo più facilmente di quanto non avvenga ora, visto che le risorse naturali a loro disposizione si fanno sempre più scarse.
Per fare ancora di più, al momento di riconsegnare l’albero, potrete donare ulteriori 3 euro da scalare dal buono che passerà così da 12,99 euro a 9,99 euro. l’IKEA fa sapere che negli ultimi sei anni i clienti hanno riconsegnato 90.000 alberi poi trasformati dall’azienda in fertilizzante naturale o impiegati nella produzione di pannelli truciolari.


1 commento:

Unknown ha detto...

Ogni anno IKEA si inventa una nuova favoletta pur di continuare a vendere i suoi alberi di Natale, sui quali evidentemente deve avere un profitto talmente elevato da permettergli di poter imbastire campagne di tenore pseudoambientalista come questa. Ora un così elevato margine sul prodotto può spiegarsi solo col fatto che tali alberi sono cresciuti con metodi di coltivazione ultraintensiva che però finiscono per intossicare a morte i terreni utilizzati per via dell' eccesso di concimazione (tanto chi se ne frega saranno in Polonia, Russia o Ucraina, terre di poveracci !). Poi questi vengono trasportati via gomma producendo altro inquinamento (il 73% dei prodotti IKEA è movimentato così) sino agli scatoloni gialli e blu. Lì attirano torme di individui, recatisi tutti con la loro brava automobilina e relativo contorno di inquinamento che confondono la loro gratificazione compulsiva da acquisto consumistico con quella solidarietà che dovrebbe essere lo spirito vero del Natale . Infine, a conclusione della beffa ambientalista consumata, si trova anche la presunta associazione che veglia sui destini sostenibili del pianeta che forniscono un perfetto maquillage di tipo etico-morale alla grande multinazionale democratica ed a coloro che, in mancanza di meglio, ne hanno fatto un riferimento della loro vita! Non c’è che dire siamo proprio messi male !

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