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L'Albero di Natale

27 dic 2018

A Rimini il Capodanno più lungo del mondo


Per il 31 dicembre è previsto, come da tradizione, il Capodanno a Rimini in Piazzale Fellini, a pochi passi dal mare, con grandi ospiti e cantanti con cui festeggiare l’arrivo della mezzanotte tra spumante, pandori e panettoni.

Quest’anno la protagonista indiscussa sarà la voce di Nek, il cantautore italiano che porterà i suoi migliori successi sul palco di Rimini! Filippo Neviani ripercorrerà infatti 25 anni di brani che sono simbolo del repertorio musicale italiano e verrà presentato dalla direttrice artistica e conduttrice radiofonica di RDS, Anna Pettinelli.

E dopo i fuochi d’artificio di mezzanotte, ci si sposta tutti nel centro storico della città, già affollato tra eventi musicali e feste in piazza. Proprio il centro, con i suoi importanti monumenti, sarà valorizzato con giochi di luci e spettacoli unici. Non mancherà la musica dei migliori dj durante la notte più lunga dell’anno: tra questi sarà alla consolle Marco Rissa from Thegiornalisti come special guest che vi farà ballare fra il castello rinascimentale e il nuovo teatro Galli.
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Capodanno in piazza a Napoli


Grande concerto della notte di capodanno sarà a piazza del Plebiscito.
Notte di Capodanno e 1° gennaio a Napoli: 5 eventi speciali per festeggiare l'arrivo del 2019
Sul palco, la star della dance Amii Stewart, affiancata dall’orchestra diretta da Gerardo Di Lella, ma anche Franco Ricciardi, Andrea Sannino, Rocco Hunt, Ivan Granatino e tanti altri ospiti

Notte di Capodanno e 1° gennaio a Napoli: 5 eventi speciali per festeggiare l'arrivo del 2019
I festeggiamenti per la notte di San Silvestro proseguono sul Lungomare di Napoli dove, fino all'alba, saranno allestite quattro discoteche all’aperto. Un palco sarà al Borgo Marinari con musica degli anni ’70 e ’80; un secondo su via Partenope (altezza Università) con la musica latino-americana; un terzo alla Colonna spezzata con musica live e animazione; il quarto, quello dance, alla Rotonda Diaz

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Capodanno a Roma


Si parte dalla sera del 31 dicembre e si prosegue h24 con oltre 100 performance e mille artisti provenienti da 46 paesi diversi e cinque continenti.“

Nell'area compresa tra piazza dell'Emporio, il Giardino degli Aranci, il Circo Massimo, via Petroselli, il Lungotevere Aventino, il Lungotevere dei Pierleoni e l'Isola Tiberina. Settantamila metri quadrati chiusi al traffico. Per dirla con il vicesindaco, "quanto la superficie dell'isola di Ponza". 

Il viaggio comincerà alle ore 21 del 31 dicembre al Circo Massimo. Ad aprire la serata la Piccola Orchestra di Tor Pignattara, con un concerto pensato per la manifestazione ed eseguito da 20 ragazzi under 18 i cui genitori provengono da 14 diversi Paesi del mondo (Italia, Polonia, Egitto, Senegal, Eritrea, Tunisia, Nigeria, Cuba, Argentina, Colombia, Filippine, Bangladesh, Cina, Guatemala), per un’unica grande orchestra di "nuovi italiani" diretta da Pino Pecorelli. 
(https://www.romatoday.it/eventi/cultura/capodanno-roma-2019-programma-circo-massimo.html
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1000 artisti e 100 spettacoli sparsi per la città, per celebrare il 50° anniversario dello sbarco sulla luna, tema comune del capodanno 2019. La “Festa di Roma 2019“ parte alle 21.00 del 31 dicembre 2018 al Circo Massimo e proseguirà fino alle ore 21 dell’1 gennaio 2018. 

23 dic 2018

Yalda, la vittoria della luce sulle tenebre

La festa di Yalda deriva dal Mitraismo e celebra la nascita di Mitra, dio del sole.
 Il culto di Mitra era diffuso anche nell’impero romano, dove veniva celebrato con il Sol Invictus e diverse sono le assonanze tra Shab-e Yalda e il Natale cristiano. Secondo alcune tesi la stessa nascita di Gesù sarebbe da collegare alle celebrazioni pagane della divinità del sole.
Gli antichi persiani credevano che le forze del male fossero dominanti nella notte più lunga dell'anno e che il giorno seguente appartenesse al Signore della Saggezza, Ahura Mazda.

Ancora oggi le famiglie iraniane, per esorcizzare il buio della notte, accendono candele e lanterne e si riuniscono per mangiare anguria, cantare ed esprimere desideri. Festeggiano fino all'alba perché da questo momento in poi le notti saranno più corte, le ore di luce aumenteranno, le tenebre e il male lasceranno il posto alla primavera che arriverà.

La festa della nascita di Mitra diede origine alla festa romana del Dies Natalis Solis Invicti ("Giorno di nascita del Sole Invitto"). Il mitraismo contese al cristianesimo il primato di religione dell'Impero fino all'editto col quale Teodosio riconobbe il cristianesimo come religione di Stato (380 d.C.). I tanti mitrei di Roma (quello di San Clemente è solo il più celebre) testimoniano quanto fosse diffusa la religione che adorava il sole. La data del Natale cristiano è legata proprio al culto del Sol Invictus.

Il vescovo siriano Jacob Bar-Salibi scrive: "Era costume dei pagani celebrare il 25 dicembre la nascita del Sole, in onore del quale accendevano fuochi come segno di festività. Anche i cristiani prendevano parte a queste solennità. Quando i dotti della Chiesa notarono che i Cristiani erano fin troppo legati a questa festività, decisero in concilio che la 'vera' Natività doveva essere proclamata in quel giorno". Fu papa Giulio I a ufficializzare nel 337 che il Natale si sarebbe celebrato il 25 dicembre, in precedenza ultimo giorno di festa per la nascita di Mitra.

Gli iraniani credono che coloro che iniziano l'inverno mangiando frutta estiva non si ammalino durante la stagione fredda. Pertanto, mangiare angurie è una delle tradizioni più importanti di questa notte.

I melograni, posti sopra un cesto di frutta, ricordano il ciclo della vita: la rinascita e il risveglio delle generazioni. Il rivestimento esterno viola di un melograno simboleggia la nascita o l'alba, e il loro rosso brillante semina il bagliore della vita.

Arriverà Natale.

 Qualcuno dirà: ma siamo solo a settembre! Chi è amante del Natale come me, potrà comprendere la sensazione che posso provare appena l'e...