Da domenica 7 dicembre torna a illuminarsi l’Albero di Natale più grande del mondo, alto circa 750 metri e largo 450, dal 1991 è entrato nel Guinness dei Primati ed è “disegnato” in Umbria su una montagna intera. E’ l’abete luminoso e colorato di Gubbio, la cui accensione quest’anno è affidata a papa Francesco.
Come già accaduto per il suo predecessore Benedetto XVI nel 2011, Bergoglio attiverà via web il contatto elettrico che farà brillare i quasi mille punti luce che ne disegnano e ne riempiono la sagoma e che tracciano la stella cometa sulla sommità dell’abete. Il Santo Padre sfiorerà lo schermo di un tablet e illuminerà il Monte Ingino di Gubbio grazie a una applicazione utilizzata anche nel 2012 dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, oltre che da papa Ratzinger l’anno precedente.
Papa Francesco sarà presente alla cerimonia, che quest’anno è organizzata in piazza Quaranta Martiri, grazie a un collegamento video da San Pietro a Roma curato dal Centro televisivo vaticano, che farà “arrivare” il Pontefice in mezzo agli eugubini e ai tanti visitatori che tradizionalmente si ritrovano in città per l’accensione dell’albero natalizio da record.
L’evento inizierà alle ore 17,45 con l’accoglienza di ospiti e pubblico e proseguirà con musiche natalizie (a cura del coro Cantores Beati Ubaldi e dell’orchestra delle scuole medie Mastro Giorgio e Ottaviano Nelli), corteo storico dei Quartieri eugubini e dei Balestrieri ed esibizione degli Sbandieratori di Gubbio, saluti e interventi istituzionali.
Fino ad arrivare al momento clou, intorno alle ore 18,20- 18,25, con l’“arrivo” di papa Francesco sui maxischermi di piazza Quaranta Martiri e l’accensione dell’Albero da parte del Santo Padre, che rivolgerà anche un saluto a tutti i presenti.
Per ringraziarlo della sua presenza “virtuale” e reale al tempo stesso, il Comitato “Albero di Natale più grande del mondo” donerà a papa Francesco un pregevole manufatto artistico che sintetizza la storia e la sapienza artigianale dell’antica città medievale umbra. Un’opera in ceramica con tre corpi realizzati su una base in pietra. Sullo sfondo c’è l’albero natalizio con la stella cometa, al centro la riproduzione del rosone centrale della Chiesa eugubina di San Francesco e in primo piano proprio un’icona del santo assisano insieme al famoso Lupo di Gubbio.
La ceramica, opera di Giampietro Rampini, è contenuta in una preziosa teca lignea realizzata dai maestri ebanisti eugubini Minelli, con vetro soffiato e intarsi ripresi dal coro della Chiesa di San Domenico. Il dono è accompagnato dal saluto del Comitato, miniato su carta di cotone dalle edizioni Unaluna.
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