7 apr 2012

Pasqua a Gerusalemme

Sullo sfondo di una folta presenza di visitatori e pellegrini, ma anche delle restrizioni imposte dal rafforzamento della rete di sicurezza israeliana (a cominciare dalla chiusura di tutti i varchi con i Territori palestinesi), sono entrati in una fase cruciale, a Gerusalemme, i riti pasquali di ebrei e cattolici. Accomunati quest'anno da una coincidenza di calendari pressoché' perfetta nella ricorrenza della maggiore delle rispettive solennità religiose.
Il clima, in queste ore, appare tutto sommato calmo: malgrado l'allerta delle forze militari e di polizia e le misure precauzionali, peraltro consuete in circostanze di questo tipo.
Interrotta nel primo pomeriggio ogni attività ordinaria, gli ebrei - israeliani od ospiti che siano - si sono raccolti per la cena del Seder, rigorosamente a base di pane azzimo: momento inaugurale e culmine della settimana di Pesach, la Pasqua ebraica, in cui si ricorda l'esodo del popolo di Mosè dall'Egitto verso la Terra promessa.
I cattolici e gli altri cristiani che seguono il calendario gregoriano commemorano da parte loro la Passione di Cristo nei riti del Venerdì santo, suggellati oggi pomeriggio dalla processione della Via Crucis di migliaia di fedeli, giunti da mezzo mondo, fra i vicoli della cosiddetta Via Dolorosa: quella che secondo la tradizione condusse Gesù verso il Calvario. L'ufficio della Passione, come ieri la messa 'in Coena Domini' del Giovedì santo, è stato invece presieduto in mattinata nella basilica del Santo Sepolcro, cuore cristiano di Gerusalemme, dal patriarca latino monsignor Fouad Twal: il quale, nell'occasione, è tornato a implorare la pace su una Terra che - santa per definizione - continua a essere luogo di conflitti, contese, richieste di giustizia, nodi irrisolti. Con un riferimento indiretto alle nuove minacce che incombono sulle antiche comunità cristiane della regione, ma pure allo stallo persistente dei negoziati israelo-palestinesi, monsignor Twal - palestinese egli stesso - ha detto: ''Per noi che viviamo su questa Terra Santa il Cristo continua a soffrire nelle membra del suo corpo mistico. E noi continuiamo a confrontarci ogni giorno con la mancanza di libertà e di pace, con le vessazioni, le sofferenze, talora anche il martirio''.
In vista della domenica di Pasqua - quando a Gerusalemme sarà in pellegrinaggio pure il presidente del Consiglio, Mario Monti, atteso con la moglie da una messa privata al Santo Sepolcro officiata da padre Piebattista Pizzaballa, Custode francescano di Terra Santa - Israele ha concesso come d'uso alcune autorizzazioni ad hoc all'ingresso in Città (il cui settore orientale, occupato dallo Stato ebraico nel 1967, è tuttora rivendicato dai palestinesi come loro futura capitale): 20.00 per i cristiani arabi della Cisgiordania e 500 per quelli della Striscia di Gaza, l'enclave controllata dagli islamico-radicali di Hamas, comunità che in totale rappresentavano nel 1948 il 18% della popolazione della Palestina e oggi si sono ridotte, fra Israele e Territori, a uno sparuto 2%. (ANSAmed).

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